La primavera è il momento ideale per valutare le condizioni del prato e procedere con eventuali cure e falciature. È importante non falciare l'erba quando il terreno è troppo secco o troppo bagnato, per evitare, nel primo caso, la scarsa disponibilità di nutrienti necessari alla rigenerazione, e la proliferazione di funghi nel secondo. L'operazione di tosatura richiede dedizione e fatica, per questo una buona alternativa per chi fosse impossibilitato a garantire la giusta manutenzione al prato, è la scelta in fase di semina di una varietà come il trifoglio nano o la Dichondra, che formano una superficie densa e compatta che non necessita falciature regolari. L'irrigazione costituisce l'elemento più importante per la manutenzione del tappeto erboso: essa non deve essere frequente, ma l'acqua deve penetrare a fondo, interessando le piantine fino alla radice. La superficie irrigata deve essere uniforme, per questo è importante verificare il raggio dell'impianto di irrigazione, evitando una crescita "a macchie" o ristagni di acqua. L'orario perfetto per irrigare il giardino è al mattino, quanto il vento è debole e l'aria ancora non abbastanza calda da fare evaporare l'acqua.
Per scegliere la giusta varietà del prato da giardino è opportuno valutare il clima, l'umidità del terreno, la possibilità di manutenzione e l’aspetto finale desiderato. In commercio si trovano in genere miscugli bilanciati di sementi adatti alle più varie condizioni. Le sementi per il prato da giardino sono distinguibili in microterme e macroterme. Sono microterme le graminacee, utilizzate grazie alla loro compattezza per il cosiddetto "prato all'inglese". Hanno una elevata resistenza al freddo, ma tollerano male la siccità, per questo sono adatte a zone temperate. Tra le microterme troviamo le erbe del genere Agrostis Stolonifera, la Festuca e la Poa Pratensis (la specie ideale per le regioni umide e fredde, molto resistente al calpestio). Esse si sviluppano velocemente e sono preferibili per prati altamente sfruttati. Anche le macroterme sono delle graminacee, ma differenza delle precedenti (più attive in primavera), queste sono più adatte alle zone calde e soleggiate; i generi più diffusi sono la gramigna, la Dichondra e il Paspalum. In particolare il Paspalum Vaginatum è una specie macroterma molto utilizzata grazie alla sua resistenza agli stress termici e idrici.
Nei periodi caldi e umidi il prato da giardino può essere colpito da diversi tipi di malattie. Lo sviluppo della cosiddetta Brown Patch o Macchia Bruna (una delle malattie più diffuse) ad esempio è favorito dal clima umido, da un'eccessiva presenza di azoto nel terreno e dai ristagni d'acqua. Si presenta come un inaridimento circoscritto a zone circolari in cui le foglie appaiono impregnate di acqua alla base e tendenti al marrone sulla punta. Altre patologie tipiche dei periodi caldi e umidi sono la Dollar Spot e la "Ruggine", causate da un'irrigazione eccessiva o da carenze di azoto. É possibile prevenirle anticipando le innaffiature al mattino presto e riequilibrando la composizione chimica del terreno tramite concimi ricchi di azoto a lenta cessione. Se il prato si presenta macchiato in zone di colore giallo si può ipotizzare una infezione dovuta al Rhizoctonia Cerealis, un fungo che colpisce nella stagione fredda, causato prolungati periodi di pioggia e da un terreno poco drenato.
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