Pioppo tremulo

Generalità

Il Pioppo tremolo (Populus tremula) è un albero appartenente alla famiglia delle Salicaceae che arriva a 25 m di altezza al massimo, con la ramificazione ascendente che genera una chioma rada e globosa oppure arrotondata o piramidale, e il tronco slanciato e dritto oppure sinuoso, con la corteccia liscia grigio-verde o biancastra con lenticelle ben visibili, che diventa screpolata con l’età. I rami giovani sono vischiosi, glabri e sottili, di colore bruno. Le foglie turionali (cioè dei rami non fertili) sono di forma triangolare-ovata, con la base troncata e l’apice acuto, glabre e con una sfumatura rossastra appena spuntate, possono presentare pubescenza transitoria nella pagina inferiore. Le foglie dei brachiblasti fioriferi sono di forma orbicolare e sempre glabre, a margine dentato, con apice acuto o raramente arrotondato e di color verde glauco, con un picciolo che essendo schiacciato in senso perpendicolare alla lamina fogliare dà alla foglia stessa una grande mobilità rispetto alle più lievi correnti d’aria, ragion per cui questo pioppo viene detto “tremolo”. La fioritura avviene tra febbraio-marzo e aprile-maggio a seconda del clima, su piante separate. I fiori maschili hanno 8 stami con le antere color porpora e le brattee laciniate, e sono riuniti a formare amenti grossi e curvi, lunghi circa 10 cm, ricoperti da ciuffi di peluria grigia. Le infiorescenze maschili cadono dopo la fioritura. I fiori femminili invece formano amenti pelosi lunghi circa 12 cm, di colore rossastro. Ogni fiore ha due stigmi color porpora e l’ovario verde formato da due carpelli ma con un’unica loggia. I frutti sono capsule glabre riunite in infruttescenze a amento e contenenti i numerosi semi con pappo cotonoso per la disseminazione anemocora.
pioppo tremulo

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Clima e terreno

foglie pioppo tremulo Il Pioppo tremolo è presente in tutta la penisola italiana, da 0 a 2000 metri sul livello del mare, prediligendo però l’habitat montano che gli garantisce i terreni profondi, pesanti, fertili e freschi e il clima temperato freddo che questa pianta ama. E’ difatti arduo trovarlo a bassa quota, e comunque solo in Italia settentrionale. Tipico di radure e terreni denudati. E’ abbastanza indifferente alle condizioni edafiche (tranne il pH dato che evita se può i suoli calcarei) e viene considerato un’essenza pioniera. Eliofilo, può tollerare parziale ombreggiatura in situazione di habitat boschivo in cui lo si ritrova a piccoli gruppi oppure isolato.

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Impianto e tecniche di coltivazione

Il Pioppo tremolo si riproduce più che altro per seme dato che molto difficilmente si ha successo con la riproduzione per via vegetativa. Appena i semi vengono raccolti, in primavera, vanno seminati subito dato che perdono rapidamente vitalità come per tutte le salicaeae, coprendoli per nulla o solo il minimo indispensabile. Appena è possibile maneggiare i semenzali bisogna effettuare il ripicchettamento in vasi singoli. Il primo inverno può essere fatto trascorrere al riparo in serra fredda, oppure già nella tarda estate, se la crescita dei semenzali è sufficiente si può mettere a dimora. Altrimenti l’epoca d’impianto sarà la successiva tarda primavera. L’unico problema di tutto questo sistema è rappresentato dal fatto che i pioppi si ibridizzano molto spesso tra loro, e i semi non sempre danno i risultati che ci si aspetta, ragion per cui la raccolta va fatta a partire da piante che crescono in aree prive di altri pioppi. Volendo fare l’esperimento si può provare a prendere una talea legnosa in novembre-dicembre, oppure una talea di radice in pieno inverno o i numerosi polloni a primavera e tentare la strada della propagazione vegetativa. Il Pioppo tremolo è estremamente facile da coltivare e riesce sempre piuttosto bene. E’’essenza ideale in ambienti da una certa quota altimetrica in su laddove sia necessaria per esempio una barriera frangivento, o per il rimboschimento di aree denudate o suoli pesanti e argillosi. Va tenuta presente la sua poca tolleranza alla competizione non solo a livello radicale ma anche al di sopra del terreno (una delle ragioni per cui lo si ritrova tanto spesso su suoli relativamente liberi da vegetazione). Il suo apparato radicale specialmente in terreni argillosi tende a danneggiare molto seriamente le fognature e le fondamenta, quindi l’impianto va effettuato ad adeguata distanza dalle abitazioni (almeno 12 metri). E’ poco longevo come tutti i suoi congeneri, ma cresce assi velocemente.


Parassiti e malattie

Tra i parassiti del Pioppo tremulo ricordiamo il rodilegno rosso, la Saperda carcharias, la Vespa del pioppo e il Punteruolo del pioppo. Tra le malattie segnaliamo la Carie del legno, le maculature fogliari causate da varie specie di Marssonina, la ticchiolatura, e la ruggine fogliare provocata da varie specie di Melampsora.


Caratteristiche del legno

Il legno del Pioppo tremolo è tenero e elastico, molto facilmente lavorabile, utilizzato più che altro dall’industria cartaria (produce carta di buona qualità) e per produrre ottimo carbone.


Caratteristiche del legno

Il legno del Pioppo tremolo è tenero e elastico, molto facilmente lavorabile, utilizzato più che altro dall’industria cartaria (produce carta di buona qualità) e per produrre ottimo carbone.


Varietà e ibridi

Populus tremula davidiana sottospecie che tollera i terreni calcarei.

Varietà Dodeana con le foglie dei rami fertili più grandi a margine dentato.

Varietà Australis tipica dell’Italia meridionale a foglie brachiblastali più piccole.

Varietà Villosa a foglie turionali sericee, pelose.

Ibridizza con il Pioppo bianco dando vita al Populus canescens cioè il Pioppo gatterino che ha corteccia simile al Pioppo bianco e foglie simili al Pioppo tremulo.


Pioppo tremulo: Varietà e ibridi

Populus tremula davidiana sottospecie che tollera i terreni calcarei.

Varietà Dodeana con le foglie dei rami fertili più grandi a margine dentato.

Varietà Australis tipica dell’Italia meridionale a foglie brachiblastali più piccole.

Varietà Villosa a foglie turionali sericee, pelose.

Ibridizza con il Pioppo bianco dando vita al Populus canescens cioè il Pioppo gatterino che ha corteccia simile al Pioppo bianco e foglie simili al Pioppo tremulo.


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