Azalee

vedi anche: Azalea

Azalee

Si possono coltivare in vaso e su piena terra. Si possono tenere in appartamento e all’aperto. Si possono regalare o tenere per sé, ammirandone le stupende fioriture. Stiamo parlando delle azalee, piante fiorite tra le più conosciute ed apprezzate nell’arte del giardinaggio. Queste piante vengono ampiamente coltivate in appartamento e in giardino, per la loro estrema adattabilità sa agli ambienti esterni che interni. Piante acidofile, cioè amanti di terreni acidi e soffici, regalano delle splendide fioriture tra l’autunno e l’inverno, a volte proprio nel periodo natalizio. Per coltivarle correttamente ed apprezzarne l’immensa bellezza, bisogna conoscere esattamente le loro caratteristiche e le loro necessità colturali. Ma non solo: bisogna anche conoscere le loro origini e la loro famiglia ( vegetale) di appartenenza. Proveremo a darvi tutte le informazioni necessarie nei paragrafi che seguono.
azalee fiorite

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Caratteristiche

azalee rosa Le azalee sono delle piante arbustive originarie dell’Asia, dell’America e dell’Europa. Appartengono alla famiglia delle Ericaceae ed allo stesso genere dei Rododendri, con cui condividono alcuni aspetti colturali, di propagazione e di potatura, anche se le caratteristiche estetiche delle due tipologie di piante sono lievemente diverse per quanto riguarda le dimensioni. I rododendri hanno fusti e fiori più grandi, mentre le azalee hanno dimensioni più ridotte. Queste ultime presentano fiori con cinque petali e cinque sepali, localizzati sotto l’ascella fogliare o riuniti a grappolo. Le foglie sono verdi, coriacee e ricoperte da una lieve peluria. In base alla varietà, esistono piante a fiori rosa, rossi e bianchi screziati di rosa pallido.

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Varietà

azalee Queste piante vengono ormai assimilate ai rododendri e questo permette di classificare differenti varietà di piante da cui vengono ottenuti diversi ibridi. Nel genere dei rododendri si contano circa cinquemila specie di piante, ma le azalee più conosciute appartengono a tre varietà: Azalea Mollis, Azalea Rosa ed Azalea shrub decidua. L’azalea mollis è una pianta dal portamento cespuglioso, con fiori rossi, adatta ad essere coltivata al’aperto. L’azalea rosa presente invece dei grandi fiori con petali color rosa intenso e calice interno bianco, l’azalea shrub decidua presenta fiori screziati di giallo, bianco e rosa pallido.


Temperatura

coltivazione azalee La temperatura ideale per la coltivazione dell'azalea dipende dalla sua collocazione. Le specie da appartamento gradiscono temperature invernali comprese tra sette e quindici gradi. In genere sopportano anche temperature interne più alte, ma in questo caso occorrerà inumidire spesso le foglie, per mantenere un elevato livello di umidità. Le azalee da esterno, invece, possono sopportare temperature invernali anche più rigide.


Esposizione

Le azalee vanno coltivate in luoghi ben esposti alla luce, luminosi ed areati, ma mai sotto il sole diretto. Nel periodo primaverile ed estivo gradiscono anche i luoghi umidi e ombrosi, mentre durante la fioritura, che avviene tra l’autunno e l’inverno, si possono collocare in casa, posizionandole il più lontano possibile da fonti di calore e dal sole diretto.


Terriccio

Come coltivare azalee Le azalee rientrano tra le cosiddette piante acidofile, cioè amanti dei terreni acidi, soffici e ben drenati. Il terreno del giardino e quello del vaso dovrebbero rispettare queste caratteristiche, eventualmente correggendoli con concimi ammendanti. Un’eccessiva presenza di calcio e magnesio impedisce alla pianta di assorbire correttamente le sostanze nutritive, provocando ingiallimento e caduta fogliare. Il terriccio ideale dell’azalea deve, dunque, essere sciolto, soffice e ben drenato. La composizione ideale del terriccio da vaso comprenderà torba, perlite, aghi di pino e terra di brughiera in parti uguali. In alternativa si può scegliere un miscuglio di terra di castagno e sabbia, o un miscuglio di erica, torba e sabbia, che accresce la scioltezza e la capacità drenante del substrato.


Innaffiature

L’azalea è una pianta che richiede molta acqua. Le innaffiature devono essere sempre abbondanti per le specie in vaso, sia nei periodi di rialzo della temperatura ( primavera estate) e sia nel periodo della fioritura ( autunno inverno). Durante la fioritura le azalee in vaso vanno innaffiate tutti i giorni, e la terra va inumidita anche in profondità. Per riuscire a bagnare completamente il substrato è consigliabile immergere il vaso in acqua, in modo da ricoprire completamente il terriccio. Il contenitore va lasciato in immersione per qualche minuto. Le piante coltivate all’aperto necessitano di innaffiature regolari dalla primavera all’autunno. A differenza delle specie in vaso, quelle da terra non necessitano di un terreno inzuppato. Le innaffiature invernali delle piante a pieno campo vanno effettuate solo in caso di siccità o assenza di piogge.


