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In Messico, la sua terra d'origine, alla stella di Natale viene attribuito il significato di amore verso gli altri e fiducia, speranza e purezza. Diverse sono le leggende legate alla nascita di questa pianta. Secondo una di queste, la stella di Natale deve le sue foglie rosso intenso al fatto che Dio, vedendola scarsamente apprezzata dagli uomini, la volle premiare tingendole le foglie col proprio sangue e trasformandola così in un simbolo di amore e rinascita.Un'altra leggenda narra la commovente storia di Lola, una bambina molto povera che alla vigilia di Natale, non avendo nulla da offrire, si disperava non sapendo come poter dimostrare la propria devozione, quando all'improvviso una voce, accompagnata da un intenso bagliore, le disse di raccogliere dell'erba: questa, posata sull'altare, si trasformò in una bellissima pianta con delle stelle rosse luminose al posto dei fiori. Per questo in Messico la stella di Natale viene chiamata Fiore della notte santa, Flor de la Noche Buena.In Francia è chiamata stella d'amore e viene regalata anche alla Festa della Mamma, in Perù e in Cile è chiamata corona delle Ande e foglia infuocata.
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Contrariamente a quanto siamo portati a pensare, quelli che sembrano i grossi petali rossi del fiore della stella di Natale sono in realtà delle brattee, foglie modificate che fanno da corona al fiore vero e proprio che, come in tutte le Euphorbiacee, viene detto ciazio. E' formato da un insieme di fiori maschili, ridotti a stami, piccoli e di colore giallo verde intorno a un fiore femminile. Le foglie sono lunghe fino a 15 cm, mentre l'infiorescenza completa può misurare 30 cm. E' una pianta non rustica e dalla coltura impegnativa, ha bisogno di una temperatura costante tra 16 e 22 °C, pertanto nelle aree temperate calde può essere coltivata all'esterno; può vivere anche a temperature più basse ma non sopporta il gelo. E' una pianta fotoperiodica in quanto il suo ciclo vitale è influenzato dalla quantità di luce che riceve, la fioritura della stella di Natale avviene infatti nel periodo invernale, quando le ore di luce sono minori. In questo periodo andrebbe concimata ogni quindici giorni con fosforo e potassio, ed annaffiata ogni 2-3 giorni.
Quando il periodo di fioritura della stella di Natale finisce, la pianta perde le brattee rosse e spesso anche le altre foglie, non è però il caso di buttarla via, perché se ha buone radici può tranquillamente vivere per tutto l'anno e rifiorire. Ma è necessario seguire alcune accortezze. Prima di tutto, è opportuno potarla recidendo gli steli di circa 10 cm, facendo attenzione nel maneggiarla, in quanto la pianta e il lattice che ne fuoriesce posseggono una certa tossicità. Dagli steli tagliati si possono ottenere talee e quindi nuove piantine. Sistematela in casa o all'esterno, in un luogo luminoso, ma protetto dalla luce diretta del sole, ventilato, ma non soggetto a correnti d'aria. Il terreno va mantenuto leggermente umido, pertanto occorre annaffiare solo quando è quasi asciutto. Da ottobre, in vista della fioritura, la pianta va sistemata in un luogo dove possa trascorrere buona parte della giornata al buio, circa 15 ore, o in alternativa può essere coperta; ma per il resto della giornata la posizione deve essere ben soleggiata. In questo modo la nostra pianta ci allieterà nuovamente con la sua caratteristica fioritura.
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