Ananas - Ananas sativus

L'ananas

L’ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, al genere Ananas ed alla specie sativus o comosus. È una pianta sempreverde costituita da un corto fusto o caule, alto 30-40 cm, su cui si sviluppano foglie strette, lunghe 70-100 cm, a forma di spada, appuntite, con bordo spinescente o inerme, che formano una rosetta fitta avente un diametro variabile da 70 a 150 cm. Le infiorescenze sono composte da fiori blu a tre petali, inseriti nel fusto fiorifero con brattee rosa e riuniti in una spiga che termina con un ciuffo di foglie.

L’ananas è una pianta brevidiurna, per cui fiorisce quando le giornate sono più corte, in prossimità del solstizio d’inverno; la maturazione dei frutti avviene dopo 5-6 mesi. Da ogni fiore matura un frutto che è una bacca, ognuna di esse si salda reciprocamente formando un'infruttescenza carnosa, derivante anche dall’ingrossamento della spiga; all’esterno del frutto carnoso permangono le brattee, esso è dotato di un succo acidulo intensamente profumato.

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Clima e terreno

L’ananas preferisce climi tropicali e subtropicali, è originario dell’America centrale e latina, ma viene coltivato in aree ubicate al limite dei tropici come Australia e Sud Africa. La temperatura ideale per la crescita è di 28-30 °C, mentre per la fruttificazione a 22-24 °C si ottiene una qualità molto elevata; qualora le temperature fossero inferiori ai 15 °C la pianta accusa uno sviluppo molto ritardato.

Nelle regioni prossime all’equatore in condizioni di nuvolosità elevata con alte temperature l’attività vegetativa della pianta viene sviluppata, mentre temperature intorno agli 8 °C provocano il fenomeno del black heart, con la parte centrale che imbrunisce all’interno.

Questa pianta è esigente in luce; condizioni di ombreggiamento comportano una perdita di peso del frutto con un maggior sviluppo delle foglie. L’ananas predilige terreni sciolti, di medio impasto, profondi almeno 50 cm e tendenzialmente acidi, si adatta anche a suoli argillosi ben drenati, mentre rifugge quelli compatti in quanto l’asfissia radicale rende la pianta sensibile ai parassiti presenti nel terreno.

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Varietà

Le cultivar di ananas sono suddivise in cinque gruppi varietali, che si distinguono tra loro in base alle caratteristiche della foglia, del frutto e alla resistenza al colpo del sole, detto anche wilt.

Il gruppo Cayenne è caratterizzato da foglie spinose in posizione apicale, di forma cilindrica e di un colore aranciato intenso. I frutti hanno la polpa di color giallo pallido, di sapore dolce, leggermente acidulo, una forma cilindrica e si conservano in scatola; sono molto sensibili al colpo del sole.

Le varietà del gruppo Queen hanno foglie spinose, coniche e gialle, i frutti sono estremamente dolci, a polpa gialla e si adattano al mercato fresco; tollerano il wilt.

Le cultivar Spanish presentano foglie spinose, globulari e di color aranciato intenso, i frutti sono aciduli ed aromatici, a polpa bianca-gialla chiara, ad elevato contenuto di fibra ed idonei al trasporto; resistono al colpo del sole.

Il gruppo Abacaxi si contraddistingue per il colore basale rosa delle foglie e per un asse centrale molto piccolo, mentre le varietà Mordilona sono caratterizzate da un fogliame completamente inerme.


Tecniche di coltivazione

foto ananas L’ananas si propaga per parti vegetative tra cui la corona del frutto ed i polloni basali, l’attecchimento è rapido e nel migliore dei casi la fruttificazione avviene un anno dopo l’impianto, di solito sono necessari 18-20 mesi. Nelle zone in cui l’insolazione è molto forte si fa una consociazione con agrumi, papaia o palma da cocco in modo da creare un ombreggiamento proteggendo le piante dal colpo del sole. L’impianto si effettua a file singole, ottenendo un frutto di maggior pezzatura (2 kg) con 15000-20000 piante/ha ed a file binate, con un investimento variabile tra 44000 e 60000 piante/ha e sesti d’impianto di 90 X 40 X 25-30 cm. Le varietà sensibili al wilt in assenza di consociazione necessitano di una chiusura delle foglie a mazzo e legatura in cima per garantire la protezione del frutto dalle forti insolazioni e dalle cocciniglie. Per il controllo delle erbe infestanti sulla fila viene attuata una pacciamatura vegetale mediante paglia di riso o altri materiali. Relativamente alla concimazione va tenuto conto che l’ananas assorbe gli elementi nutritivi, tranne il potassio, fino al momento della produzione del frutto, quando non forma più le foglie. Il fosforo, il calcio ed il magnesio si somministrano prima della piantagione, mentre l’azoto ed il potassio vengono distribuiti durante il ciclo vegetativo, fino a due settimane prima dell’induzione fiorale. Nelle zone in cui la piovosità supera i 2000 mm annui, su terreni ben drenati, l’ananas è in grado di fruttificare bene, il fabbisogno idrico minimo annuo è di 600 mm che devono essere distribuiti con frequenza.

È importante raccogliere il frutto al giusto grado di maturazione, perché gli zuccheri si formano soltanto prima del distacco, la raccolta avviene in 2-3 soluzioni, con produzioni comprese tra 50 e 100 t/ha al primo raccolto.


Parassiti

L’ananas è una pianta soggetta agli attacchi dei parassiti, tra i funghi si ricordano il marciume del caule, delle foglie e del frutto, i marciumi radicali e della rosetta, ed altri (Penicillum e Fusarium) che si instaurano sul frutto. I parassiti vegetali si contrastano ricorrendo ai fungicidi sistemici.

