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Dal momento che l'ipomea è una pianta dalle caratteristiche tipiche delle specie tropicali, la coltivazione in Italia non è impossibile, ma richiede delle attenzioni, tra le quali la possibilità di proteggere la pianta dai climi troppo rigidi. Per questa ragione, l'ipomea è diffusa soprattutto per la coltivazione in vaso e in appartamento. La pianta va collocata però in una posizione che le consenta comunque di ricevere molta luce, per poter crescere e per svilupparsi senza eccessivi problemi. Una posizione luminosa favorirà una fioritura più rigogliosa e più bella da vedere, mentre la pianta ne beneficerà anche in salute. Un elemento molto importante per la buona salute dell'ipomea è l'acqua, che non deve mai scarseggiare: la pianta richiede annaffiature frequenti e anche una frequente nebulizzazione delle foglie, pur avendo cura di non nebulizzare troppo i fiori. In generale, l'ipomea mal sopporta le temperature basse, mentre non ha troppe difficoltà ad affrontare le temperature estive, più elevate. Lo sviluppo della pianta e la sua fioritura possono essere favoriti anche dall'utilizzo regolare di concime, per tutto il periodo di ripresa del ciclo vegetativo, in modo tale da arricchire il terreno delle sostanze nutritive più importanti per la pianta, come l'azoto e il potassio. La concimazione potrà invece venire sospesa nel periodo di riposo vegetativo dell'ipomea, quando per vivere la pianta avrà bisogno di meno nutrimento.
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L'ipomea è una pianta resistente agli attacchi parassitari, nonostante richieda un ambiente umido che potrebbe favorirne lo sviluppo. Il principale nemico di questa pianta tropicale, invece, è la scarsa attenzione alle condizioni climatiche e ambientali necessarie al suo corretto sviluppo. Queste possono indebolire la pianta, e di conseguenza renderla più sensibile agli attacchi parassitari. Qualsiasi sia il problema in corso, il primo segnale di sofferenza da parte della pianta sarà da ricercare nelle foglie: uno scarso sviluppo e foglie ingiallite, che tendono a cadere, saranno un chiaro segno di condizioni di coltivazione inadatte alla pianta. Per porre rimedio sarà necessario individuare il problema, che potrebbe essere relativo a scarse o troppo abbondanti fioriture, oppure ad un'eccessiva esposizione ai raggi diretti del sole, che potrebbero bruciare le foglie e i fiori. La presenza di piccole macchie scure, invece, potrebbe denunciare la presenza di una infestazione parassitaria in corso. In tal caso l'intervento chimico può risultare indispensabile, soprattutto se la presenza dei parassiti è diffusa; se invece si riesce a individuare il problema in uno stadio iniziale sarà sufficiente eliminare i pochi parassiti presenti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, facendo attenzione ad eliminare la presenza di qualsiasi parassita, per evitare che la diffusione possa riavere atto entro poco tempo, provocando ulteriori sofferenze alla pianta.
L'ipomea è una pianta molto caratteristica non soltanto per via delle sue splendide fioriture, ma anche per i suoi diversi utilizzi. Alcune specie vengono utilizzate in cucina: le parti bulbose vengono utilizzate come surrogati delle patate, mentre vi sono specie acquatiche delle quali si sfruttano le parti aree. Attenzione, però, nel maneggiare i semi dell'ipomea: essi contengono acido lisergico in quantità tali da essere dannose per l'uomo e provocare allucinazioni, crampi, con effetti visivi ed uditivi molto simili a quelli di acidi allucinogeni: anche i danni provocati all'organismo sono simili e per questo l'utilizzo e il contatto è accuratamente da evitare. Dal momento che la riproduzione avviene principalmente per seme, è fondamentale eseguire queste operazioni con la massima attenzione e utilizzando i guanti, evitando il contatto diretto con la pelle e, ovviamente, l'ingestione o il contatto con gli occhi.
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