Glicine

Irrigare Glicine

Il Glicine, il cui nome scientifico è Wisteria, è una pianta proveniente dal Giappone e dalla Cina, dalle fioriture molto abbondanti e profumate, che per questo viene scelto come pianta decorativa in tutto il nostro paese. E' un arbusto rampicante, in realtà sono 10 tipi diversi, il cui tronco si modella crescendo sulla base a disposizione, e produce dei fiori penduli che arrivano anche a 25 cm di lunghezza. Necessita di molto spazio per potersi sviluppare correttamente, di un terreno ben drenato, e per i primi anni di vita deve essere irrigato regolarmente, facendo sempre attenzione a non esagerare, perché un eccesso in questo senso favorirebbe la crescita di foglie a scapito di quella dei fiori. Se si trova in un terreno sabbioso bisogna fare attenzione alla regolarità delle innaffiature, soprattutto in estate, dove è più facile incorrere in periodi di siccità. Passati i primi due anni di vita il Glicine dovrebbe essere in grado di sopravvivere in maniera autonoma, data la sua robustezza e capacità di adattamento.
fiori di glicine

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Curare il Glicine

pergolato di glicine Il Glicine ha bisogno di cure ed attenzioni nei primi anni di vita, cercando di seguire alcuni piccoli accorgimenti che permettano alla pianta di avere una crescita corretta e una vita longeva. Al momento di mettere a dimora la pianta, sarebbe meglio scavare una buca molto abbondante e mescolare al terreno letame e concime, facendo attenzione a bagnare abbondantemente la zolla della pianta. Sono da evitare con cura i terreni calcarei, ai quali il Glicine non si adatta, e il posto scelto dovrebbe essere quello definitivo, perché la pianta non ama essere spostata e impiega molto tempo a riprendersi da un trasferimento, predilige il sole, ma non quello eccessivo, ed è comunque talmente adattabile da riuscire a crescere perfino all'ombra, anche se la fioritura ne risulta compromessa. E' necessario potare il Glicine almeno due volte l'anno, una volta tra Luglio e Agosto, per dare alla pianta un aspetto ordinato e la seconda dopo che sono cadute le foglie, lasciando i rami di un anno e anche le gemme. Se si vive in un luogo freddo si può attendere anche la fine dell'inverno.

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Come concimare il Glicine

Wisteria piante Dopo aver concimato il Glicine mettendolo a dimora, come accennato sopra, bisogna proseguire con la somministrazione di concime almeno due volte l'anno con tipologie che contengano azoto potassio e fosforo e che siano di tipo complesso. I concimi di tale sorta vanno somministrati solo nei primi anni di vita della pianta, al massimo nei primi tre, dopo di che i concimi complessi e azotati vanno sostituiti con quelli a base di fosforo, che viene somministrato solo una volta l'anno. I concimi a base azotata infatti, hanno come effetto secondario quello di incoraggiare la crescita delle foglie al posto dei fiori, e sono quindi da evitare. Anche se molto rustica come pianta, il Glicine ha bisogno che lo si concimi con attenzione, quindi i concimi ideali sono quelli a base di solfato di potassio, il classico concime da pomodori, da somministrare in primavera e in estate, e solfato di ferro a scopo curativo, per rendere il terreno più acido e per proteggere il Glicine dalla clorosi fogliare, una delle malattie più frequenti per la Wisteria.


Come avere un Glicine perfetto

glicine fiorito Come tutte le piante anche il Glicine ha i suoi nemici e qualche accortezza può evitare di comprometterne la salute. Abbiamo già accennato alla clorosi fogliare e alla sua risoluzione, ma si tratta di una fitopatia, cioè di una situazione non ideale che provoca nella pianta una crescita stentata o danni ai suoi apparati, in questo caso le foglie che diventano gialle e i fiori che sono rari o nulli. Altri possibili problemi possono venire dal ragno rosso e dal pidocchio nero; il primo colpisce le foglie nella stagione calda ed è causato sia dai parassiti che dalle uova, si risolve con un trattamento acaricida, ma spesso l'arrivo della stagione più fresca lo risolve maniera autonoma. Il secondo attacca boccioli e germogli in primavera prediligendo le piante giovani, ma anche in questo caso il cambio di stagione risolve il problema, magari coadiuvato da un trattamento aficida. Malattie serie sono quelle da Agrobacterium tumefacens e la carie del legno, che portano entrambe la pianta alla morte. Per l'Agrobacterium non esistono rimedi, la pianta è destinata a morire, mentre la carie del legno, essendo un'infezione fungina può essere trattata con la rimozione di tutto la parte di legno morto.



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