Pothos

Pothos

Appartenente alla famiglia delle Araceae, il genere Pothos, ha avuto origine nelle isole Salomone. Questo genere comprende tante specie sempreverdi e sono piante di facili coltivazioni, uno dei motivi principali per il quale sono apprezzate le piante di Pothos. Inoltre, sono piante che possono essere coltivate sia come rampicanti (con opportuni sostegni) sia come ricadenti. Le varietà rampicanti possono crescere, per vari metri, sia in altezza che in lunghezza e, se vogliamo farle sviluppare soprattutto in altezza, basta porle in un cestino sospeso e sistemarle con un tutore. Pothos è il nome comune di questo genere ma, esso, è anche chiamato Scindapsus. Scindapsus deriva dalla parola greca “skindapsos” che significa “non identificata”. Si indicava la specie con un portamento molto simile a quello dell’edera ma edera non era. Tra le 40 specie appartenenti al genere ne ricordiamo due: Scindapsusaureus e Scindapsuspictus. La prima specie è costituita da radici aeree carnose che le permettono di arrampicarsi e da foglie ovali, lucide e di colore verde scuro con delle striature gialle. Sviluppa dei piccolissimi fiorellini ma è raro che si hanno fioriture se cresce in appartamento. La seconda specie è una pianta rampicante formata da steli lunghi fino a due metri che hanno una colorazione verde nell’età giovanile e rossa nell’età adulta. E’ costituita da foglie appuntite che hanno un colore verde opaco da giovani per poi diventare bluastre con dell’argentato.
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Coltivazione

stile pothosCome già detto precedentemente, coltivare una pianta di Pothos, non è per niente un lavoro difficile. Sono piante che si adattano facilmente a tutti i tipi di ambienti e non hanno esigenze particolari per le temperature. Amano essere esposte alla luce ma non ai raggi diretti del sole, scarse illuminazioni faranno perdere la screziatura delle foglie. Una cosa che non sopportano sono le correnti d’aria, infatti, bisogna fare attenzione alla posizione nel quale vengono poste. Queste piante vanno protette, soprattutto durante i periodi più freddi. Per quanto riguarda le irrigazioni, queste piante, vanno annaffiate abbondantemente durante il periodo primaverile e quello estivo. Si ricorda che tra un’annaffiatura e l’altra, il terreno, deve essere completamente asciutto. Un consiglio è quello di nebulizzare la chioma con dell’acqua a temperatura ambiente la mattina per 3 – 4 volte alla settimana. Questo intervento servirà a creare la quantità di umidità di cui ha bisogno la pianta. Per garantire una buona umidità alla pianta si consiglia di porre il vaso su di un sottovaso con all’interno dell’argilla espansa. Sia le annaffiature che il tasso di umidità vanno diminuite durante il periodo invernale.

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Terreno e concimazione

Il terreno utilizzato per la coltivazione di queste piante è un composto a reazione acida costituito da due parti di torba ed una di sabbia fine oppure da un miscuglio di torba, sabbia fine e terriccio di foglie. Il Pothos va rinvasato ogni anno nel mese di marzo o nel mese di aprile nel momento in cui ci accorgiamo che la terra non è più sufficiente per lo sviluppo radicale in quanto, le radici, cominciano a fuoriuscire dal vaso. Per la scelta del vaso, va preso uno delle dimensioni leggermente superiori a quello precedente. Un vaso eccessivamente grande favorirebbe uno sviluppo radicale maggiore a discapito delle altre parti della pianta. Per quanto concerne le concimazioni, queste piante, vanno concimate una volta al mese con dei concimi liquidi da diluire nell’acqua utilizzata per le annaffiature. Il fertilizzante da somministrare deve essere un concime adatto alle piante verdi e quindi deve contenere un tasso più elevato di Azoto. Si ricorda che oltre a contenere i macro elementi quali Azoto, Fosforo e Potassio, il concime, deve contenere anche i micro elementi quali Ferro, Boro, Rame, Zinco, Manganese e Molibdeno.


Moltiplicazione

La moltiplicazione dei Pothos può avvenire in tre modi: per divisione della pianta, per talea di fusto radicata in terra e per talea di fusto radicata in acqua. La moltiplicazione per divisione della pianta si effettua al momento del rinvaso dividendo le radici con gli steli. A seconda delle dimensioni della pianta, essa, viene divisa in due o più porzioni ed ogni singola porzione vena messe in un vaso differente. La moltiplicazione per talea radicata in terra avviene prelevando le cime dei fusti lunghe circa 15 centimetri. Le foglie più basse vanno rimosse e la talea viene trattata con ormoni per favorire la radicazione. Successivamente si interrano in un composto di torba e sabbia, si pone il vaso ad una temperatura di 21°C e si copre con un telo di plastica per protezione. Una volta comparsi i primi germogli, le talee, vanno rimosse e piantate singolarmente in dei vasi. Per la moltiplicazione per talea radicata in acqua, si prelevano sempre le talee e vanno poste in un recipiente d’acqua. Le piantine riescono a radicare bene anche in acqua ed infatti, una volta che avrà radicato e cacciato i primi germogli, potrà essere sistemata in vaso come una pianta adulta.




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