Pianta assenzio

La pianta dell'assenzio: origini e storia

Il suo nome botanico è "artemisia absinthium" e appartiene alla famiglia delle asteracee. L’assenzio è un’erbacea alta fra i 50 e i 100 cm. Originaria delle zone temperate dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa del Nord, cresce sui terreni incolti e aridi, fra le rocce e lungo i sentieri di campagna. La pianta dell'assenzio si riconosce per il suo colore argenteo e per le foglie sfrangiate e setose. Deve il suo nome alla dea greca Artemide, che secondo la leggenda si serviva di questa pianta per avvelenare i nemici. E’ un’aromatica conosciuta anche per la bevanda alcolica che se ne ricava: nell’Ottocento e ai primi del Novecento il liquore veniva versato su una zolletta di zucchero ed era chiamato la "fata verde", per i sintomi che provocava se se ne abusava nella quantità e che parevano allucinogeni. In realtà l’assenzio non è un allucinogeno, ma il suo liquore, se bevuto in dosi elevate, crea gli stessi effetti indesiderati tipici degli alcolici.
l'assenzio, la fata verde

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Come coltivare la pianta dell'assenzio

pianta dell'assenzio Nel Medioevo l’assenzio era coltivato per le sue proprietà tonificanti e vermifughe, poi, a partire dal XIX secolo, si è iniziato ad utilizzarlo principalmente per la preparazione di vini e liquori e oggigiorno è apprezzato anche per la sua bellezza decorativa. L’assenzio è fra le aromatiche di facile coltura: si pianta in un suolo ricco, ben drenato e molto soleggiato. Il periodo ideale per metterlo a dimora è la primavera oppure l’autunno. Se trova un luogo adatto si sviluppa molto abbondantemente. La pianta dell’assenzio è resistente alla mancanza d’acqua, ma in caso di siccità elevata è comunque consigliabile annaffiarla abbondantemente. In giardino l’assenzio può essere messo in una zona piuttosto isolata, oppure in un angolo roccioso. All’arrivo dell’autunno occorre tagliarlo fino alla base dei piedi, per aiutarlo a difendersi contro il freddo invernale.

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La pianta dell’assenzio protegge l'orto

l'assenzio è una pianta aromatica Fra le piante aromatiche, l’assenzio è utilizzato da millenni per le sue proprietà medicinali. La pianta dell’assenzio ha un odore molto persistente: le sue foglie, al tatto, liberano un profumo di pepe e anice e dal loro estratto si ricavano dei repellenti naturali efficaci contro insetti quali le cocciniglie, gli acari, le mosche dei semi e i coleotteri. Nell’orto può essere coltivato in piena terra e grazie alla profumazione che emana, allontanerà i parassiti delle piante vicine. Bisogna però avere l’accortezza di non piantarlo in mezzo alle altre coltivazioni dell’orto, bensì in un luogo più isolato, perché le sue proprietà allelopatiche non si integrano bene con i legumi. Meglio quindi interrarlo ai bordi dell’orto, mettendo invece alcune sue foglie ai piedi delle culture, come protezione naturale contro i parassiti. Potete trapiantarlo da metà marzo a metà giugno.


Pianta assenzio: Come moltiplicare l’assenzio

L'assenzio produce fiori gialli Se avete una pianta di assenzio, moltiplicarla è molto facile, basta dividerne i vecchi piedi. Ogni piede contiene delle radici ed è sufficiente metterlo a dimora in un vaso o in piena terra in primavera o in autunno. Se preferite moltiplicarlo per semina, spargete i semi in primavera, assicurandovi che siano riparati dagli ultimi freddi. L’assenzio è una pianta poco esigente, infatti è un’erbacea spontanea che si può trovare facilmente lungo i sentieri di campagna. E’ anche molto decorativa e per questo, oltre che nell’orto, si può coltivarla in giardino, in una giardiniera o direttamente nel terreno (che dev’essere calcareo e ricco di azoto). Un suggerimento: piantate dell’assenzio vicino alle finestre di casa, le sue foglie aromaticamente profumate terranno lontane gli insetti.


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  • assenzio pianta Il nome botanico è artemisia absintium, si tratta di una pianta perenne rizomatosa, diffusa in natura in tutta Europa ed
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