Potatura prugno

Benefici della potatura

Il prugno è una pianta da frutto di facile coltivazione e in grado di dare una ricca produzione di succosi frutti: per queste ragioni è una pianta molto diffusa. La sua adattabilità ai tipi di clima mediterranei, però, non significa che si tratti di una pianta che non richiede nessun tipo di cura o attenzione. Il prugno, in particolare, è una pianta dallo sviluppo rigoglioso, ma che, proprio per questo, necessita di interventi di diverso tipo per contenerne la crescita e regolarne lo sviluppo. La potatura, infatti, non ha soltanto scopo estetico, ma è un intervento necessario per la salute della pianta. Eliminare i rami vecchi e poco produttivi, oppure ormai secchi, serve alla pianta ad evitare la dispersione di energie, rendendo i rami forti e sani anche più produttivi. La potatura, rinvigorente per la pianta, sarà anche un modo per evitare che essa venga attaccata da parassiti e funghi e che sia vulnerabile agli agenti patogeni che possono intaccare questa particolare pianta. Durante il periodo di crescita, inoltre, la potatura sarà importante per definire la forma e lo sviluppo della pianta, in modo tale da garantire ad ogni ramo la migliore esposizione e sufficiente spazio e luce per la crescita ottimale.
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Tecniche di potatura

Potatura prugnoLa potatura assumerà differente carattere a seconda delle diverse fasi di vita della pianta. Gli interventi più decisi sono quelli necessari per definire la forma e la crescita delle piante più giovani, mentre esemplari più vecchi e caratterizzati da uno sviluppo più lento avranno bisogno solo di interventi di sfoltimento sulle parti ormai improduttive. Gli interventi più decisi sono quelli definiti di formazione, che serviranno anche a determinare quale tipo di forma dovrà avere la pianta. Essi vengono eseguiti solitamente entro i primi tre anni di vita, mentre i successivi saranno di mantenimento della forma. Nonostante la necessità di definire lo sviluppo della pianta non occorre però esagerare e provocare ferite eccessive alla pianta, che deve potersi riprendere abbastanza facilmente. Gli interventi di mantenimento saranno invece annuali e meno invasivi: essi vengono definiti “di produzione” perché vengono realizzati allo scopo di permettere alla pianta di sfruttare al meglio le proprie risorse ed offrire una migliore e più generosa produzione, dovendo nutrire soltanto i rami più forti e rigogliosi. Questa potatura, contemporaneamente, permetterà il controllo dello sviluppo della pianta, affinché mantenga le caratteristiche relative alla forma impostate nei primi anni di vita dell'esemplare di prugno.

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Quando potare

Potatura prugnoPer effettuare una corretta potatura, non bisogna mai dimenticare che si tratta di un'operazione che comporta sofferenza per la pianta. Per quanto riguarda le diverse varietà di prugno presenti sul nostro territorio, è importante tenere presente che ogni cultivar avrà caratteristiche ed adattabilità differente: piante di origine giapponese soffriranno di più rispetto alle varianti europee, che già per natura sono maggiormente adatte alle condizioni climatiche ed ambientali offerte da questi territori. Allo stesso modo, anche il periodo di potatura varia sensibilmente, in relazione con la ripresa del ciclo vegetativo e i periodi di fruttificazione, che possono differire a seconda della varietà coltivata. In linea generale, la potatura viene effettuata alla fine della primavera oppure prima dell'arrivo dell'inverno: nel primo caso la pianta verrà preparata alla produzione di fiori e frutti che avverrà di lì a poco, mentre nel secondo caso la potatura permetterà di tagliare via i rami secchi e di alleggerire la pianta dopo le fatiche dell'estate, in preparazione al periodo di riposo vegetativo. Lievi interventi possono essere effettuati in entrambe le stagioni, mentre se la potatura sarà molto decisa si consiglia di attendere un anno prima di ripetere l'operazione, dando così modo al prugno di svilupparsi e riprendersi in modo ottimale.


Potatura prugno: Attrezzi e strumenti necessari

Potatura prugno La buona riuscita delle operazioni di potatura non dipende soltanto dalle tecniche utilizzate, ma anche dagli strumenti: questo elemento viene talvolta sottovalutato, provocando così danni consistenti al prugno nonostante il rispetto di tutte le norme di potatura. La prima regola, fondamentale per la potatura di qualsiasi pianta, è quella di utilizzare sempre strumenti debitamente sterilizzati: le ferite che si andranno ad aprire, in caso contrario, saranno a maggiore rischio di contaminazione e di infezione. Le forbici da utilizzare verranno poi selezionate in base al tipo di ramo da tagliare: gli strumenti devono essere pratici per l'utilizzo, dal momento che si potrebbe avere necessità di potare più prugni e dunque di fare sforzi prolungati,ma anche presentare le misure adeguate per il taglio dei singoli rami, in modo tale da evitare che le operazioni producano lo sfilacciamento dei rami: più la ferita sarà netta e definita, più sarà semplice per la pianta rimarginarsi, rimanendo per meno tempo esposta ad attacchi fungini e parassitari, più probabili in presenza di particolari sofferenze o tagli lungo i rami del prugno.


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