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Alla fine dell’inverno il terreno si presenta quasi sempre duro e secco in superficie, impenetrabile all’acqua e poco aerato. È probabile inoltre che vi siano ancora molti residui, derivanti dalla pacciamatura o dall’essicazione delle erbacee perenni. Per “risvegliare” il giardino è importante rimuovere questi strati con un rastrellino. Una volta che la superficie risulta libera possiamo passare alla concimazione e all’inglobamento della sostanza organica distribuita in autunno (se non lo abbiamo fatto possiamo ancora procedere). Si continua distribuendo una buona quantità di fertilizzante a lenta cessione e “rompendo” la superficie, rigirandola leggermente, aiutandoci con una zappetta manuale.
Se vi sono delle acidofile è bene distribuire del solfato di ferro o un’abbondante dose di aghi di conifere.Se le temperature si mantengono fresche è ancora possibile impiantare arbusti, magari seguendoli poi con più attenzione e non lesinando le irrigazioni. È anche un buon momento per introdurre erbacee perenni e graminacee ornamentali, specialmente se sono sensibili al freddo o al ristagno idrico: avranno un intero anno per sviluppare l’apparato radicale, stabilizzandosi, prima di dover di nuovo affrontare la brutta stagione.
È poi il momento di pensare alle bordure estive: tra marzo e aprile possiamo inserire i bulbi che fioriranno nei mesi più caldi. Acquistiamo e impiantiamo lilium, dalie, gladioli, agapanti, crocosmie… Allo stesso tempo ripuliamo le aiuole dalle foglie e dagli steli delle bulbose primaverili ormai sfiorite, ma attendendo sempre che risultino completamente secchi.Il momento migliore per le potature è proprio quando si esce dall’inverno. Per ottenere i risultati migliori in fatto di ricrescita e fioritura è bene intervenire quando siamo sicuri che non si verifichino più gelate consistenti, ma senza attendere forti rialzi di temperatura. Naturalmente è bene seguire una tecnica specifica per ogni soggetto, ricordandoci però che, in questo momento, è bene non intervenire su quelle piante che fioriscono sui rami prodotti nelle annate precedenti (bisogna invece aspettare l’estate).
Ad inizio stagione (prefioritura) è possibile fare un trattamento con un insetticida sistemico o, se vogliamo prevenire cocciniglia e ragnetto rosso, con olio minerale attivato. Inizia anche la lotta alle crittogame: è sempre una buona passata di rameico, specialmente disinfettare i tagli da potatura.Le semine si rivelano una grande risorsa per il giardiniere: consentono di avere annuali, le più fiorifere, in grandi quantità e a prezzi irrisori, scegliendo anche cultivar ricercate. Importante è partire per tempo acquistando bustine di qualità. Procederemo poi ponendo i semi i contenitori alveolari, con una composta leggera e fresca, da tenere su di un davanzale o una serretta. Piantine robuste si ottengono garantendo calore, umidità e molta luce.
In questo momento possiamo anche fare talee con i residui di potature degli arbusti (o magari di piante in vaso come i gerani). È il momento giusto anche per dividere i cespi di erbacee perenni e di graminacee ornamentali: teniamo solo le parti più nuove e vitali. Se ne abbiamo in abbondanza attiviamoci per scambiarle o regalarle!Il prato è lo sfondo di ogni giardino: uno diradato e ingiallito disturberà l’armonia e l’impatto visivo generale. Per porre rimedio ai danni del freddo e dell’umidità invernale è bene partire prestissimo, appena le temperature notturne superano lo zero. Iniziamo scarificando leggermente il manto, incidendo il più possibile in profondità, e rimuovendo eventuali residui presenti (feltro). Possiamo poi effettuare un leggero carotaggio (usando le apposite scarpe chiodate): garantirà maggiore aerazione e permeabilità. Valutiamo poi quali siano le zone diradate e effettuiamo una risemina locale oppure una transemina generale, coprendo con un leggero strato di sabbia e irrigando se necessario: la germinazione, in questa stagione non si farà attendere. Infine distribuiamo un buon concime per prato, dotato di azoto a pronto effetto, ma anche a lenta cessione.
Da fine marzo a metà aprile è possibile portare all’esterno le piante sensibili che coltiviamo in vaso. Ricordiamoci (soprattutto se parliamo di piante d’appartamento) di esporle gradatamente ai raggi solari onde evitare scottature. Facciamo subito una buona pulizia della parte aerea: eliminiamo le parti marce o i getti prodotti durante l’inverno, deboli e verde pallido. È anche il momento giusto per rinvasare: è importante se le radici occupano tutto il vaso, ma, più in generale, per sostituire la terra. Ciò garantirà un substrato soffice, ricco e permeabile e quindi crescita e fioritura soddisfacenti. Quelle che non subiscono questo trattamento vanno invece “risvegliate” con leggera dose di concime liquido disciolto nell’acqua di irrigazione.
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