Cipresso dell'Arizona

Generalità

Il Cipresso dell’Arizona (Cupressus arizonica) è una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressaceae che nel suo habitat naturale cresce fino a 12-15 m di altezza, con un diametro della chioma di circa un metro. Le ramificazioni orizzontali, dense e robuste, formano una chioma conica o piramidale che occasionalmente può assumete una conformazione appiattita e allargata. Il tronco che può iniziare a ramificarsi quasi a livello del suolo, oppure mantenersi libero dai rami per un cero tratto, in giovane età è rivestito da una corteccia bruno rossiccia che si sfalda in scaglie sottili larghe e irregolari, poi nel tempo la corteccia forma delle scanalature longitudinali. Le foglie di colore verde-grigio, opposte, sono piccole, simili a scagliette che abbracciano strettamente coprendoli del tutto i rametti. Emettono un odore sgradevole se vengono schiacciate. La fioritura avviene con coni dai sessi separati compresenti sulla stessa pianta e portati da rami diversi. I coni femminili sono rotondeggianti, bruno rossicci, formati da 6-8 scaglie legnose a forma di scudo e maturano prendendo il nome di galbuli nell’autunno dell’anno successivo, quindi richiedono due anni per completare il loro ciclo, ma spesso restano sulla pianta molto più a lungo, a volte aprendosi solo in seguito all’irraggiamento di calore dovuto a un massiccio incendio. I coni maschili sono terminali, giallastri e minuti, presenti già alla fine dell’estate precedente l’emissione del polline che avviene tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. L’impollinazione è anemofila e il polline estremamente allergenico. Cresce abbastanza velocemente per essere una conifera.
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Clima e terreno

coni immaturi di cipresso dell'arizonaIl Cipresso dell’Arizona è presente in Italia soprattutto come pianta ornamentale, ma si è naturalizzato in Calabria. Il suo areale di distribuzione va dai 100 agli 800 metri sul livello del mare. Cresce su suoli poveri, rocciosi e aridi, in qualsiasi condizione di pH, ma se coltivato su suoli più generosi (per esempio torbosi o argillosi) e/o irrigato dà migliori risultati soprattutto per quanto riguarda la velocità di crescita. Non tollera falde freatiche troppo superficiali, né l’eccessiva umidità di altra origine,e non è adatto a zone in quota elevata. A differenza di altre conifere viene seriamente danneggiato dal fuoco. Non sempre resiste ai venti ma in certe circostanze può essere utilizzato ugualmente come frangivento. Tra tutti i suoi congeneri è il più rustico, soprattutto la sottospecie “Glabra”. Eliofilo, richiede il pieno sole.

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Impianto e tecniche di coltivazione

La propagazione del Cipresso dell’Arizona avviene o per seme o per talea. La semina va fatta a inverno inoltrato, avendo cura di coprire appena la semente, oppure previa stratificazione a freddo di tre settimane per ottenere percentuali di germinazione maggiori. La germinazione richiede in ogni caso 1 o 2 mesi e bisogna fare attenzione a mantenere una buona ventilazione del letto di semina evitando eccessi di umidità come pure i veri e propri ristagni d’acqua che possono far marcire i semi. Le plantule vanno ripicchettate appena possono essere maneggiate e devono trascorrere il loro primo inverno al coperto in serra fredda. L’impianto può avvenite nella tarda primavera o all’inizio dell’estate. In alternativa aprile e maggio sono i mesi migliori per prendere delle talee, oppure in settembre si possono prendere talee quasi legnose che andranno fatte radicare in una serra a prova di gelo. Come tutti i cipressi, anche il Cipresso dell’Arizona è adatto a giardini formali, in questo caso medio piccoli, affiancato a siepi di tasso o buxus, o a sculture topiarie. Piantato a filari lungo un viale rende strutturato e formale il percorso, affiancato a elementi architettonici li mette in risalto. In giardini a vocazione più naturale, magari sul fondo di una bordura, dà slancio all’insieme, creando interesse oltre a una quinta sempreverde che fa da sfondo a fioriture primaverili, fiammeggianti colori autunnali oppure cortecce variegate e erbe scintillanti di brina in inverno.


Parassiti e malattie

Il Cipresso dell’Arizona non è particolarmente soggetto a parassiti o malattie,ma la sua resistenza diminuisce molto se viene coltivato in zone troppo umide. Tipici della specie sono gli attacchi da parte della ruggine, dell’armillaria e dei coleotteri scotilidi del genere Phloeosinus.


Cipresso dell'Arizona: Varietà

Tra le varietà di Cipresso dell’Arizona segnaliamo

“Glauca” a fogliame blu-argenteo, profumato e compatto, habitus cilindrico.

“Arctic” con la nuova crescita molto chiara rispetto alle altre foglie che sono verde scuro, smeraldine, habitus piramidale, cresce 40 cm all’anno.

“Blue ice” habitus più allargato a fiamma, ma comunque stretto, arriva a 12 m di altezza e ha le foglie blu-grigio.

“Fastigiata aurea” a foglie giallo dorate, portamento fastigiato.

“Conica aurea” molto denso, con foglie giallo zolfo.

“Spire” molto particolare, le ramificazioni pendono verso il basso dalla pianta che mantiene il tronco eretto.

Ricordiamo inoltre le due sottospecie presenti in natura, “Glabra” e “Montana”



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