Fiore di San Giuseppe

Il fiore di San Giuseppe

La denominazione botanica delle piante fu inventata, intorno al 1700, dal naturalista svedese Linneo, e da quel momento è servita per classificare in modo universale le specie vegetali di tutto il mondo. In precedenza, però, la tradizione popolare aveva già ben pensato di classificare fiori e piante a modo proprio, dandogli nomi di fantasia legati alla realtà quotidiana, o alla devozione. Ad esempio, c'era una piccola pianta che produceva dei fiorellini di colore rosa o violacei, che sbocciava molto presto rispetto alle altre, già tra fine febbraio e i primi di marzo. Il 19 marzo era già possibile vederne pieni i prati e i margini delle strade di campagna. Siccome il 19 marzo, secondo il calendario cristiano, si festeggia San Giuseppe, padre putativo di Gesù Cristo per la tradizione cattolica, la bergenia fu chiamata fiore di San Giuseppe.
Il fiore di San Giuseppe

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La bergenia e e sue caratteristiche

bergenia Quel precoce fiorellino era la bergenia. La bergenia è un genere di erba perenne che appartiene alla famiglia delle Sassifragaceae, originaria dell'Asia centrale. Nei giardini, agli inizi del novecento, era molto impiegata soprattutto nelle bordure delle aiuole. Oggi è un po' caduta in disuso, ma in realtà sarebbe una pianta da riscoprire, perchè richiede davvero poche cure ed è molto ornamentale, per quanto discreta. Si presenta come un folto cespuglio di foglie molto carnose e dalla forma di cuore, che presentano bordi ondulati e seghettati. Le foglie hanno colore verde scuro, ma tendono a diventare rossastre in autunno. Quando l'inverno sta per finire, dal centro di queste foglie si protendono dei lunghi steli, sulla cui sommità sbocciano i fiori di San Giuseppe. Si tratta di piccole corolle che si raccolgono in pannocchie, il cui colore varia dal bianco al porpora.

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    Come coltivare la bergenia

    I fiori di bergenia, i fiori di San Giuseppe La bergenia può essere coltivata nel proprio giardino, o in vaso, sul balcone di casa, a scopo ornamentale. Infatti, come si diceva, essa si presta in particolar modo a creare delle bordure lungo i margini della aiuole. Ciò di cui ha bisogno è un terreno che sia molto drenante, perchè ha bisogno di tanta acqua ma teme i ristagni idrici, e una posizione calda e assolata, perchè non ama il freddo. Se si coltiva il fiore di San Giuseppe in vaso, se ne deve scegliere uno molto ampio, con del terriccio molto leggero. In estate sarebbe buona norma mettere sempre uno strato superficiale di pacciamatura, che serve a non far evaporare troppo in fretta l'acqua delle innaffiature. In novembre si può cominciare a fertilizzare, usando del concime organico; nel periodo caldo invece si può usare del concimo liquido ricco di potassio e fosforo, per avere una bella fioritura.


    Fiore di San Giuseppe: La cura della bergenia

    Foglie di bergenia in autunno Il fiore di San Giuseppe è un fiorellino robusto, che spunta all'inizio della primavera e resiste fino a maggio o giugno. Dopo la fioritura si può procedere con la potatura, tagliando i rami da 10 centimetri dal terreno. Dopo la fioritura inoltre, ogni due o tre anni, si può procedere con la divisione in cespi, per ricavare altre piantine dalla pianta principale. Per il resto, la bergenia non necessita di altre cure particolari, e non è soggetta all'attacco di parassiti o malattie. In genere, la bergenia si abbina bene ad altre piante acidofile, vale a dire il rododendro, la camelia, o l'azalea. Questa pianta è sempreverde, e perenne, davvero l'ideale per qualunque giardino o balcone; anche quando non sta fiorendo infatti contribuisce a creare un angolo di vegetazione che in autunno diventa ancora più interessante, visto che le sue foglie cambiano il loro colore, virando verso il porpora.


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