Fenestraria

Fenestraria: cenni botanici

La Fenestraria è una pianta succulenta perenne appartenente alla famiglia delle Aizoaceae originaria dell'Africa meridionale. La rhopalophylla è l'unica specie appartenente al genere della Fenestraria. Il nome deriva dalla presenza di una zona trasparente alla sommità delle foglie, dovuta alla mancanza di clorofilla, che, alla stregua di una finestra, permette il passaggio della luce in tutta la pianta anche quando questa si trovi sommersa dalla sabbia, come spesso accade nelle zone desertiche. La pianta si caratterizza per la presenza di un fusto molto corto dal quale si dipartono delle foglie carnose di forma tondeggiante e di colore verde-grigiastro, completamente glabre. Altra particolarità sono i grossi fiori di colore bianco, giallo o rosso, sorprendentemente somiglianti alle note margherite, che fioriscono in diversi periodi dell'anno.
Fiore della Fenestraria

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Fenestraria: condizioni climatiche e terreno

Fenestraria in terreno ghiaiosoCome la maggioranza della piante grasse, la Fenestraria tollera molto bene temperature miti-aride, ma difficilmente sopravvive a climi rigidi per lunghi periodi. La semina può essere effettuata verso marzo e la pianta può essere tenuta sia in appartamento, sia all'esterno, evitando in quest'ultimo caso l'esposizioni alle gelate invernali e alle precipitazioni stagionali. Le temperature di crescita ottimali si aggirano tra i 10°C e i 15°C. Da quanto detto se ne trae che la coltivazione all'esterno della Fenestraria dovrebbe idealmente avvenire in una serra o comunque in un luogo riparato. Il terreno di coltivazione deve permettere un buon drenaggio delle acque in modo da evitare il ristagno delle acqua: è sufficiente procedere all'aggiunta di sabbia o ghiaia fine al terriccio universale, facilmente reperibile in commercio, in rapporto 1:3.

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    Fenestraria: semina e cura

    La semina della Fenestraria viene eseguita in primavera, quando le temperature diventano più miti. Le piantine nate devono essere poi trapiantate in vasi più grossi. Un metodo alternativo alla semina effettuabile in estate è il metodo per talea: staccare alcune foglie, essiccarle e piantarle in una vaso. Gli eventuali rinvasi devono essere eseguiti sempre in primavera. La Fenestraria patisce il ristagno idrico per cui l'innaffiatura deve essere modesta, ponendo attenzione alla reale necessità della pianta: se il terreno risulta umido è consigliabile evitare l'irrigazione. L'operazione deve comunque essere effettuata nelle ore serali e d'inverno, quando l'umidità è accentuata, è possibile sospendere del tutto l'innaffiatura. La potatura non è necessaria, all'infuori dell'eliminazione delle foglie secche e/o malate. In primavera è possibile procedere con la concimazione del terreno, utilizzando fertilizzante ricco di fosforo e potassio.


    Fenestraria: avversità

    Fenestraria nel deserto Come già accennato, la Fenestraria risente particolarmente degli eccessi di acqua, i quali possono portare a marcescenza dell'apparato radicale. Altra condizione essenziale per la sopravvivenza della pianta è l'irraggiamento solare: quando questo viene meno, la colorazione delle foglie perde di saturazione e la pianta può saltare la fioritura. La Fenestraria è refrattaria per la quasi totalità delle malattie ma è molto suscettibile all'attacco da parte del ragnetto rosso, il quale, nei periodi estivi, può attaccare la pagina inferiore delle foglie della pianta, portandole alla depigmentazione con conseguente essiccamento e caduta. Alla luce di questo è evidente quanto una corretta esposizione alla luce e un'attenzione particolare nell'innaffiatura possa portare a risultati ottimali. In ogni caso è consigliabile comunque utilizzare degli insetticidi a base di piretroidi o piretrine nei periodi di non-fioritura.




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