Gli insetti più pericolosi sono le cocciniglie che, in concomitanza delle forti insolazioni, contribuiscono a provocare il colpo del sole; negli ambienti favorevoli allo sviluppo di questo fenomeno si effettuano trattamenti con prodotti a base di esteri fosforici.


Come fare crescere un ananas in casa

Pochi sanno che con un po’ di pazienza e dedizione è possibile ottenere in casa un frutto, facendolo arrivare a giusta maturazione direttamente sulla pianta.

I risultati non sono certi, ma in alcune località, soprattutto nelle regioni meridionali, non è raro ottenere buoni risultati.

Scelta e prelievo del ciuffo

Per prima cosa bisogna scegliere con attenzione un frutto in commercio: è importante soprattutto che il ciuffo di foglie sia sano e intero: non deve assolutamente essere bruciato o avere le punte secche.

Una volta a casa preleviamo il ciuffo: teniamolo fermo alla base e facciamolo girare tirando con delicatezza, tenendo allo stesso tempo fermo il frutto.

Eliminiamo la polpa che rimane attaccata oltre alla corona di foglie più bassa: otterremo una base libera. A questo punto lasciamo asciugare in un luogo fresco per circa 5-10 giorni.

Moltiplicazione

Mettiamo la base in un vaso pieno d’acqua (come si farebbe con un giacinto), facendo attenzione che rimanga ben in equilibrio e che abbia solo lo stelo a contatto con il liquido. Posizioniamo il tutto in una zona calda e ben luminosa (per esempio nei pressi di una finestra posta a Sud. Con le giuste temperature (circa 20 °C) e la giusta esposizione nel giro di un mese avremo la radicazione: a quel punto trasferiamo la piantina in un vaso.

In vaso

Scegliamo un vaso non molto grande dove avremo messo sabbia e terriccio in ugual misura. Irrighiamo bene e manteniamo sempre leggermente umido.

Da questo momento possiamo trattare il nostro ananas come fosse una pianta d’appartamento, concimando e rinvasando quando necessario. Ad un certo punto vedremo spuntare dal centro del ciuffo un fiore rosso che si trasformerà in un frutto, maturo circa 6 mesi dopo.


Usi e virtù dell’ananas

L’ananas è un frutto molto amato in tutte le stagioni dell’anno anche se l’estate è il momento in cui la sua polpa e i suoi succhi si gustano più volentieri, dato il suo grande potere rinfrescante e dissetante.

Può essere mangiato da solo, in combinazione con altri frutti o essere usato per la realizzazione di eccentriche insalate. Se disponiamo di una centrifuga o di un estrattore possiamo ricavare degli ottimi succhi: perfetto è l’abbinamento con altri frutti tropicali come la papaia o, per un pieno di vitamine con limone, arancia e carota.

L’ananas è conosciuto per l’abbondante razione di un particolare enzima: la bromelina. La sua caratteristica peculiare è l’essere in grado di degradare le proteine in amminoacidi.


L’ananas fa dimagrire?

pianta di ananas Bisogna però sfatare il mito che l’ananas abbia qualche effetto dimagrante per una sua supposta capacità di bruciare i grassi. In realtà grazie alla grande quantità di acqua e fibre può aiutare la diuresi e le funzioni intestinali, evitando così la ritenzione idrica e la pesantezza addominale. È inoltre ottimo per stimolare la digestione aiutando la funzione del fegato. Questo però non significa che i grassi ingeriti non vengano assorbiti: è quindi inutile mangiarne alla fine di un pranzo abbondante sperando che ne mitighi gli effetti.


Caratteristiche nutrizionali

Per poter sfruttare al massimo le sue virtù è bene acquistare frutti nella giusta stagione di maturazione, cioè durante il nostro inverno (da novembre a marzo). Gli ananas in questo periodo sono più dolci e gustosi e saremo sicuri che siano stati conservati per il minor tempo possibile.

Questa bromeliacea contiene grandi quantità di zuccheri (soprattutto glucosio e fruttosio), fibre alimentari (che facilitano le funzioni intestinali), e le vitamine A,B, C ed E.

La bromelina è abbondante nel succo fresco (le alte temperature la degradano), ma l’industria la estrae principalmente dallo stelo. Questo ne è infatti ricchissimo e dal punto di vista commerciale, essendo uno scarto, ha molto meno valore del frutto.


Chi ne trae beneficio?

frutto ananas È stato accertato che il suo uso costante può essere utile alle ossa (contribuendo alla loro rimineralizzazione). Inoltre è un aiuto per le persone che digeriscono difficilmente le proteine, anche se, da alcuni studi, si è visto che una buona parte di questo enzima viene degradato già dalla saliva.

Il succo fresco e la polpa possono essere usati per dei cataplasmi: aiutano la rimarginazione e cicatrizzazione delle ferite oltre ad essere utili nel caso di scottature.

Si consiglia alle persone anemiche (e in generale alle donne in età fertile) di consumare l’ananas a fine pasto, dopo aver mangiato della carne: il buon contenuto di vitamina C aiuterà ad assorbire meglio il ferro.


Ananas - Ananas sativus: Ananas per marinare la carne

Pochi sanno che il succo fresco dell’ananas è capace di rendere morbide anche le carni più consistenti. Grazie alla presenza della bromelina buona parte delle proteine e soprattutto della cartilagine verrà degradata. L’ideale è lasciare il pezzi in marinatura per almeno due ore prima di procedere alla cottura (aumentando il tempo a seconda della durezza e della grandezza della porzione).



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