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Le specie di Veronica attualmente vendute sono, rispetto alla totalità delle specie, davvero poche. Alcune si coltivano prelevandone semi o talee in natura, come si fa ad esempio per la comune Veronica di campo (Veronica chamaedrys) che produce, in primavera e agli inizi dell’estate, piccoli fiori azzurri e bianchi noti volgarmente come "occhi della Madonna". Nei vivai, invece, la veronica come pianta ornamentale per eccellenza è l'austriaca (Veronica austriaca), dotata di infiorescenze blu o viola che possono superare anche i 35 centimetri di lunghezza, risultando quindi una tra le specie più grandi. La Veronica longifolia, invece, si annovera tra le specie più basse e facilmente coltivabili in piccoli spazi (anche se alcune varietà della stessa possono superare i 90 centimetri). Chi possiede un piccolo laghetto artificiale in giardino, conosce bene la Veronica anagallis, che si è adattata a vivere in ambienti acquitrinosi e ad alte concentrazioni di umidità del suolo.
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In linea di massima, le piante appartenenti al genere Veronica necessitano di un ambiente caldo e a diretto contatto con la luce solare. Esse infatti non fioriscono in posizioni ombreggiate e talvolta muoiono rapidamente se la condizione persiste a lungo. Recandosi presso un vivaio ben fornito, non è difficile farsi consigliare la specie più adatta e, ottenute le piante, possiamo cimentarci con la veronica come pianta ornamentale in casa. Si travasano in vasi molto ampi (dai 30-40 centimetri) e, se possibile, inserirne una sola per vaso, evitando quindi assembramenti troppo numerosi che porterebbero la Veronica a crescere poco e male. Il substrato sarà costituito da terriccio, sabbia di fiume e vermiculite (o altro materiale drenante), per scongiurare ristagni d’acqua dannosi per la pianta. Le innaffiature, regolari e mai abbondanti, serviranno a tenere il terriccio umido, mentre verranno sospese nel periodo invernale. Come suddetto, bisogna trovare un luogo esposto al sole, quindi ampie finestre o davanzali esposti al sud, bene illuminati ed irradiati, garantiranno alla Veronica una fioritura costante nel periodo estivo.
La riproduzione della Veronica da usare come pianta ornamentale avviene tramite i semi, prodotti dopo la fioritura. Agli inizi dell’autunno, compaiono dei piccoli frutti coriacei e marroni, compressi ai lati, al cui interno albergano diversi semi (dai 20 ai 60 e più) di colore giallo, marrone o nero (in base alla specie); si raccolgono posizionando sotto alle piante dei teli di cotone o lino, dopodiché si conservano in un luogo asciutto fino alla primavera successiva. In alternativa si possono acquistare già confezionati. La semina comincia in febbraio-marzo, entro semenzai a celle composti da torba umida di sfagno e sabbia di fiume, avendo cura di posizionare un singolo seme per scompartimento. Quando le piantine raggiungeranno i 10 centimetri circa di altezza, vanno trasferite in vasi più grandi o direttamente in giardino. La riproduzione per talea legnosa, invece, si esegue in autunno, ma solamente per mantenere una determinata varietà, che andrebbe persa eseguendo la semina.
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