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Il ficus benjamina è un albero sempreverde originario dell’Asia Sud orientale, appartenente, come tutte le specie del genere Ficus, alla famiglia delle moraceae. A livello spontaneo la pianta raggiunge dimensioni ragguardevoli, anche trenta metri, mentre nei vivai le sue “altezze” restano comprese tra i due ed i cinque metri. La principale caratteristica del ficub benjamina sono le sue foglie piccole, di forma ovale e a punta, di colore verde cuoio o striate di bianco. La striatura chiara si presenta nella varietà denominata starlinght, appartenente sempre al Ficus Benjamina. I fiori della pianta sono raggruppati in piccole infiorescenze chiamate siconi. In realtà, i siconi sono i frutti che si presentano proprio come dei raggruppamenti fiorali. Questi compaiono in estate, perché la pianta vegeta molto bene alle alte temperature, essendo una specie tipica dei Paesi con clima tropicale. I fiori possono non comparire nelle specie coltivate in appartamento. Le caratteristiche colturali del ficus beniamina sono, comunque, simili alle altre varietà del genere ficus, anche se possono esserci lievi variazioni per quanto riguarda la temperatura ideale per la crescita della pianta. Il ficus benjamina si sviluppa bene a temperature comprese tra i 24 ed i 30 gradi, mentre altre varietà di ficus hanno bisogno di temperature inferiori.
Il ficus benjamina, come altre specie del genere ficus, ama la luce, ma non l’esposizione solare diretta, che potrebbe causare secchezza o ustione delle foglie. Il ficus ama, infatti, il giusto grado di umidità e non sopporta la secchezza. Nei mesi caldi è bene spostare la pianta all’aperto ed esporla a mezz’ombra. Questo accorgimento manterrà le foglie sempre sane e rigogliose ed evidenzierà ancora meglio il loro intenso colore. Sempre nel periodo estivo, quando la pianta viene collocata all’aperto, bisogna fare attenzione a scegliere luoghi riparati dal vento e dalle correnti d’aria, che possono danneggiare la tenuta e il portamento delle foglie.
Il ficus beniamina viene coltivato in vasi di plastica o terracotta, che vanno sostituiti quando la pianta ha raggiunto dimensioni eccessive. Ci si accorge della crescita del ficus benjamina quando le radici fuoriescono dal fondo del vaso.
Il ficus benjamina va concimato con fertilizzanti ricchi di azoto, sostanza che determina la colorazione verde delle foglie. Il concime scelto dovrà, quindi, avere un titolo più elevato di azoto rispetto al potassio e al fosforo. Per una crescita regolare della pianta sono consigliati i concimi complessi arricchiti con microelementi, quali ferro, zinco, rame, ecc. Il concime va distribuito attraverso l’acqua per le irrigazioni. Si prestano a questa forma di distribuzione, i concimi liquidi, che vanno diluiti in acqua secondo un rapporto indicato nella confezione di acquisto del fertilizzante. La concimazione del ficus benjamina va effettuata ogni due settimane, in primavera e in estate, e con cadenza bimestrale durante la stagione fredda.
Il ficus benjamina, come tutte le altre piante del genere ficus, presenta specifiche esigenze di irrigazione, che variano in base al periodo in cui vengono effettuate. Le annaffiature devono avere una frequenza bisettimanale in estate, mentre in autunno e in inverno si possono effettuare solo una vola ogni due settimane. Il nemico peggiore del ficus non è l’acqua, ma la secchezza, per cui è consigliabile bagnare le foglie della pianta ogni venti giorni, in modo da impedire il disseccamento delle stesse. La pianta del ficus benjamina predilige un terreno lievemente acido e questa predilezione va rispettata anche in sede di annaffiatura. L’acqua deve essere priva di calcare, il quale tende a depositarsi sulle foglie. Durante la bagnatura della pianta, l’acqua deve essere tiepida e non fredda, poiché le basse temperature danneggiano le radici del ficus. Attenzione anche ai ristagni ed agli accumuli di umidità, che vanno evitati aggiungendo al vaso, un sottovaso preferibilmente arricchito da argilla espansa. Questa sostanza provoca l’evaporazione dell’acqua in eccesso, garantendo il giusto grado di umidità alla pianta.
