Ginepro

Generalità

Il Ginepro, nome scientifico Jeniperus, appartiene al genere delle Cupressaceae ed ha origini in America Settentrionale. Di questo genere esistono diverse specie, fra le più comuni: Juniperuscommunis – Ginepro Comune,Juniperus sabina – Ginepro Sabina o meglio noto solo come Sabina, Juniperus virginiana – Cedro della Virginia, Juniperus rigida, originario dal Giappone e dalla Corea , e il Juniperushorizontalis o Gibepro strisciante.. È una pianta sempreverde e ramificante, fino a raggiungere anche alcuni metri di estensione ed altezze dai 20 ai 50 cm. Le foglie possono essere di colore verde – blu, giallastro, verde chiaro, ricoperte da una patina pruinosa; a forma di squame, quelle più comuni, o aghiformi della lunghezza di mezzo centimetro o poco più. Sebbene sia un sempreverde, durante l’inverno può assumere una colorazione violacea o rossastra. Gli esemplari possono essere maschili o femminili (piante dioiche). Quelli femminili producono, da febbraio ad aprile, bacche inizialmente di colore nero, poi giallastre o verdi, contenenti semi utilizzati in erboristeria o in cucina . Quelli maschi producono pigne di colore giallo.
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Coltivazione e potatura

cespuglio di ginepro Il Ginepro è una pianta di facile coltivazione, per lo più a scopo ornamentale. È adatta ad essere coltivata nei parchi, nei campi, in aperta campagna o nei giardini delle abitazioni. Vengono spesso utilizzati per le aiuole stradali in quanto crescono anche in condizioni estreme, resistono all’ inquinamento, e si adattano ai terreni sassosi e poveri. Ha necessità d’acqua soprattutto nelle stagioni calde, prediligeun ambiente soleggiato e del terreno fresco e soffice. Non sopporta temperature inferiori ai 5 gradi centigradi, ma resiste al caldo estivo e agli inverni lunghi.La moltiplicazione avviene tramite i semi, che devono essere piantati in primavera, o tramite talea che, invece, deve essere prelevata alla fine della primavera, preferendo gli apici dei rami più nuovi. Per quanto riguarda la potatura del Gineprodeve essere effettuata nel periodo che va da febbraio a marzo, e sulle piante che hanno più di quattro anni. La potatura può essere di due tipi: di formazione o di mantenimento. La potatura di mantenimento serve per accorciare i germogli sui rami principali e di ridurre quelli superflui. La potatura di formazione, invece, consente di evitare la crescita di rami indesiderati, così da dare alla pianta una forma equilibrata e regolare. Viene effettuata tagliando i rami primari della pianta.

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Concimazione e malattie

Per far crescere la pianta, è importantissimo concimare periodicamente il terreno ed esistono svariati modi per farlo. Il principale è sicuramente quello di interrare, sul finire dell’inverno, dello stallatico maturo. Oppure, in alternativa, si può utilizzare del concime granulare, adatto per le zone ampie, tre volte all’anno, o del concime per piante da fiori, durante l’innaffiatura, una volta al mese. In piena primavera, invece, è consigliato utilizzare una concimazione a base di azoto e potassio, ideale per favorirne la fioritura.In linea di massima si consiglia una concimazione ogni quindici giorni nel periodo primaverile, ogni trenta giorni nei mesi più caldi come Luglio ed Agosto, e di nuovo ogni quindici giorni da settembre a novembre. Un altro utile consiglio, può essere quello di fertilizzare il terreno circa venti giorni prima di piantare una nuova talea, preferibilmente in autunno. Successivamente, innaffiare abbondantemente le piccole piantine.Le malattie che più frequentemente sono correlate a queste piante sono quelle portate da parassiti come ragnetti rossi, cocciniglie e afidi del cedro. La cocciniglia è il parassita più pericoloso per il ginepro, cibandosi della linfa della pianta stessa e rendendola così molto debole. La sua affezione si manifesta con macchie scure, marroncine, sul lato inferiore delle foglie che successivamente poi cadranno. Ma non è questo l’unico problema poiché le cocciniglie agiscono sulla pianta con una doppia azione. Questi parassiti infatti, non solo ne distruggono le foglie, ma attirano anche altre specie fungine con la produzione di melata. Possono essere interessati il fusto e le varie ramificazioni. Il metodo più efficace per curare un ginepro affetto da una di queste malattie è quello di utilizzare precocemente antiparassitari specifici, evitando così che la condizione peggiori provocando il disseccamento della pianta o di sue parti.


Ginepro: Gli usi

Gli usi del Ginepro sono fra i più svariati e cambiano a seconda della specie. La principale è sicuramente la funzione decorativa, con le sue varie colorazioni dal verde, al giallo, all’azzurro, e al gradevole odore di resina. Il legno, di colore rosso e anch’esso dal tipico odore di essenza resinosa, viene largamente utilizzato per lavoretti di intaglio, per la produzione di matite (ginepro della Virginia) o per i suffumigi in caso di dolori reumatoidi. Le bacche, dette anche “coni di ginepro”, sono utilizzati in cucina come spezie, per la produzione di alcolici come la Grappa di Ginepro, Gin, Kranewitter o la Gineprata. Inoltre da essi si estrae olio essenziale per la produzione dell’“essenza di ginepro”, tramite distillazione. Ancora, il residuo della distillazione viene ulteriormente trattato per ottenere uno sciroppo chiamato “Estratto di Ginepro”. Infine, il ginepro ha un elevato potere curativo e per questo è molto utilizzato anche in medicina alternativa. In particolare, l’olio che se ricava viene usato in caso di disturbi digestivi, malattie reumatoidi, patologie delle vie urinarie e respiratorie.


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