Alloro - Laurus nobilis

vedi anche: Infuso di alloro

Generalità

L’alloro appartiene alla famiglia delle Lauracee, al genere Laurus ed alla specie nobilis.

È un albero che generalmente assume un portamento arbustivo, con un’altezza di 6-8 m, anche se è in grado di raggiungere i 12 m se posto nelle migliori condizioni di sviluppo; le radici sono ramificate, ancoranti e fibrose. Il fusto è bruno-rossiccio ma con il tempo diventa grigio, i rami giovani sono verdi e flessibili. Le foglie, sono sempreverdi, dure, lunghe fino a 10 cm, con apice appuntito, con un margine ondulato, con la pagina superiore verde scura e lucida, mentre quella inferiore è più chiara ed opaca; sono caratterizzate da un aroma particolarmente speziato. È una pianta dioica, per cui i fiori dei due sessi si trovano su esemplari diversi. I fiori maschili sono piccoli e giallognoli, mentre quelli femminili sono bianchi, entrambi sono riuniti in infiorescenze apicali all’ascella della foglia; la fioritura avviene nei mesi di marzo ed aprile, le piante maschili fungono da impollinatori per quelle femminili. Il frutto è una piccola drupa nera contenente un solo seme.

Foto alloro

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Clima e terreno

terreno fertileL’alloro preferisce i climi temperati, ha una buona resistenza sia alle alte che alle basse temperature, ma non sopporta a lungo i valori termici inferiori allo zero. La pianta può essere esposta in ambienti pienamente o mediamente soleggiati, ma riparati dai venti freddi. L’alloro è adattabile in fatto di terreno, però preferisce i suoli sciolti, fertili, profondi, ben drenati e con un buon contenuto di sostanza organica, mentre rifugge i terreni troppo compatti soggetti ai ristagni idrici, in questo caso il primo sintomo si manifesta come un imbrunimento delle foglie, in seguito la pianta può subire gravi danni o, addirittura, andare incontro alla morte. È una specie originaria dell’Asia minore, in seguito si è diffusa in tutta Europa; nel nostro Paese è presente ovunque, nelle regioni centro-meridionali cresce spontaneamente fino a 800 m di quota, generalmente preferisce il sottobosco, evitando il sole diretto e le correnti fredde.

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Varietà e propagazione

Le cultivar di alloro sono Aurea e Angustifolia. La prima presenta delle foglie appuntite e di color giallo dorato, richiede protezione dal vento, dal gelo invernale e le esposizioni in pieno sole possono provocare delle ustioni fogliari. La varietà Angustifolia ha le foglie più grandi e, sempre rispetto alla Aurea, è più resistente alle avversità ambientali. La propagazione avviene per seme, per polloni che si formano alla base della pianta madre o per talea. Le piantine ottenute da seme mostrano un’elevata eterogeneità, per questo motivo si preferisce ricorrere alla moltiplicazione per via vegetativa; le talee, secondo il verso della parte tagliata, vanno poste in apposite polveri in modo che radichino.


Tecniche di coltivazione

L’alloro può essere coltivato a scopo ornamentale nei parchi o nei giardini molto curati, nel giardino di casa o in appartamento (in vaso) per utilizzare le foglie, per costituire siepi o bordure di confine.

La messa a dimora avviene a primavera, può essere allevato sia a cespuglio che ad alberello; la pianta si adatta a diverse forme geometriche e a potature severe, di norma vanno eliminati i rami secchi e malati. La concimazione consiste nell’apportare del letame maturo durante l’inverno per arricchire il terreno, per la coltivazione in vaso impiegare dei concimi liquidi ogni 15 giorni in primavera ed estate, sospendendo le somministrazioni nelle altre stagioni. Generalmente le piante adulte in piena terra resistono bene alla siccità estiva, mentre gli esemplari giovani in vaso necessitano di annaffiature permettendo al terreno di asciugarsi tra un intervento e l’altro. Le foglie solitamente si raccolgono in qualsiasi periodo dell’anno, però nei mesi di luglio-agosto contengono più aromi, mentre i frutti vengono raccolti a maturità, ad ottobre-novembre. Le foglie vanno essiccate all’ombra ed una volta secche durano un anno, mentre le drupe si mettono in forno a basse temperature e dopo si conservano nei barattoli.


Parassiti

effetti psilla dell'alloro L’alloro è una pianta soggetta ad attacchi di parassiti, in condizioni di ristagni idrici è sensibile ai marciumi radicali. Gli insetti più pericolosi sono la cocciniglia bruna, gli afidi, psilla e l’acaro ragnetto rosso. Per contrastare questi parassiti in primis bisogna favorire una buona circolazione d’aria nella pianta, eliminando con la potatura la vegetazione fitta in modo da diminuire l’umidità; nel caso di forti infestazioni si interviene con dei prodotti chimici, però i trattamenti vanno effettuati in un periodo lontano dalla raccolta delle foglie.


Alloro - Laurus nobilis: Proprietà ed utilizzo

L’alloro è ampiamente utilizzato in medicina e cosmesi. Svolge un’efficace azione antisettica, tonico stimolante e stomachica, favorisce l’espulsione o limita la diffusione dei gas intestinali, è diuretico, espettorante, sudorifero ed antispastico. L’olio essenziale ottenuto dai semi si impiega ad uso esterno in massaggi e frizioni, con azione lenitiva ed emoliente, per alleviare contusioni, slogature e dolori reumatici; inoltre è utile contro la caduta dei capelli e per contrastare le malattie fungine della pelle. In cucina si utilizzano le foglie fresche o essiccate che hanno un aroma versatile, per cui può essere associato ai piatti dolci e salati, prevalentemente per insaporire zuppe, arrosti di carne, piatti di pesce e castagne. In casa è utile per rinfrescare e deodorare l’ambiente.


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