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La coltivazione della dipladenia è facile, purché si abbia l'accortezza di porre a riparo la pianta con l'arrivo del periodo invernale, perchè si tratta di una pianta che patisce le temperature rigide e non dovrebbe essere esposta a condizioni climatiche con temperatura inferiore ai 12 gradi.
La dipladenia può essere coltivata in vaso, con terreno fertile e ricco di materia organica. E' una pianta che teme particolarmente i ristagni idrici a livello radicale, pertanto si consiglia di posizionare dei cocci in fondo al vaso per evitare che l'acqua si accumuli e faccia marcire le radici. Per la stessa ragione le annaffiature saranno frequenti ma non troppo abbondanti, in modo tale da evitare ristagni anche in superficie. Da evitare, invece, il sole diretto e le correnti d'aria: meglio ricreare ambienti umidi e semiombreggiati, ideali per piante di provenienza tropicale come la dipladenia. Nei periodi autunnali le innaffiature possono essere sospese o comunque molto diradate, per consentire alla dipladenia di entrare in riposo vegetativo. Nel periodo estivo, invece, la frequenza sarà maggiore, anche se si tratta di una pianta che non teme particolari periodi di siccità. Nel periodo estivo si potrà aggiungere un buon fertilizzante all'acqua di annaffiatura, per favorire lo sviluppo della pianta e una fioritura rigogliosa. Aspidistra elatior (da esterno) [Vaso Ø15cm] Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,8€ |
La dipladenia è una pianta dallo sviluppo rampicante e tappezzante, che necessita di potatura per poter garantire uno sviluppo controllato. La potatura è importante soprattutto per piante, come la dipladenia, le cui radici permettono la coltivazione anche in spazi di dimensioni ridotte: in questi casi è importante saper controllare le dimensioni della pianta per evitare che invada tutto lo spazio a disposizione, creando ingombro eccessivo e diventando un elemento di ostruzione anzichè di decoro. La potatura richiesta dalla dipladenia è molto decisa e deve quindi essere effettuata nel periodo adatto, ovvero quello autunnale, per permettere poi alla pianta il giusto riposo. Occorre tagliare ad un'altezza da circa 5 cm dalla base i rami nuovi spuntati nel corso del periodo primaverile. Questa operazione permetterà alla pianta di avere più forze e nutrimento per la produzione di una chioma rigogliosa e forte anche per l'anno successivo. I vantaggi saranno anche preventivi nel confronto delle malattie: una pianta più sana è una pianta in grado di resistere meglio agli attacchi dei parassiti e dei funghi.
A rivelare la presenza di parassiti o malattie in corso, nel caso della dipladenia, sono prevalentemente le foglie: osservarle è il metodo più semplice e immediato per capire se qualcosa non va e se la pianta è a rischio. Dalle foglie, ingiallite o pendenti, è possibile rilevare una scorretta coltivazione: in questo caso, aumentare o diminuire le innaffiature a seconda delle esigenze della pianta sarà sufficiente per riportarla ad uno stato di salute ottimale. Diverso è il caso, invece, delle infestazioni fungine e parassitarie: in tal caso intervenire in modo tempestivo con prodotto appositi spesso è l'unica soluzione. Le cause possono essere diverse, così come le manifestazioni visibili: se le foglie sono cosparse di piccole macchie scure potrebbe trattarsi di ragnetto rosso, un piccolo parassita in grado di provocare danni considerevoli alla pianta. Molto diffusa è anche la cocciniglia cotonosa, il cui nome si spiega facilmente osservando la sua presenza sulle foglie, che si manifesterà come piccole chiazze bianche e dall'aspetto, appunto, cotonoso. Eliminare i parassiti presenti sulle foglie non è semplice: se l'infestazione è ad uno stadio iniziale e dunque in una zona circoscritta è sufficiente eliminare i parassiti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. In caso contrario si dovrà intervenire con prodotti specifici e con la lotto chimica, se necessario. L'aspetto fondamentale è quello di riuscire ad eliminare ogni parassita presente, per evitare che l'infestazione torni a diffondersi e a progredire, mettendo a rischio la sopravvivenza della pianta stessa, che ne risulterebbe sempre più indebolita.
La dipladenia è una pianta che ha bisogno di irrigazioni ed annaffiature abbastanza frequenti. Essendo una pianta tropicale ama i climi umidi, specialmente nella varietà mandevilla più adatta a zone d'ombra o di semi ombra. Durante la bella stagione quindi annaffiamo frequentemente cercando però di evitare inzuppamenti e ristagni nel terreno e nella zona delle radici. Questa pianta soffre infatti i ristagni e quindi nel dubbio diamo meno acqua, anche perchè i brevi periodi di siccità non sono un problema per questa pianta.
Nei mesi meno freddi, oltre a ricordarci di spostare la dipladenia all'interno o comunque di metterla al riparo se abitiamo in una zona dall'inverno freddo, dovremo diminuire la quantità d'acqua delle nostre annaffiature. Nel periodo estivo invece è importante ricordarci di annaffiare le nostre dipladenie nelle ore meno calde della giornata, possibilmente alla sera o al mattino, orari in cui le temperature sono meno elevate e soprattutto in cui l'attività fogliare è più intensa rispetto alle ore centrali del giorno nelle quali le alte temperature causano la chiusura degli stomi.
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