Concimazione

azalee coltivazione Gli esemplari di questo tipo non hanno bisogno di abbondanti concimazioni, che sono tuttavia necessarie per garantire una corretta fioritura di queste piante. I concimi ideali sono in forma liquida, da somministrare ogni quindici giorni assieme all’acqua di irrigazione. Il periodo di concimazione è dalla primavera all’autunno, quando vengono collocate all’aperto. La somministrazione dei concimi va sospesa nei mesi freddi della fioritura, quando le piante vengono spostate in spazi interni non eccessivamente caldi. I concimi adatti alle azalee devono essere acidi. In tal caso sono preferibili le formulazioni chimiche a base di urea e di solfati, che riducono il livello di calcare nel terreno e gli accumuli di calcare eventualmente contenuti nell’acqua per le irrigazioni. La concimazione primaverile dell’azalea deve essere a base di azoto, per stimolare la ripresa vegetativa. In estate si deve invece somministrare del potassio, che favorisce la fioritura. Da evitare i composti a base di cloruri di potassio, perché il cloro ha un effetto tossico per le piante. Durante il mese di settembre si possono somministrare anche concimi a lenta cessione. I concimi possono contenere anche dei microelementi a effetto correttivo, come il ferro, che riduce sempre gli accumuli di calcio sul terreno e impedisce l’ingiallimento fogliare provocato dagli eccessi calcarei.


Rinvaso

Le azalee vanno rinvasate quando le loro dimensioni sono maggiori rispetto al vaso in cui sono contenute. Questo accade generalmente dopo la fioritura o quando le radici hanno assunto grandezze difficilmente contenibili in un vaso di piccole dimensioni. Il contenitore ideale per l'azalea è in terracotta, con un diametro leggermente superiore al vaso precedente. Il nuovo contenitore va preparato con la tipologia di terriccio adatta a questa specie di piante e già descritta in uno dei precedenti paragrafi.


Potatura

Potatura azalee Le azalee non richiedono potature eccessive e regolari. Le piante più grandi vanno rinvasate, piuttosto che potate. Le piante in piena terra possono essere potate se crescono disordinatamente, tagliando i rami a mezzo metro dal terreno, in primavera. Gli esemplari più giovani possono essere cimati eliminando manualmente la parte superiore del germoglio. Questa pratica colturale serve a migliorare la forma della pianta. Dopo la fioritura vanno, invece, eliminati tutti i fiori secchi, in modo da evitare la formazione dei semi che sottraggono sostanze nutritive all'azalea. L’operazione deve essere effettuata delicatamente, per non asportare anche i boccioli sani. Eventuali attrezzi di taglio per la potatura vanno puliti e disinfettati tramite la fiamma, per evitare di trasmettere alla pianta infezioni e malattie.


Moltiplicazione

Le azalee si moltiplicano essenzialmente per talea, mentre la moltiplicazione per seme viene usata solo per creare dei portainnesti. Le talee si prelevano tra l’estate e l’autunno, tagliando dalla pianta madre un rametto lungo dieci centimetri. Da questo si taglia la parte legnosa, in modo da lasciare solo il rametto pieno di foglie. I tagli vanno praticati con attrezzi ben affilati e disinfettati e in senso obliquo, per ottenere una maggiore superficie adatta alla radicazione ed evitare i ristagni idrici. I rametti vanno collocati su un vaso composto da un terriccio di torba e perlite, dove è stato praticato un foro con una matita e dove è stato somministrato, a scopo preventivo, un fungicida ad ampio spettro. Le talee vanno sistemate sul foro, profondo circa un centimetro e mezzo. Dopo l’impianto, il terreno va adeguatamente compattato. Il vaso si colloca in penombra e ad una temperatura di circa venti gradi. Piantine e vaso vanno ricoperti con un sacchetto di plastica. Le talee si innaffiano regolarmente senza bagnarle. Ogni giorno bisogna controllare il livello di umidità del terriccio sollevando il foglio di plastica e rimuovendone la condensa. Le talee radicheranno dopo un mese e andranno rinvasate. Dopo tre settimane compariranno i boccioli fiorali che dovranno essere asportati. Subito dopo bisognerà effettuare la cimatura e l’asportazione dei polloni alla base della pianta. In tal modo si determinerà la forma ideale di crescita dell’azalea.


Avversità

Malattie azalee Le azalee possono essere soggette a malattie provocate sia da errori di coltivazione che da insetti e parassiti. Se si assiste a uno scolorimento delle foglie e dei fiori è probabile che le painte siano state innaffiate poco. In tal caso bisognerà immergere il vaso in acqua per bagnare completamente il terriccio. La comparsa di macchie brune sui fiori e sui boccioli può indicare un eccesso di temperatura unito a un basso livello di umidità dell’aria. In tal caso bisogna arieggiare l’ambiente ed effettuare nebulizzazioni sulle foglie. Se possibile, meglio spostare le piante all’aperto, tutte le sere, tenendole lontane dal gelo. Le piante di questo genre possono anche essere colpite da un fungo, la Phytopthora cactorum, che causa avvizzimento delle foglie compromettendo a lungo andare anche l’apparato radicale delle stesse. Questa malattia si combatte rimuovendo le parti infette ed applicando dei prodotti a base di rame. Gli insetti che possono colpire le azalee sono le cocciniglie, il ragnetto rosso e l’oziorrinco. Alcuni di questi insetti si possono rimuovere manualmente dalle piante più grandi. In caso di attacchi estesi è consigliabile usare insetticidi specifici.



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