Coleotteri

La vita sulla terra

Tutto ciò che ci circonda, a cominciare dai nostri simili e quindi da noi stessi, è frutto dell’incredibile lavoro che la Natura ha fatto e continua a fare da qualche miliardo di anni a questa parte; infatti non dobbiamo considerare le forme di vita più recenti come l’uomo stesso, bensì bisogna capire che anche queste ultime evoluzioni sono frutto delle condizioni già presenti prima, condizioni in cui c’erano specie oramai estinte, sia animali che vegetali, oppure condizioni in cui alcune specie quasi giurassiche (termine non usato in maniera scientifica) che tuttora esistono, come ad esempio le tartarughe, i coccodrilli o gli iguana. Ebbene, tutte queste specie menzionate, insieme alle specie di insetti e piante, sono protagoniste della vita sulla Terra: coincidenze incredibile o progetto di una qualche divinità superiore è ancora difficile dirlo con la massima certezza, ma sta di fatto che tutto ciò che la natura ha fatto finora è un lavoro straordinario, dato che esistono animali e piante che riescono a vivere ai 50 gradi del deserto sahariano ed altri che vivono senza problemi ai meno 30 gradi del deserto antartico, e lo stesso vale per i coefficienti di umidità e per le altezze di monti e vette varie. Senza poi dimenticare che anche i mari ed i bacini dolci sono pieni di vita, sia animale che vegetale.
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Gli insetti

coleottero nero elitreTante persone, quando si parla di vita sulla terra come abbiamo fatto nel precedente paragrafo, troppo spesso dimenticano quel fantastico mondo che va sotto il nome di “insetti”; queste specie viventi sono considerate con disprezzo e con un po’ di “schifo” dalla maggior parte delle persone, ma ciò che non comprendiamo non possiamo definirlo irritante o disgustoso. Gli insetti infatti sono straordinari esempi di evoluzione, perché da un antenato comune (l’insetto primordiale, così come la pianta e l’animale primordiale), se è mai esistito, si sono sviluppate specie minuscole ed enormi, capaci di cacciare nelle maniere più straordinarie o di fuggire sotto acqua o sotto al suolo. A ben pensarci e studiando un po’ di scienza dell’evoluzione, l’insetto è ben più presente nella vita dell’uomo rispetto alla mosca che vola sugli scarti di cibo o alla zanzara che non ci lascia riposare d’estate; di specie di insetti ce ne sono infatti in una quantità che supera quella delle specie animali e vegetali … insieme! Ed oggi vogliamo parlare in modo particolare di un gruppo di insetti che ha un nome comune a molti, ma che spesso attribuiamo a poche specie, mentre esso racchiude tante altre specie, alcune comunissime ed altre sconosciute persino agli scienziati del settore.

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I coleotteri

coccinellaI coleotteri, il cui nome scientifico è “Coleoptera”, sono un ordine di insetti che racchiude qualcosa come trecentocinquantamila specie (sì, 350.000) e che secondo le stime degli studiosi cela in realtà un pari numero di specie non ancora conosciute e classificate, quindi potendo vantare un potenziale di oltre settecentomila specie. Forse non ci rendiamo conto di cosa voglia dire questo numero, ma per aiutarci in questo possiamo considerare che secondo alcuni studiosi (in primis Tremblay) il numero delle specie di coleotteri supera il numero di tutte le altre specie di esseri viventi sulla Terra, cioè tutti gli altri animali ed i vegetali compresi. Non solo, è dato certo che l’ordine dei Coleotteri è il più numeroso raggruppamento statistico di specie viventi, e ciò può dare l’idea di quanto una loro classificazione sia difficile e soprattutto in continuo mutamento; lo studio dei Coleotteri ci porterà a scoprire tante loro caratteristiche, oltre ai casi ed alle specie che entrano in contrasto con l’uomo e con le sue attività e quelle specie che invece lo aiutano ed agevolano in alcune cose.


Diffusione e denominazione

coleottero attacca piantaIl nome Coleotteri è stato nientemeno introdotto da Aristotele, il quale ha unito due parole greche che indicano “fodero” e “ali” proprio in relazione alla particolare forma e struttura delle ali di questo ordine animale, che vedremo in modo particolare successivamente. Già allora quindi i Coleotteri erano conosciuti ed anche studiati, quindi ritenuti importanti e soprattutto erano in numero così grande da già costituire un gruppo molto grande di specie. Effettivamente la diffusione dei Coleotteri è straordinaria, in quanto annovera specie dall’evoluzione così spiccata ed avanzata che permette loro di adattarsi al caldo tropicale così come alle regioni temperate, arrivando anche ai margini dei poli; infatti, le uniche zone del pianeta Terra in cui non possiamo trovare i coleotteri sono proprio il Polo Nord ed il Polo Sud, perché in queste zone manca ogni tipo di sostanza nutritiva per questi insetti. In effetti abbiamo già detto che il numero di Coleotteri presenti al mondo è elevatissimo, e ciò fa presupporre che esistano tantissime specie, differenziatesi proprio in base a quelle caratteristiche che hanno permesso ad una di adattarsi a sopravvivere in un clima caldo e secco sfruttando la poca vegetazione presente, e ad un’altra di adattarsi alla giungla tropicale, ricca di vegetazione e cibo, ma anche colma di pericoli da cui le specie lì presenti hanno dovuto imparare a difendersi con varie tecniche.


