Legumi

Quando irrigare i legumi

Le giovani piantine di legumi, in semenzaio o in pieno campo, hanno quotidianamente bisogno di acqua. A seconda del periodo di coltivazione, tuttavia, non occorre intervenire troppe volte durante una settimana se abitiamo in una zona piovosa, avendo messo le piantine a dimora in primavera. Con la crescita della pianta e specialmente quando spuntano i primi fiori, le annaffiature si faranno più abbondanti, per favorire la crescita vegetativa e la produzione. Per tutta la vita della pianta il terreno non deve mai rimanere completamente asciutto, evitando comunque di esagerare provocando pericolosi ristagni idrici. Durante la stagione estiva e in particolare nei periodi maggiormente siccitosi le piante adulte di piselli, fave, fagioli e fagiolini vanno generosamente annaffiate, avendo cura di non bagnare le foglie per evitare l'ingiallimento dovuto all'azione diretta dei raggi solari.
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Come coltivare i legumi

coltivare piselli I legumi possono essere fatti nascere in semenzaio o in piena terra. Nel primo caso procederemo con una semina in luogo riparato per favorire la germinazione e proteggere la giovanissima piantina dalle precipitazioni e dagli agenti atmosferici più intensi. Nell'orto, invece, lasceremo sviluppare la piantina avendo cura di posizionare una struttura, un supporto o, meglio, una rete apposita per le specie rampicanti. Fagiolini e pisellini nani non hanno bisogno di supporti ma gradiscono lo stesso la vicinanza di un piccolo bastoncino di legno, senza tuttavia la necessità di essere legati. Lo sviluppo verticale delle specie rampicanti sarà rapido e dopo la fioritura le piante avranno un'intensa produzione che si prolungherà per settimane. Periodicamente è buona norma rinfrescare il terreno togliendo le erbe infestanti.

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Concimazione legumi

coltivazione fagiolini Il terreno per la coltivazione dei legumi deve essere sciolto e preventivamente concimato senza aggiunte importanti di azoto poiché i legumi fissano in modo naturale questa sostanza nel terreno. È importante, a fine coltivazione, lasciare le radici nella terra proprio perché i legumi sono una sorta di concime naturale, molto utilizzati all'inizio dei cicli, per coltivare gli anni successivi piante differenti. I legumi vanno raccolti preferibilmente a scalare, facendo attenzione a non rovinare la pianta, direttamente con le dita o con l'aiuto di un coltellino affilato. La concimazione avviene prima d mettere a dimora la pianta, preparando il terreno con alcune settimane di anticipo e durante lo sviluppo della pianta, in particolare quando inizia la fase di fioritura e di produzione. L'unico accorgimento è legato all'azoto, scegliendo un concime non troppo ricco, acquistabile nei negozi di giardinaggio.


Legumi: Esposizione e malattie

fagioli raccolta L'esposizione ottimale delle piante di legumi è a tutto sole. Piselli, fagioli, fagiolini e tutte le altre specie possono essere coltivate praticamente in tutte le zone d'Italia purché vi sia irradiazione solare per la maggior parte della giornata. È altamente sconsigliato coltivarli a mezz'ombra. Le varietà nane sono molto apprezzate anche in vaso, con la pratica dell'orto sul balcone che ormai è diventata una vera e propria moda e che regala comunque grandi soddisfazioni pur nelle contenute quantità di produzione. La raccomandazione principale è di non piantare troppi esemplari ravvicinati tra loro poiché la circolazione d'aria è fondamentale. I legumi possono essere attaccati da parassiti, funghi e malattie. Di norma bisogna evitare di annaffiare le foglie e di non provocare sbalzi idrici, magari ricorrendo alla pacciamatura. Il rispetto delle rotazioni e delle consociazioni contribuiscono a prevenire l'insorgere di malattie. Quando le piante sono attaccate da ruggine e antracnosi, è consigliabile eliminarle per lasciare spazio a quelle sane, ovviamente agendo sulle cause prima di intervenire con rame o prodotti specifici.


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