Se si decide di coltivare questa particolare pianta in appartamento, bisogna innanzitutto tener presente che il terreno deve essere fertile, piuttosto profondo, ben drenato e caratterizzato, possibilmente, da un ph acido; la temperatura ideale dell'ambiente si aggira intorno ai 18 °C, né eccessivamente alta né troppo bassa, in ogni caso mai inferiore ai 10 °C. Non è necessario potare le foglie, ma se si desidera farlo è meglio utilizzare un attrezzo già disinfettato; è opportuno, comunque, pulirle con un panno umido, senza mai servirsi di lucidanti fogliari che ostacolerebbero la respirazione. Un'ottima soluzione per la coltivazione di tale pianta è la serra, garanzia di una fioritura rigogliosa; in alternativa, soprattutto in inverno, è preferibile un punto illuminato ma non troppo riscaldato.
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Per la concimazione si consigliano prodotti che bilancino i tre elementi fondamentali, ovvero potassio, azoto e fosforo, con altri elementi minori, tra cui vi sono il ferro, il rame, lo zinco, il magnesio ed il manganese: questi sono necessari per uno sviluppo corretto della pianta e per evitare che essa deperisca con il passare del tempo. Si raccomanda, quindi, di accertarsi che il concime acquistato contenga sia i macroelementi, sia i microelementi. La pianta del caffè ha bisogno di una concimazione variabile in base all'età: se molto giovane deve essere concimata una volta al mese, se adulta una volta alla settimana. Potrebbe essere opportuno aggiungere all'inizio dell'inverno anche dello stallatico, ovvero letame essiccato ideale per le piante da appartamento, che viene opportunamente amalgamato con il terreno.
Poiché tale pianta è originaria di luoghi tropicali, l'esposizione deve avvenire in aree ampiamente illuminate e caratterizzate da elevata umidità, ma lontane da fonti dirette di calore; una serra, come in precedenza accennato, o una veranda riscaldata rappresentano la soluzione ideale, ma si ottengono ottimi risultati anche presso le finestre collocate a ovest e a sud. Un grave problema, per la pianta, è rappresentato dai parassiti: i più frequenti sono gli afidi e la cocciniglia, i quali possono però essere combattuti rispettivamente con macerato d'ortica e olio bianco minerale. Tra le malattie più frequenti vi sono la ruggine, trattabile adeguatamente con decotti di equiseto, e la clorosi, causata dall'assenza di microelementi nel concime e contrastata con prodotti a base di ferro chelato.
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