Maggiociondolo

Generalità

Il Maggiociondolo (Laburnum anagyroides) è un arbusto o piccolo albero di 5-10 m a chioma irregolare e espansa di solito in verticale. Il tronco è eretto e i rami ascendenti, con corteccia verde-marrone liscia. I rami più giovani sono penduli e tormentosi, verde argentati e biancastri alle estremità, mentre quelli più vecchi sono brunastri. Le foglie lunghe fino a 6 m sono caduche e originano a partire da gemme alterne coperte da scaglie argentee e disposte a spirale. Sono lungamente picciolate, alterne, trifogliate e ellittiche, a margine intero, con la pagina superiore glabra e quella inferiore pelosa e verde argentea. I fiori molto profumati, che compaiono da aprile a giugno, sono riuniti in racemi penduli lunghi anche 25 cm, con il calice campanulato verde a cinque denti e la corolla color oro screziata di rosso bruno sul petalo superiore. Ogni fiore ermafrodito presenta 10 stami con le antere arancioni, il pistillo è bianco e tormentoso. I frutti sono legumi piatti e pubescenti e contengono numerosi semi neri a forma di fagiolo, velenosi dato che contengono citisina. A questo proposito è bene ricordare che tutta la pianta contiene dei principi attivi tossici per uomo e animali, anche se conigli, cervi e lepri ne possono mangiare foglie o corteccia senza problemi (anzi, lepri e conigli possono provocare danni anche gravi alla pianta). Va quindi tenuto in conto questo aspetto quando si sceglie di piantare il Maggiociondolo in giardino, onde evitare avvelenamenti accidentali, soprattutto a carico dei bambini. La pianta viene facilmente confusa con il Maggiociondolo alpino che però è presente a quote maggiori rispetto al Maggiociondolo. Inoltre il Maggiociondolo alpino ha fiori dal colore uniforme riuniti in racemi più lunghi, e le foglioline a margine ondulato.
laburnum anagyroides

Fagus sylvatica (Faggio Europeo) [H. 150-180 cm.]

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Clima e terreno

fiori laburnum anagyroides Il maggiociondolo è diffuso in tutta Italia isole escluse, con l’unica eccezione della Val d’Aosta nella quale la sua presenza è incerta. In Veneto viene considerato specie protetta. E’ presente nei boschi di latifoglie, specialmente a roverella, rovere, farnia e cerro, fino a 800 m sul livello del mare. Predilige ambienti umidi e temperati e esposizioni soleggiate, essendo specie eliofila, ma laddove il clima risulti molto caldo è bene coltivarlo in mezzombra. Vegeta bene sui terreni calcarei.

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    Impianto

    La moltiplicazione del Maggiociondolo avviene per semina in campo aperto sia in autunno che in primavera. Le varietà invece si ottengono per innesto o per talea. E’ inoltre possibile innestare il Cytisus purpureus sul Maggiociondolo come fece Adam a Vitry nel 1825, per ottenere un ibrido chiamato Laburnocystus adami, che presenta sullo stesso esemplare fiori sia gialli, che porpora, che gialli soffusi di color porpora. L’uso del Maggiociondolo come portainnesto per altre Leguminose è largamente diffuso.


    Tecniche di coltivazione

    semeIl Maggiociondolo è particolarmente adatto ai giardini informali. Essendo una pianta che fiorisce anche giovanissima, si presta molto bene alla coltivazione in vaso e alla forzatura in serra, per ottenere piante da interno che già alla fine dell’inverno presentano i racemi fioriti. In giardini privati di piccole e medie dimensioni si può ottenere un effetto spettacolare facendo arrampicare sulla pianta un Glicine di varietà compatibile, sia per vigore di crescita che per l’epoca di fioritura che deve essere contemporanea a quella del Maggiociondolo. La pianta non richiede potature né particolari attenzioni colturali.


    Parassiti

    E’ una pianta piuttosto resistente, ma può venire attaccato dalla ruggine a opera del fungo Uromyces geniste-tinctorie, con conseguente comparsa sulla pagina inferiore delle foglie di pustole e successiva defogliazione. Alla comparsa dei primi sintomi si interviene con prodotti contenente derivati triazolici (esaconazolo, propiconazole, ecc.) e si ripete il trattamento due settimane dopo, per un massimo di 3-4 interventi in totale. Può presentare anche la necrosi fogliare a opera di varie specie di Cercospora. Tra i parassiti ricordiamo poi l’afide nero, la cocciniglia e la Leucoptera laburnella, ovvero il lepidottero minatore.


    Caratteristiche del legno

    legnoIl legno del Maggiociondolo è resistente, duro, pesante e somiglia all’ebano (ragion per cui la pianta viene soprannominata falso-ebano). Ottimo per lavori al tornio e come combustibile, un tempo veniva usato nella costruzione degli archi.


    Maggiociondolo: Varietà

    A parte le sottospecie alschingeri e anagyroides anagyroides presenti in Italia, esistono numerose varietà e ibridi di Maggiociondolo, tra cui:

    Laburnum anagyroides Aureum a fogliame dorato

    Laburnum anagyroides Autumnalis che fiorisce una seconda volta in autunno

    Laburnum anagyroides Pendulum ad habitus piangente, molto graziosa, con accrescimento lento

    Laburnum anagyroides Pyramidalis con chioma piramidale eretta, ordinata

    E infine l’ibrido molto popolare tra il Maggiociondolo e il Maggiociondolo alpino, Laburnum anagyroides vossii, con racemi molto lunghi (come nel Maggiociondolo alpino) e molto densi (come nel Maggiociondolo), davvero spettacolari.


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