Coltivazione cavolo cappuccio

Caratteristiche generali

Il cavolo cappuccio (Brassica oleracea capitata) è una crucifera erbacea biennale coltivata come annuale, simile al cavolo verza per le sue caratteristiche, ma con testa o cappuccio più compatto e foglie lisce che possono essere verdi oppure rosse. Ne esistono varietà precoci estive, autunnali o invernali tardive. Può essere consumato crudo, cotto, oppure usato per preparare i crauti, cioè affettato, pressato, e lasciato fermentare sotto a un peso con l’aggiunta di bacche di ginepro, semi di cumino e finocchio selvatico, oltre a rape in certi casi. Tra le varietà presenti in commercio ricordiamo le precoci “Cuore di bue”, “Express”, “Gloria d’Ingegnoli” e “Quintale d’Alsazia”, le autunnali “Testa di Moro” e “Tardivo d’Olanda”, e le invernali “Cavolo di Natale” e “Gigante invernale”.
cavolo cappuccio

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Semina

cavolo cappuccio2Il cavolo cappuccio può essere seminato a seconda della varietà a fine estate con trapianto in ottobre (cavoli primaverili), in marzo-aprile con trapianto in maggio-giugno (cavoli estivi e autunnali), oppure in aprile-maggio con trapianto in luglio (con conseguente raccolto invernale). La semina avviene in campo aperto in posizione riparata ma aperta e soleggiata, in un’aiuola che abbia beneficiato per la coltura precedente di un’aggiunta di letame (altrimenti diverse settimane prima della semina bisogna incorporare un secchio di letame o composta per ogni metro quadro di terreno e possibilmente lasciare a sé stessa l’aiuola anche per tutto l’inverno). Prima della semina si spargono 65-70 gr al metro quadro di fertilizzante generico. Se il terreno fosse asciutto prima di procedere a scavare i solchi è bene irrigare. I solchi saranno profondi 2-2,5 cm e distanti 15 cm tra loro. Dopo 7-12 giorni avviene la germinazione, e appena possibile si effettua il diradamento a 3-5 cm. Innaffiare con costanza in caso di siccità. Il trapianto avviene 5-7 settimane dopo la germinazione, con piantine alte 10-15 cm, in buche ricavate tramite trapiantatoio e eventualmente riempire d’acqua in caso di siccità. La distanza di impianto è 30x30 per le varietà primaverili, 45x45 per tutte le altre a meno che la varietà non sia più piccola e richieda distanze 35x35. Irrigare i semenzali con 1 dl di acqua cadauno fino al completo attecchimento.

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Terreno

Il cavolo cappuccio richiede un terreno fertile come tutti i cavoli, e va coltivato con una rotazione triennale, che diventa di sette anni in caso di infezione da ernia del cavolo (in questo caso ricordate che le piante infette vanno sempre bruciate, non riciclatele nel cumulo del compost). Il terreno di impianto definitivo dovrà avere un pH compreso tra 6,5 e 7,5 e verrà vangato in profondità (45-60 cm) possibilmente all’inizio dell’inverno, incorporandovi 5-8 kg di letame ben maturo o compost per metro quadro. Il giorno prima del trapianto innaffiare l’aiuola. Il bio coltivatore prepara il terreno dei cavoli con compost, letame maturo, stallatico, farina di corna-sangue-unghia, in autunno, o utilizza l’aiuola su cui l’anno precedente sono stati coltivati i fagioli o i piselli aggiungendo solo un po’ di compost nel caso in cui il terreno sia stato particolarmente rispettato secondo le tecniche di coltivazione biologica e abbia di conseguenza una naturale fertilità ottimale.


Concimazione

Oltre alla fertilizzazione fornita con la preparazione del terreno si utilizzano soluzioni di nitrato di soda o solfato ammonico per i cavoli primaverili o un fertilizzante equilibrato per quelli estivi e autunnali (entrambi in ragione di 65-70 gr al metro quadro). Il bio coltivatore invece utilizzerà macerato d’ortica e farina di roccia due o tre volte al massimo durante la fase di crescita.


Coltivazione

La coltivazione del cavolo cappuccio non presenta particolari difficoltà se il terreno è stato scelto e preparato con cura e le distanze d’impianto rispettate. Ricordarsi di rincalzare il terreno attorno ai semenzali qualche giorno dopo l’impianto per evitare che il freddo li faccia sollevare, mentre in estate proteggerli con fogli di giornale da un’insolazione insistente. Anche i prodotti preventivi nei confronti di mosca delle radici o altre malattie possono essere una buona scelta per chi abbia avuto esperienze negativoe in passato. Il bio coltivatore opererà un’attenta prevenzione in questo senso sia paccimando e irrigando scrupolosamente, che sfruttando consociazioni e prodotti naturali. Per prevenire l’ernia del cavolo si usa il calcare di alghe nelle buche d’impianto, la cenere di legna per tenere alla larga gli afidi, la consociazione coi pomodori e il sedano scoraggia le cavolaie e la cecidomia, insalata e spinaci allontanano le pulci di terra (altiche).


Annaffiature

I cavoli richiedono che l’umidità venga mantenuta alta, uno dei motivi per cui si effettua una doppia vangatura sul terreno di impianto prima di mettere a dimora i semenzali. Fornire pacciamatura che limiti la traspirazione e utilizzare quando possibile abbondante acqua stagnante.


Coltivazione cavolo cappuccio: Proprietà

Contiene le vitamine A, B1, B2 e C, oltre a calcio, potassio e fosforo. Ha proprietà preventive nei confronti dei tumori, potenzia il sistema immunitario, contrasta infiammazioni all’apparato respiratorio, artrosi, gastriti e anche ulcere gastro-intestinali.


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