Il ficus benjamina si pota per ridurne le dimensioni eccessive. Il metodo di potatura, per contenere le dimensioni della pianta, è il taglio dei rami. Questo taglio va praticato durante il periodo di riposo vegetativo del ficus, cioè in inverno, usando una lama disinfettata con fiamma. A primavera o in estate, ovvero nel periodo di ripresa vegetativa, si può effettuare la cimatura, cioè la rimozione del germogli apicali, che favorirà l’emissione di quelli laterali, regolando e migliorando la crescita della chioma. Durante il taglio la pianta emetterà una sostanza liquida chiamata lattice. Questo fuoriesce in misura minore durante la potatura invernale, ma rappresenta una ferita per il ficus, ferita che va tamponata e disinfettata usando del carbone, che inibisce proprio la fuoriuscita del lattice.
Il ficus benjamina può essere colpito da diverse malattie, anche se queste ultime sono spesso favorite da errori di coltivazione. Un’esposizione solare diretta e una scarsa o eccessiva umidità, talvolta, possono fare più danni dei parassiti e delle fitopatologie.
Il ficus benjamina è una pianta ornamentale molto apprezzata in appartamento, ma anche molto apprezzata come regalo. Vasi con ficus benjamina in versione bonsai, ma anche di dimensioni più grandi, vengono spesso regalati in occasione dell’apertura di nuove attività imprenditoriali. La pianta, con la sua chioma intensa, arricchisce gli interni del negozio e dell’ufficio, aumentando la resa estetica dello spazio in cui viene posizionata. Piante in vaso di ficus benjamina si possono acquistare nei vivai e presso i fioristi, che provvederanno a consegnarle personalmente al destinatario. Piante di ficus benjamina in vaso si possono acquistare anche presso i centri commerciali a prezzi davvero competitivi. Un ficus benjamina , piccolo, in vaso, si compra a poco meno di sei euro. Molti non sanno che questa specie, oltre ad avere un notevole valore ornamentale, ha anche dei benefici effetti antinquinamento. Le sue foglie riducono, infatti, i livelli di formaldeide, sostanza tossica che solitamente si sviluppa negli ambienti interni.
Il ficus benjamina è utilizzato spesso nelle nostre case come pianta ornamentale in grado di donare quel tocco di verde al nostro appartamento. Questa pianta predilige un ambiente luminoso come terrazzi o cortili interni e non tollera molto bene il freddo e il vento; In luoghi umidi perde spesso le foglie e non è adatto a vivere in ambienti esterni urbani. Con la sua crescita, si consiglia di impiegare vasi di dimensioni abbastanza grandi in occasione del travaso perché il ficus necessita di spazio per sviluppare le sue radici.
A molti di voi sarà sicuramente capitato, in seguito ad una potatura o ad una rottura di una foglia o di un ramo, di notare del liquido bianco fuoriuscire dai rami. Questo liquido, bianco ed appiccicoso, è il lattice del ficus ovvero la linfa che scorre all'interno dei tessuti della pianta.
La fuoriuscita della linfa deve essere ridotta subito e si deve cercare di cicatrizzare le ferite immediatamente per evitare problemi di salute alle piante potate. Per ridurre la perdita di questo liquido bianco durante le potature si possono adottare alcuni accorgimenti semplici ma efficaci. Per prima cosa effettuiamo questo intervento alla fine dell'inverno, prima di portare la pianta di ficus all'esterno. In questo periodo la pianta è ancora in una fase di scarsa attività e vigore, sicuramente meno attiva rispetto ai successivi mesi di primavera. Prima di effettuare la potatura lasciamo a secco il terreno senza annaffiarlo per una decina di giorni. In questo modo si tenderà a diminuire la fluidità della linfa che quindi dopo la potatura tenderà a fuoriuscire meno velocemente, bloccandosi e cicatrizzandosi anche più in fretta.Il ficus è una pianta con ampia chioma, ricca di foglie verdi e rigogliose. Le foglie di questa pianta, quando si trova in buona salute, sono veramente tante e sono uno degli aspetti estetici più apprezzati . Tuttavia in seguito a piccoli problemi si possono verificare delle grosse perdite di foglie.
I motivi possono essere diversi ma il risultato è sempre lo stesso, nel giro di pochi giorni dalla perdita delle prime foglie, la pianta perde via via un numero sempre maggiore di foglie in maniera molto rapida.Purtroppo un ficus sofferente non riesce a dare grandi segnali se non attraverso le sue foglie, e quando la pianta inizia a perderle il più delle volte il danno è già stato fatto. Bisogna quindi cercare di capire cosa ha causato questo rapido defogliamento e risalire alle possibili cause del problema. Un defogliamento del ficus di solito è dovuto ad un cambiamento intenso e rapido delle condizioni ambientali. Un abbassamento delle temperature, una diminuzione della quantità di luce o una corrente d'aria possono essere la causa di una rapida defogliazione del ficus benjamin.
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