Gelsomino officinale

vedi anche: Gelsomino

Perché scegliere il gelsomino officinale

La scelta di coltivare il gelsomino officinale è dettata soprattutto dalla sua capacità di attorcigliarsi con estrema facilità a qualsiasi sostegno, permettendo così in brevissimo tempo di abbellire anche reti di confine. La pianta, oltre ad una abbondante vegetazione di foglie lucide e sempreverdi, garantisce anche una prolungata fioritura che inizia alla primavera e prosegue fino all'autunno. Di facile coltivazione questa pianta rustica, non richiede cure particolari e non teme il freddo invernale. Importante comunque proteggere al meglio la pianta dalle gelate prolungate e dai freddi venti invernali se vi trovate in zone climatiche con inverni molto rigidi. Nelle zone con inverni miti invece, può essere tranquillamente coltivata in giardino, avendo cura di sistemare la pianta in un punto riparato dal vento, come in una parete addossata alla casa.
Pianta di gelsomino officinale

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Coltivare il gelsomino officinale

Siepe con gelsomino Per una buona riuscita il gelsomino officinale necessita di una preparazione ottimale del terreno. Dopo aver individuato il punto esatto in cui collocare la pianta, preparare la sede della nuova pianta mescolando del terriccio universale con la terra del giardino. Unire al composto del concime granulare e della sabbia, per garantire sempre alla pianta un drenaggio perfetto. Per poter ottenere una abbondante fioritura il gelsomino officinale dovrà essere collocato in una posizione soleggiata. Si tratta di piante che sopportano bene anche periodi di siccità, anche se questi se prolungati, potrebbero comprometterne la fioritura. Si consiglia di effettuare annaffiature regolari dalla primavera all'autunno, avendo sempre l'accortezza di lasciare che il terreno si prosciughi completamente fra una somministrazione di acqua e la successiva.

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    Malattie del gelsomino officinale

    Malattia del gelsomino officinale La malattia più comune che può colpire il gelsomino officinale è senza dubbio l'attacco di parassiti come le cocciniglie. Le piante colpite presentano delle macchie molto caratteristiche sulle foglie di colore bruno. In questi casi un intervento tempestivo limita notevolmente i danni. Sarà sufficiente applicare sulla pianta un olio anticoccidico e ripetere l'operazione dopo dieci giorni dalla prima applicazione per risolvere il problema e donare nuovo vigore al gelsomino officinale. Un'altra malattia che può colpire le nuove piantine di gelsomino officinale è l'attacco di funghi. Per limitare la possibilità di insorgenza di questa malattia può risultare utile pulire accuratamente le nuove piantine dalle foglie secche eventualmente presenti al momento della riproduzione per talea o per propaggine.


    Gelsomino officinale: Come riprodurre il gelsomino officinale

    Talea per riproduzione gelsomino officinale La riproduzione del gelsomino officinale può avvenire in vari modi. La tecnica più utilizzata è la riproduzione per talea. Per eseguire questa operazione occorre prelevare un ramo legnoso dalla pianta nel periodo primaverile e suddividerlo in numerose talee. Ogni singola talea dovrà poi essere privata delle foglie situate nella parte inferiore e posta a radicare con appositi prodotti acquistabili nei negozi specializzati, che faciliteranno la formazione delle radici. Le talee dovranno essere poste in vasi, avendo cura di lasciare fra l'una e l'altra lo spazio necessario alle radici per espandersi. Per facilitare una crescita più rapida porre i vasi in un luogo soleggiato ma non eccessivamente caldo ed annaffiare le nuove piantine ogni giorno. Un altro metodo di riproduzione usato per creare nuove piante è quello per propaggine. Si prelevano piccoli rami con le radici che si trovano alla base della pianta più grande e si interrano in una nuova posizione, dopo averli ripuliti dalle foglie secche che potrebbero favorire gli attacchi di funghi. Si può riprodurre anche per seme e per margotta, ma si tratta di tecniche poco utilizzate.


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