Piante da interno

Piante da interno

Siamo sempre stati abituati a collegare le piante con il giardino, con l’orto, con il parco pubblico o con qualsiasi altro spazio aperto simile. In realtà è solo un pensiero ma non è affatto vero che le piante possano essere coltivate e crescere in un giardino. E’ una cosa abbastanza ovvia che a chiunque farebbe piacere avere uno spazio all’aperto tutto suo per poter coltivare con tanta passione le piante che più piacciono, ma non è detto che non ci sono altri modi per fare una cosa che tanto ci appassiona. Molte sono le piante che per svilupparsi hanno bisogno di grandi spazi aperti ma, anche se in minoranza, c’è una parte di piante che possono tranquillamente essere coltivate in spazi interni. Sono le così dette “piante d’appartamento”, queste possono essere poste in casa, in ufficio, in negozio, su di un pianerottolo, sui balconi e magari su dei terrazzini. In natura esistono tantissime categorie di piante che possono crescere in modo ottimale in appartamento. Per alcune tipologie di piante sono sufficienti delle pochissime e semplicissime attenzioni per avere successo, la cosa fondamentale è rispettare delle regole generali e le loro esigenze.
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Cure

tipica pianta da internoPer far crescere al meglio le nostre piantine, come già detto precedentemente, ci sono delle piccole regolette che vanno rispettate. Le cure principali di cui una pianta ha bisogno sono le annaffiature, le potature, i rinvasi e le concimazioni. Una cosa importante che è tra le prime cose da fare è scegliere la posizione migliore nel quale collocarla. Generalmente, le piante d’appartamento, richiedono di essere esposte in luoghi in cui ci sia tanta illuminazione ma mai ai raggi diretti del sole. Un’altra cosa da sapere è che la maggior parte delle piante da interno hanno origini tropicali, provengono dalle foreste pluviali dell’Asia o del sud America. Sono piante che si trovano a loro agio nei nostri appartamenti perché si trovano in una situazione, sia per la luce che per le temperature, molto simile ai loro luoghi d’origine. Non sopportano le temperature troppo basse, infatti non vanno poste in ambienti in cui le temperature scendono al di sotto dei 12° o 15°C. Un attenzione va posta anche al momento delle irrigazioni, la formazione di ristagni idrici potrebbe generare la nascita di muffe e di marciumi radicali dannosissimi per le piante.

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Terreno, rinvaso e concimi

Il terreno ideale per la coltivazione di piante d’appartamento è un terriccio abbastanza leggero per piante verdi. Generalmente è il tipo di terreno più utilizzato per questa tipologia di piante ma possiamo pensare anche all’utilizzo di un terreno mescolato con una sostanza drenante come agriperlite o pomice. Per evitare la formazione di ristagni idrici e marciumi è buon abitudine porre dell’argilla espansa o della ghiaia sul fondo del vaso. Per quanto riguarda il rinvaso, per queste piante, deve essere eseguito ogni volta che la pianta ne sente il bisogno. In linea di massima, il rinvaso, viene effettuato nel momento in cui ci rendiamo conto che la pianta è cresciuta troppo ed il vaso è diventato troppo piccolo per contenerla. Il rinvaso va fatto all’inizio del periodo primaverile e si procede estraendo la pianta dal vaso, liberando le radici nel caso in cui fossero troppo compatte e tagliando le pari della pianta ormai secche e marce. Una volta eseguite queste attenzioni, la pianta, va spostata in un vaso più grande rispetto a quello precedente. Per il periodo iniziale, si consiglia, di annaffiare la pianta in maniera abbondante e si sconsiglia l’utilizzo di fertilizzanti. Per quanto concerne le concimazioni, i fertilizzanti, vanno somministrati durante il periodo vegetativo che va dal mese di marzo a quello di settembre/ottobre. I concimi da utilizzare sono quelli con un buon equilibrio NPK e possono essere sia in forma liquida che in forma granulare.


Irrigazione ed umidità

Le irrigazioni sono un’altra pratica importante per lo sviluppo delle piante ma è anche un punto cruciale. Delle annaffiature eseguite in modo sbagliato possono essere la causa di indebolimento e danneggiamento della pianta. Solitamente si ha la tendenza ad annaffiare troppo e si rischia di favorire la formazione di ristagni idrici e di marciumi radicali. E’ importante, per la salute delle piante, trovare un equilibrio sia per quanto riguarda la quantità di acqua da somministrare e sia per tempistiche. È buon abitudine controllare ed assicurarsi che il terreno sia asciutto tra un’annaffiatura ed un’altra. Un’altra cosa da sapere è che questa tipologia di piante non gradiscono l’uso eccessivo di acqua calcarea e quindi, se quella del nostro rubinetto contiene calcare, sarebbe meglio raccogliere acqua piovana o comprare acqua specifica. Fondamentale per queste piante è crescere in un ambiente in presenza di umidità, date le loro origini, sono abituate a valori molto alti. Solitamente hanno bisogno di circa 80 – 90% di umidità, e nelle nostre risulta quasi impossibile ottenere questi livelli. Una soluzione a questo problema potrebbe essere quella di vaporizzare il fogliame con uno spruzzatore adatto da reperire in negozi che si occupano di giardinaggio.



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