Abbiamo visto che le specie di peperomia sono moltissime, ma comunque tutte sono accomunate dal medesimo procedimento di cura. Essendo una pianta tropicale ha bisogno di umidità, ma non è l’unico accorgimento necessario per farla prosperare e vegetare al meglio. Considerando le sue origini, non sopporta il freddo e temperature inferiori a 15 gradi potrebbero farla seccare e morire. Il substrato migliore deve essere poroso, con un misto di sabbia, torba e terriccio per piante verdi, in modo che l’acqua in eccesso defluisca liberamente. Vanno assolutamente evitate le correnti di aria fredda e in inverno è meglio spostarla dentro casa se si trova sul terrazzo. Ogni due o tre settimane è bene vaporizzare tutto l’ambiente, anche in inverno, periodo durante il quale se il terriccio rimane asciutto non c’è nessun problema. Se si desidera che le piante non crescano eccessivamente è opportuno porle in una zona con poca luce, perché rimarranno rigogliose e belle senza svilupparsi troppo, viceversa, se si vogliono delle vegetazioni molto ampie bisogna rinvasarle ogni anno. Quando si vogliono far riprodurre basta farlo tramite talea o fusto nei mesi compresi tra aprile ed agosto.
Tutti i tipi di peperomia hanno la caratteristica di essere talmente compatte da sembrare finte e non hanno bisogno di una concimazione particolarmente frequente. Molto raramente fioriscono in appartamento, ambiente che è loro molto più congeniale piuttosto che l’esterno. Quando inizia la primavera e durante tutto il periodo estivo, ogni tre settimane bisogna somministrare del concime apposito per piante verdi ed è opportuno sospendere per il resto dell’anno. Le dosi suggerite sulla confezione vanno ridotte, perché troppo fertilizzante può danneggiare la pianta. Le specie che fioriscono producono delle piccole spighe con dei fiorellini biancastri durante i mesi estivi; da giugno a settembre queste specie vanno concimate di più, senza però eccedere. Il concime deve avere tutti gli elementi nutritivi bilanciati per consentire alla pianta di prosperare rigogliosa anche nei vasi. Un accorgimento fondamentale è di togliere regolarmente le foglie secche o sciupate, perché potrebbero diventare un mezzo di propagazione di funghi e parassiti. Quando è necessario tagliare un pezzo di pianta, bisogna poi disinfettare il taglio con il fuoco per evitare l’attacco degli acari.
L’esposizione migliore per tutte le piante di peperomia è in una zona dove vi sia moltissima luce, ma non il sole diretto. La temperatura ottimale va dai 16 ai 24 gradi e al di sotto dei 12 gradi ci sono grossi rischi che la pianta muoia o quantomeno non vegeti più. Quando è esposta in una zona dove c’è poca luce le foglie hanno meno screziature e quando la pianta cresce poco oppure le foglie avvizziscono velocemente significa che il terriccio è troppo bagnato. In questo caso è molto facile l’attacco di funghi all’apparato radiale, che va controllato estraendo la pianta dal vaso ed eliminando eventuali parti marce o nere. Sarebbe bene anche rinvasare in un terriccio nuovo, tenendo sempre presente che questa pianta ha bisogno di poca acqua. Quando cascano troppe foglie vuol dire che il nutrimento è eccessivo, in particolare nel concime vi sono troppi sali minerali che vanno tolti annaffiando la pianta con acqua demineralizzata per qualche mese. Ovviamente la concimazione va sospesa completamente e sarebbe ancora meglio cambiare del tutto il terriccio evitando di fertilizzare fino al periodo estivo, ricominciando con qualche annaffiatura con acqua demineralizzata una volta alla settimana.
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