Fagiolini piattoni

fagiolini piattoni: descrizione

Sebbene i fagiolini piattoni siano accomunati ai fagiolini come sapore e in parte anche come aspetto e modo di consumarli, in realtà appartengono ad una famiglia differente, quella delle febacee di cui fanno parte i piselli. L'aspetto caratteristico dei piattoni, o taccole, è quello di un grande baccello largo e piatto di colore verde chiaro, più coriaceo rispetto a quello dei fagiolini, ma più morbido rispetto a quello dei piselli. La denominazione mangiatutto deriva dal fatto che questi ortaggi sono interamente commestibili per cui non c'è bisogno di sgranarli per consumarli. La pianta erbacea che origina il frutto nasce nella zona del mediterraneo e del vicino oriente ed è alta circa 90 cm. I fiori da cui crescono le taccole possono essere bianchi o viola e nello stadio acerbo possono anche essere mangiati assieme alla pianta e al frutto. I semi all'interno del baccello sono piccolissimi e appiattiti e come l'involucro che li racchiude hanno un sapore dolce. L'intera struttura dei fagiolini è tenera, ma croccante e può essere consumata anche previa cottura come le fave.
Fagiolini piattoni

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Fagiolini piattoni: come si coltivano

Pianta di fagiolini piattoni In inglese i fagiolini piattoni vengono chiamati anche "snow peas", poiché l'ultima neve dell'anno segna il momento in cui si possono iniziare a piantare questi meravigliosi ortaggi. In Italia, in genere, questo momento si fissa attorno al mese di marzo. Per quella data il terreno deve essere pronto ad accogliere la pianta per cui è bene assicurarsi che sia abbastanza asciutto e magari lavorarlo con del compost oppure utilizzare del fertilizzante e zappettarlo per bene. Per piantare le taccole basta effettuare un buco nel terreno con il pollice mettendo un seme per buco ad una profondità di 1 o 2 cm e osservando una distanza di circa 5 cm tra un seme e l'altro. Se si decide di creare più file di piattoni è bene distanziarle di circa 50 cm poiché la pianta tende a diventare voluminosa. Per un risultato migliore l'ideale sarebbe mettere i semi a bagno per una notte prima di piantarli. Una volta coperti i semi con il terriccio è importante iniziare ad annaffiarli da subito per aiutarli a germogliare. Un ultimo passaggio, nel caso si sia deciso di acquistare una varietà che cresce molto in altezza, è quello di mettere un paletto in terra accanto ai semi.

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Fagiolini piattoni: cura e raccolto

Pianta <em>fagiolini piattoni</em> in fiore La cura di una pianta di taccole non è diversa da quella degli altri piselli, richiede solo un pò di impegno e pazienza. Per assicurarsi che la pianta cresca bene bisogna focalizzarsi prima di tutto sul terreno, che deve essere ben irrigato, facendo attenzione ad annaffiare il suolo e non le foglie, e aiutato con del fertilizzante dopo che i fiori sono appassiti e iniziano a formarsi i baccelli. La pianta deve essere ben protetta da lumache e uccelli specie in fase di germinazione e il terreno deve essere sempre liberato dalle erbacce perché potrebbero soffocare la pianta ancora giovane sottraendole il nutrimento. In genere le taccole sono pronte per essere raccolte una settimana dopo che la pianta ha prodotto i fiori. Tra la semina ed il raccolto intercorrono all'incirca una settantina di giorni. Il momento migliore è quando il baccello ha raggiunto una lunghezza di circa 6 cm e la struttura è ancora tenera al tatto. È importante raccogliere i piattoni prima che inizino a gonfiarsi e che il seme cominci ad assumere la forma sferica dei piselli, altrimenti il legume non sarà più buono da mangiare, risulterà duro e gommoso al tatto e al palato.


Fagiolini piattoni: proprietà nutrizionali e usi in cucina

Fagiolini piattoni in insalata con funghi, zenzero e semi di sesamo I fagiolini piattoni erano una varietà molto popolare in Europa nel diciannovesimo secolo. Da lì si diffusero in Cina dove tuttora sono considerati una vera e propria prelibatezza. Cucinati assieme al riso fritto o posti quasi crudi all'interno di zuppe per aggiungere dolcezza e fragranza, questi straordinari legumi trovano la loro massima espressione abbinati ai gamberi o alle cape sante. In Italia vengono molto utilizzati leggermente sbollentati per realizzare deliziose insalate e primi piatti dal gusto leggero e raffinato. I piattoni non dovrebbero essere consumati solo per la loro squisitezza, ma anche per lo straordinario apporto nutritivo. Oltre ad un alto contenuto di proteine vegetali che li rende perfetti come sostituiti della carne, essi sono ricchissimi di fibre, potassio, magnesio, ferro, fosforo, vitamina C e K.




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