Aralia

Annaffiare l'aralia

L'aralia deve essere innaffiata costantemente e in special modo se è riposta in vaso. Dopo l’inverno occorre irrigare la pianta ad intervalli di due giorni, ma è sempre bene controllare l’umidità della terra, da tastare in superficie. Infatti se troppo asciutta bisogna annaffiare. L'aralia è pollonifera perché si espande in larghezza, e possiede grandi foglie verdi e lucide, con margini leggermente dentati. Il suo fogliame costituisce la parte decorativa più interessante della pianta, ma pure i suoi fiori sono ornamentali, piccoli e bianchi disposti in ombrelle larghe fino a quattro centimetri; e dopo la fioritura ecco apparire delle bacche rotonde e nere. La potatura dell'aralia non è necessaria, anche se per mettere in ordine la pianta, in primavera, si possono sempre togliere i rami che hanno preso direzioni diverse.
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Coltivare l'aralia

Varietà di aralia La coltivazione dell’aralia viene effettuata per seme o per talea o con margotta. Se si opta per la talea, questa si può eseguire in estate prelevando delle parti di pianta, e i tagli devono essere trattati con ormone radicante. Le porzioni di aralia vengono poi trasferite in vasi colmi di terriccio mescolato a sabbia, argilla e torba. Invece la semina si esegue in primavera o in autunno. Si usano dei vasi piccoli da tenere ad una temperatura di 15/20 gradi per agevolare la germinazione che di solito avviene dopo tre o quattro settimane. Mentre la margotta si effettua in primavera o all'inizio dell'estate avvolgendo un ramo con una tela e della terra per produrre delle radici. In seguito si potrà tagliare la parte di ramo che dovrà essere trapiantata. Per un altro tipo di riproduzione si possono usare anche i polloni come si fa con le talee.

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Concimare l'aralia

foglia aralia La bella pianta dell'aralia predilige un terreno grasso con l'aggiunta di torba in quantità non esagerata per non trasformare il PH del terreno. Dunque, è bene optare per della terra limosa e ricca di sostanze organiche. Se, per esempio, il terreno dove piantare l'aralia non fosse ben strutturato si consiglia di effettuare uno scavo nel quale sistemare la terra più adatta. Questa pianta può dare degli ottimi risultati effettuando una buona concimazione da eseguire durante la fioritura con un fertilizzante liquido in primavera e in estate ogni venti giorni, e da mescolare con l'acqua per non farlo assorbire troppo dalle radici. Se l'aralia si coltiva all’esterno si può usare pure un fertilizzante solido da mettere sotto la pacciamatura onde evitare che in estate la terra possa diventare asciutta.


Aralia: Malattie e parassiti dell'aralia

Fatsia japonica o aralia L’aralia non ama le temperature troppo basse, quindi è meglio coltivarla in zone dall’inverno mite. Infatti per vivere bene dovrebbe stare ad una temperatura intorno ai venti gradi e in una posizione soleggiata con una lieve ombreggiatura. Si consiglia di proteggere la pianta dalla pioggia intensa e dal vento forte. L'aralia è un grande depuratore d'aria in quanto assorbe le sostanze tossiche, ma se deve restare in casa in un vaso viene attaccata da alcuni parassiti come gli afidi, la cocciniglia e il ragno rosso. Inoltre non deve essere sottoposta a correnti fredde o a sbalzi elevati di temperatura; in effetti il freddo per l'aralia è come un veleno che si manifesta con zone nere sulle foglie e sui getti. Se invece le stesse foglie sono sbiadite e quindi molto chiare significa che la pianta non ha ricevuto la concimazione adeguata.


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