Anatomia del coleottero

L’anatomia del coleottero è sorprendente; ciò è vero non perché abbiano forme particolari o chissà quale caratteristica rara, bensì perché è straordinario che un gruppo da più di trecentomila specie riesca ad avere caratteristiche morfologiche praticamente costanti, con pochissime differenze tra sottogruppi di specie che però si limitano davvero ai dettagli. In generale il corpo del coleottero è simile a quello di altri insetti, cioè formato da tre sezioni: capo, torace ed addome. Nell’addome troviamo la caratteristica più particolare di tutti i coleotteri, ovvero quella che ha dato loro questo nome, le elitre: esse sono delle ali che per via dell’evoluzione si sono indurite, quasi per formare un esoscheletro protettivo esclusivamente delle ali vere e proprie ed utilizzate per volare: Molti di noi avranno già visto che quando un coleottero spicca il volo, prima “scopre” le ali alzando le elitre, e poi muove le altre ali vere e proprie per librarsi in aria. I Curculionidi ed i Carabidi sono due sottogruppi di coleotteri che hanno perso la capacità di volare ma non le elitre, mentre i Fengodidi hanno perso sia il volo che le elitre, praticamente integrate nell’addome standard. Le dimensioni dei Coleotteri possono variare molto da specie a specie, partendo da quasi invisibili elementi da 1 millimetro di lunghezza per giungere a dei veri e proprie mostri da quindici o anche diciotto (18!) centimetri di lunghezza! Gli elementi che più cambiano da specie a specie sono gli occhi (che in alcuni sottogruppi sono addirittura sdoppiati tra sopra e sotto per permettere un miglioramento della vista tra dentro e fuori acqua) e la forma delle antenne, incredibilmente varia ed eterogenea.


Abitudini e riproduzione

Gli insetti in generale, non si capisce bene il perché, ci sembrano tutti degli esserini “schifosi”, sporchi, da tenere lontano dal cibo (ovviamente) ma in generale da noi in ogni situazione. In realtà non è così, essi sono degli animaletti cui l’evoluzione ha donato caratteristiche importantissime (altrimenti non si spiegherebbe la loro presenza multimilionaria in anni sulla Terra) e davvero interessanti da scoprire. Intanto la loro riproduzione avviene attraverso delle uova, fecondate dal maschio e poi deposte dalla femmina; gli ammassi possono avere un numero di uova variabile tra alcune decine di esemplari, per giungere fino a veri e propri ammassi di milioni e milioni di uova; ovviamente in quest’ultimo caso poi non tutte le uova hanno successo e danno vita ad un nuovo insetto, bensì molte di esse servono da cibo per i fratelli vicini. Dopo esser rimaste sotto forma ovarica per alcuni giorni, da esse vengono fuori delle larve, che in alcune specie possono anche restare in questo stato per alcuni anni, cibandosi ripetutamente di ogni cosa che incontrano in modo da accumulare energia necessaria alla vita. Infatti esse si trasformano in pupa e successivamente in un insetto nuovo e formato completamente, che spesso non ha vita lunghissima e termina il suo percorso con la riproduzione. Le abitudini alimentari dei coleotteri sono varie, molto varie: si passa dagli insetti che si cibano solo di vegetali a quelli che si cibano di escrementi, attraverso quelli che si cibano di insetti e piccoli animali (cacciando) e quelli che si cibano di altri insetti già morti.


Coleotteri: Interazione con l'uomo

Detto già in precedenza di ciò che tante persone pensano dei coleotteri (“non mi piacciono, sono viscidi e sporchi”), senza però conoscerli davvero, passiamo a vedere in quali casi essi davvero entrano in contrasto con l’uomo ed in quali altri essi addirittura giungono ad aiutarlo. Partiamo dagli impatti negativi, che essendo sinceri hanno una certa rilevanza: i coleotteri possono avere effetti negativi su varie parti dell’economia umana, partendo dalle colture e giungendo fino ai manufatti. Le colture agricole possono essere danneggiate dai Buprestidi, dai Cerambicidi e da altre specie che tentiamo di combattere con prodotti chimici soprattutto; invece altre famiglie di Coleotteri che danneggiano i manufatti in legno umani sono quelle dei Tarli, tra gli esemplari più piccoli ma anche più distruttivi. Non solo, parecchi coleotteri trovano succulenti i nostri cibi, quindi li attaccano e se ne cibano, impedendo a noi di farlo; altri invece, di tendenze da xilofogi, rovinano il panorama forestale (Termiti). In ogni caso hanno la maggior “colpa” le larve di queste specie, che da queste varie cose trovano le sostanze nutritive per sostentarsi e crescere ancora. Ma ci sono anche dei coleotteri “positivi”, ovvero che aiutano l’uomo, ciò si riferisce soprattutto all’uomo agricoltore, in quanto egli sfrutta alcune specie che eliminano cibandosene altre specie di coleotteri o insetti che potrebbero danneggiare alcune colture; il classico esempio sono le coccinelle, tanto amate per il loro aspetto dolce e sereno e per le loro presunte facoltà di donare fortuna, esse aiutano tanti agricoltori ad evitare i prodotto chimici per proteggere i loro prodotti.



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