La Sansevieria - Sansevieria trifascata

Quanto e come irrigare

Nel caso della Sansevieria è molto importante fare sempre attenzione alla frequenza d'irrigazione ed alla quantità d'acqua versata perchè è fondamentale aspettare che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiare nuovamente. Controllare con un dito lo stato del terreno è il metodo più rustico ma anche quello più sicuro mentre, è bene sapere, che se nelle stagioni calde questa pianta può richiedere un apporto d'acqua più frequente, in inverno può essere sufficiente annaffiare anche ogni dieci o quindici giorni (ma anche di più a volte) senza per questo, rischiare di farla soffrire. Un eccesso d'acqua può invece creare inutili ristagni con conseguenti afflosciamenti o malattie delle foglie che rovinerebbero tutta la bellezza di una pianta così unica. Negli ambienti umidi non vanno fatte nebulizzazioni o si rischia di soffocare le foglie.
Gruppo di sansevierie

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Come coltivare la sansevieria

Foglie di sansevieria La Sansevieria ama la luce e tollera temperature massime fino ai 30°C. Le temperature ideali sotto cui non dovrebbe scendere si attestano attorno ai 13/15° C ma può sopportare minime estreme attono a 5°C. Alcune specie si adattano meglio ad ambienti differenti piuttosto che ad altri per questo, prima dell'acquisto è sempre bene valutare quale sia la specie adatta alle condizioni ambientali della propria casa (luce, temperatura, umidità e altro). La luce, come l'irrigazione, è fondamentale così come curare la pulizia delle lunghe foglie che va fatta con un panno umido e non con prodotti chimici a base di cera che potrebbero soffocare la corretta "respirazione" delle foglie. A volte regalare lucentezza e luminosità ad una pianta, non significa fare qualcosa di utile per la sua salute. Il rinvaso infine, va fatto a primavera quando ci si rende conto che le radici necessitano di maggiore spazio e, per questo, serve un vaso di maggiori dimensioni in cui alloggiare la Sansevieria.

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Quando e come concimare

Sansevieria fiore La Sansevieria va concimata unicamente nel periodo primaverile/estivo con un fertilizzante liquido miscelato all'acqua di irrigazione, una volta ogni mese. La regola importante da seguire è quella di verificare che il fertilizzante scelto abbia tra i suoi elementi una buona dose di Azoto (N) che favorisce lo sviluppo delle aree verdi, ossia delle piante. Altri elementi chimici da tenere in considerazione nella scelta del concime sono il Potassio (K), il Fosforo (P), lo Zinco (Zn) ed il Rame (Cu), tutti fondamentali per un buon sviluppo della Sansevieria ma, perchè no, anche di altre piante che potreste avere in casa. Qualora non si proceda al rinvaso, è sempre bene sostituire due o tre centimetri di substrato con del terriccio nuovo all'arrivo della primavera. In inverno, periodo di riposo vegetativo per quasi tutte le piante, meglio lasciar che la natura faccia il proprio corso, limitandosi a far "riposare" la pianta.


La Sansevieria: Esposizione e possibili malattie della sansevieria

Sanseverie fiore La Sansevieria è diventata nel tempo una perfetta pianta da appartamento per la sua versatilità, resistenza ed ottimo adattamento. Tuttavia, la buona esposizione ad una fonte di luce può aiutarla a durare nel tempo ed essere sempre bella ed "in forma". Le temperature dell'ambiente casalingo possono contribuire, inoltre, a conservarne un perfetto stato di salute, per questo non dovrenbbero mai scendere sotto i 13° C e salire mai sopra i 30°C. Le malattie che possono manifestarsi sono diverse ma non per questo gravi: se appaiono macchie marroni sulle foglie con principi di marciume sulla base potrebbe essere sintomo di annaffiature eccessive mentre se le foglie diventano completamente verdi perdendo le screziature significa che la pianta ha poca luce. La formazione di macchie brune sulla base delle foglie potrebbe invece rappresentare l'inizio di una cocciniglia che può essere eliminata sia con degli antiparassitari che lavando la pianta a mano (le macchie di solito si riescono ad asportare facilmente).



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