Coltivazione finocchio

Caratteristiche generali

Il finocchio (Foeniculum vulgare dulce) è una pianta perenne, sottospecie del finocchio selvatico, coltivata a ciclo annuale appartenente alla famiglia delle Umbelliferae. La parte edule della pianta è rappresentata dalle foglie basali, carnose e succose, simili nell’insieme a un bulbo bianco e striato detto grumolo avvolto attorno al fusto corto e conico e caratterizzato da un aroma simile all’anice. Le foglie della pianta sono verdi, fini e leggere, pinnato-composte e possono essere utilizzate al posto del finocchio selvatico, detto anche finocchietto. La radice è fittonante, mentre i fiori minuti e gialli sono raccolti a formare infiorescenze a ombrello. La fecondazione è entomofila e porta alla formazione di acheni, cioè frutti erroneamente definiti semi, che vengono utilizzati come aromi per cibi e bevande. Tra le varietà di finocchio ricordiamo il “Bianco dolce di Firenze”, il “Gigante di Napoli”, il “Grosso di Sicilia”, il “Tondo precoce romanesco” e “Wadenromen”.
finocchio

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Semina

finocchio2 Il finocchio si semina da aprile-maggio a dimora, con una germinazione un po’ lenta, oppure in ambiente protetto tra aprile e luglio e effettuare poi il trapianto quattro settimane dopo. E’ importante ricordare che se le piantine vengono esposte al freddo nelle fasi iniziali fiorisce prematuramente. Il bio coltivatore tende a seminare per questo motivo ancora più tardi, tra giugno e luglio. La semina a dimora si effettua seminando rado su solchi profondi 1-1,5 cm distanti 45 cm tra loro. Appena possibile si effettua il diradamento a 22-30 cm tra le piante. La semina in ambiente protetto si fa in un semenzaio o anche solo un vassoio e si effettua il ripicchettamento in vasetti singoli riempiti di torba appena possibile. Questi vasetti vanno tenuti, fino al momento del trapianto, in ambiente ventilato e luminoso per ottenere piantine robuste e ben formate.

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Terreno

Il finocchio vuole un terreno caldo e ben drenato, al secondo turno della rotazione, in posizione soleggiata e in un clima generale di tipo mediterraneo, dato che non sopporta le gelate. Selezionando le varietà più adatte però è possibile coltivare il finocchio anche nelle regioni più fresche del nostro paese, magari alleggerendo i terreni più pesanti e argillosi che non sono adatti alla pianta. Anche i terreni sassosi non sono assolutamente adatti alla coltivazione del finocchio, che in questo tipo di substrato non si può sviluppare. In presena di terreni del genere o si rinuncia o ci si arma di pazienza e si eliminano i sassi. Ad ogni modo il terreno andrà preparato interrando composta o letame ben maturi durante la vangatura invernale. Questa aggiunta tratterrà l’umidità nel suolo e favorirà l’ingrossamento dei grumoli. Il bio coltivatore sa che i finocchi danno il meglio se coltivati su un’aiuola che ha ospitato piselli o patate la stagione precedente, e preparerà il terreno con composto.


Concimazione

Il bio coltivatore irrora le piante con macerato d’ortica e nient’altro. Il coltivatore tradizionale aggiunge 30-70 gr al metro quadro di fertilizzante equilibrato subito prima del trapianto quattro settimane dopo la semina.


Coltivazione

Per far imbianchire i finocchi questi vanno rincalzati, operazione che tra l’altro favorisce l’accumulo di calore attorno alla pianta, cosa assai gradita ai finocchi. L’imbianchitura va iniziata nel momento in cui i grumoli stanno cominciando a gonfiarsi e hanno le dimensioni di una pesca, rincalzando il terreno durante tutta l’estate. Questa operazione può essere effettuata in concomitanza con le sarchiature che tengono il terreno sgombro dalle infestanti. In alternativa si può usare un colletto di cartone avvolto attorno alla base di ciascuna pianta. Quattro settimane dopo l’imbianchitura di solito inizia la raccolta scalare degli ortaggi. Tra le avversità del finocchi ricordiamo soprattutto le lumache, debellate con appositi prodotti granulari, o tenute lontane con recinti caratterizzati da un’inclinazione delle pareti tale per cui chiocciole e limacce non riescono a superarli. In mancanza di questi recinti si possono utilizzare le trappole costituite da vasetti tipo quelli da yogurt interrati a filo del suolo e riempiti per i 2/3 di birra, in cui le lumache, attratte dall’odore, affogano. Un'altra misura preventiva contro le lumache può essere la pacciamatura con foglie di felce, oppure la creazione di fasce “difensive” costituite da segatura asciutta, aghi di conifere, pula di avena. Il bio coltivatore fornirà una pacciamatura protettiva contro il freddo, in autunno, e irrorerà con infuso di equiseto.Tra le consociazioni favorevoli al finocchio segnaliamo cicoria e radicchio per le varietà tardive, di fine estate, oppure piselli, cetrioli e lattughe per le varietà a semina precoci. Mai consociare con pomodori e aneto.


Annaffiature

L’umidità va mantenuta costante durante tutta l’estate, e nel caso in cui l’autunno sia asciutto è necessario innaffiare anche durante questa stagione.


Coltivazione finocchio: Proprietà

Il finocchio è ricco di vitamina A e C, di sodio, calcio, fosforo e soprattutto potassio benefico per cuore e sistema nervoso. Ipocalorico, favorisce la digestione combattendo la formazione di gas intestinali, ed è diuretico.


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