La capelvenere

Quanto e come irrigare le piante di Capelvenere

Quando si coltivano le piante di Capelvenere uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione è l'umidità ambientale circostante. Questi vegetali abitualmente vengono coltivati in vaso e tenuti in ambienti riparati dal freddo e dalla luce. Le irrigazioni devono essere frequenti durante tutto l'anno e occorre somministrare dosi contenute di acqua, in maniera tale da non lasciare mai inzuppato il terreno. Una soluzione ideale è posizionare della ghiaia o dell'argilla nel sottovaso, aiutando così a mantenere il corretto tasso di umidità, indispensabile per una crescita ottimale. Inoltre, soprattutto nei caldi mesi estivi è consigliabile nebulizzare o vaporizzare regolarmente le fronde delle piante, garantendo un clima e un habitat adatto allo sviluppo di questa delicata specie di piante.
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Come prendersi cura delle piante di Capelvenere

Fogliame Capelvenere Le piante di Capelvenere richiedono diverse cure e attenzioni, per riuscire a svilupparsi e crescere al meglio. Prediligono i terreni molto freschi, permeabili e porosi, composti da sfagno, torba e terra di foglie. I vasi devono essere larghi e non troppo profondi, in questa maniera si evita la creazione di possibili ristagni idrici che risulterebbero dannosi per il delicato rizoma. Se i vegetali vengono coltivati in serra è consigliabile tenerli sempre al chiuso, poiché gli sbalzi di temperatura esterni porterebbero velocemente al deperimento della pianta. Inoltre, non sopportano le temperature inferiori ai 10 gradi e non sopravvivono in ambienti caldi e secchi. É opportuno non posizionare mai la Capelvenere vicino alle fonti di calore oppure in luoghi esposti alle forti correnti d'aria.

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Quando e quanto concimare le piante di Capelvenere

Rami pianta Capelvenere Per garantire uno sviluppo continuo e rapido delle piante di Capelvenere è indicato supportare questi vegetali con tutti i necessari elementi nutritivi di cui hanno bisogno. L'ideale è impiegare un apposito concime liquido da diluire nell'acqua delle irrigazioni. Le concimazioni iniziano con l'arrivo della primavera, a partire dal mese di marzo. Inoltre, l'intero procedimento deve essere ripetuto ciclicamente, all'incirca ogni due settimane. Nella stagione autunnale è possibile ridurre gradatamente le somministrazioni fino alla totale sospensione, durante i mesi invernali. É importante scegliere un prodotto specifico dotato delle giuste quantità di potassio, fosforo e anche di una buona percentuale di azoto. Per scegliere quello più indicato è consigliabile rivolgersi a del personale tecnico specializzato.


La capelvenere: Esposizione, malattie e possibili rimedi

Fronde bagnate di Capelvenere Gli esemplari di Capelvenere non amano affatto la luce diretta, che tende a rovinare l'elegante e delicato fogliame. L'esposizione ideale è in una zona a mezz'ombra, che garantisca un certo numero di ore di luce, rigorosamente diffusa. Tra i nemici di queste piante si annoverano le cocciniglie delle radici e i cosiddetti porcellini di Sant'Antonio. In genere, si possono eliminare con l'utilizzo di appositi anticoccicidi e insetticidi. Una delle più frequenti cause di deperimento delle Capelvenere è il freddo, che tende a fare marcire il rizoma mentre se il fogliame perde colore, è probabile che le piante siano posizionate in luoghi eccessivamente luminosi. Inoltre, se gli orli delle foglie diventano scuri è probabile che sia in atto una patologia fungina. In questi casi è consigliato l'uso di anticrittogamici.



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