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Dalla metà di giugno le temperature si fanno alte; le precipitazioni, d’altro canto, sono scarse. I temporali danno sollievo relativo perché grandi quantità di acqua faticano a penetrare la superficie del terreno, resa compatta dalla siccità: la permeabilità può essere migliorata impegnandoci in regolari zappettature del terreno. Frequenza e abbondanza delle irrigazioni dipendono poi dalle esigenze specifiche delle piante. In generale si consiglia di procedere la mattina o la sera, inumidendo prima la superficie e passando nuovamente in seguito a distribuirne più in abbondanza. Evitiamo le somministrazioni leggere e assidue: oltre ad essere inutili, stimolano la produzione di radici superficiali rendendo le piante meno autonome. Ricordiamo di bagnare il meno possibile le foglie: ridurremo l’impatto delle crittogame.
Con la fine della primavera molte piante arrivano alla fine del loro ciclo di fioritura. Alcune, come le rose moderne, necessitano un nuovo stimolo per tornare a crescere e a produrre boccioli per l’autunno: è bene quindi distribuire una dose adeguata di granulare a lenta cessione con una buona dotazione di potassio.
Il grande caldo indebolisce le piante rendendole più soggette agli attacchi dei parassiti. L’impatto dei fitofagi più comuni può essere ridotto nebulizzando periodicamente prodotti a base di piretrine o piretroidi, ma solo se strettamente necessario per non danneggiare i pronubi. Bisogna invece intervenire prontamente nel caso compaia il ragnetto rosso: si può diffondere in breve tempo e causare danni ingenti. Per la lotta prediligiamo specifici acaricidi; per aumentarne l’efficacia ombreggiamo il più possibile e aumentiamo l’umidità ambientale.
Con la fine della primavera molte piante hanno portato alle fine un ciclo di fioritura. È importante intervenire, che ci possa essere ricrescita o no. Le rifiorenti e le erbacee a lunga fioritura necessitano potature abbastanza drastiche, supportate da un’abbondante concimazione e irrigazioni regolari: torneranno a produrre boccioli entro breve, rendendo il giardino colorato fino a fine autunno.
Il periodo migliore per fare talee è proprio l’estate. Molti arbusti radicano velocemente con il caldo, specialmente se si utilizzano sezioni di ramo semilegnose, che abbiano superato il mese di agosto. Il procedimento non è difficile: basta ottenere dei segmenti da circa 10 cm di lunghezza. Tagliamo in corrispondenza di un nodo ed eliminiamo tutte le foglie, tranne qualcuna in cima; inseriamo in una composta molto leggera (50% torba, 50% sabbia) e poniamo in una serretta (o copriamo il vasetto con un sacchetto di plastica), mantenendo sempre alta l’umidità, in una zona ombreggiata. La radicazione dovrebbe avvenire in 30-60 giorni.
Anche il prato è sottoposto a notevole stress a causa delle alte temperature e delle piogge scarse. Per evitare diradamenti e ingiallimenti bisogna agire su più fronti. Innanzitutto è necessario irrigare frequentemente e abbondantemente, ma senza creare ristagni: il momento migliore è la mattina presto. Importante poi è falciare il manto regolarmente. In questo periodo si consiglia un taglio abbastanza alto: eviteremo di stressare le piantine e la base resterà ombreggiata e più fresca.
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