Coltivare Camelia

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Irrigazione della camelia

Nei loro ambienti naturali le camelie ricevono pochissima acqua in inverno, stagione in cui sono dormienti. La maggior parte della pioggia cade durante il periodo dei monsoni, che inizia proprio quando le temperature aumentano ed arriva la primavera, stagione della crescita. Le foglie e i germogli in via di sviluppo assorbono dal suolo molta acqua e tutti nutrienti di cui hanno bisogno. La maggior parte dei boccioli si forma verso la metà dell’estate. La pioggia è leggermente acida e si adatta molto bene alle camelie. Per le piante coltivate in vaso, un’irrigazione regolare assicura la buona crescita e lo sviluppo dei fiori. L’acqua e tutti i gli elementi nutritivi del terreno devono raggiungere a fondo le radici, soprattutto nei mesi in cui la camelia sta sviluppando la sua struttura. Nel caso di una collezione di camelie, sarebbe una buona idea installare un sistema di irrigazione a tubi, preferibilmente con un timer impostato per fornire acqua nei momenti di bisogno e in orari prestabiliti.
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Coltivazione della camelia

Fiore di camelia In natura, ci sono molti casi in cui le camelie crescono in gruppo sotto l’ombra di alberi. Tuttavia, la maggior parte di queste piante ha bisogno di una certa quantità di sole per prosperare e formare boccioli di fiori. Ma insieme alla luce è preferibile anche un po’ di ombra per garantire una protezione totale alla pianta. Soprattutto in zone con climi caldi, dove il sole può bruciare il fogliame e scolorire i fiori, se non sono disponibili alberi è preferibile costruire delle strutture che fungano da copertura. In ogni caso, le camelie non tollerano venti forti, troppo caldi o troppo freddi. Il terreno perfetto è quello a base di torba, o altro materiale organico grossolano. Terreni simili sono utilizzati anche per la coltivazione in vasi d’argilla, che fungono da contenitori sia nei vivai che per decorare giardini e balconi. Le camelie prosperano in spazi con terreni leggermente acidi, composti da una struttura che fornisce un buon drenaggio ed un ottimo ricambio d’aria intorno alle radici. Durante la crescita si formano radici assai profonde. Si tratta di un sistema radicale diffuso, in grado di assorbire al meglio grandi quantità d'acqua e di sostanze nutritive.

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Fertilizzazione delle camelie

Camelie in vaso Le camelie selvatiche crescono con quantità di sostanze nutritive fornite dalle foglie marce e da altro materiale vegetale che si trova intorno a loro. Quando la pianta viene coltivata, la questione è diversa. Le camelie sono di solito acquistate dai vivai in vaso, già in fase di crescita. Quando vengono piantate in giardino hanno bisogno di concime per stabilizzarsi. Applicato durante la stagione di crescita, il fertilizzante deve essere aggiunto con cura. Una sovralimentazione potrebbe portare alla morte della pianta. Come molte altre specie, le camelie smettono di crescere in autunno e affrontano un periodo di relativa inattività (dormienza). Le foglie cessano la produzione di zuccheri e la linfa smette di scorrere attraverso le piante. Una alimentazione durante il periodo di riposo vegetativo è di solito uno spreco di denaro. Entro la fine della stagione di fioritura primaverile molte camelie mostrano segni di stanchezza. Le loro riserve di nutrienti vengono utilizzate ed hanno dunque bisogno di più energia. Nutrienti ricchi di azoto, fosforo, potassio, ferro, magnesio, zolfo e calcio interagiscono all'interno delle piante per aiutarle ad affrontare meglio il loro sviluppo.


Coltivare Camelia: Alcune malattie della camelia

Foglie di camelia malata Un grave pericolo per la camelia è rappresentato dal fungo denominato Glomerella cingulata. Le foglie e i rami colpiti diventano improvvisamente gialli e appassiscono. Macchie grigie appaiono sulla corteccia e sullo stelo, e la pianta perde vigore fino a morire. La prevenzione sta in un terreno acido ben drenato e nell’uso corretto di fertilizzanti. Bisogna sempre rimuovere i ramoscelli malati e utilizzare fungicidi a base di rame. Altra grave malattia della camelia fa sì che i fiori diventino marroni. Questa condizione è causata dal fungo Ciborinia camelliae. I primi sintomi sono piccole macchie sui petali, che con il tempo si ingrandiscono fino a coprire tutto il fiore. Estrarre e distruggere tutti i fiori infetti, può rivelarsi molto utile. Sono consigliati fungicidi ogni 2 settimane dalla fine di dicembre a gennaio per ridurre l'intensità della malattia. Un comune disturbo fisiologico della camelia è l’edema, provocato da un eccessivo assorbimento di acqua dalle radici e una ridotta capacità del fogliame di traspirare. I sintomi dell'edema colpiscono le foglie, sulle quali si formano zone rialzate verdi e bianche. In seguito, le bolle sfociano in color ruggine o giallo-marrone.


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