La Dracaena Fragrans, o tronchetto della felicità, predilige postazioni molto illuminate, pur non amando il contatto diretto coi raggi solari. Sopporta molto bene le alte temperature, essendo una pianta originaria dell'Africa subtropicale, che possono arrivare fino a 25°C. Al contrario, non sopporta temperature che scendano al di sotto dei 15°C, tranne in rare occasioni o comunque per un periodo di tempo limitato. Non ama le correnti d'aria fredda. Le innaffiature devono essere regolari nei periodi estivi, mantenendo costantemente il substrato umido. Nei periodi invernali invece, va innaffiata circa una volta a settimana, lasciando asciugare il substrato tra un'innaffiatura e l'altra. Ama tassi di umidità abbastanza alti, per questo ove possibile è consigliata la nebulizzazione fogliare soprattutto nei periodi estivi.
La propagazione del tronchetto della felicità avviene tramite talee. Dopo la fioritura, la pianta emette germogli, lateralmente lungo il tronco, che possono essere staccati non appena raggiungono una certa grandezza, messi a radicare in acqua e non appena radicati, piantati in vaso e trattati come piante adulte. Un altro metodo è quello di tagliare da un ramo un piccolo fusto lungo circa 10 cm, eliminare quasi tutte le foglie lasciandone solamente alcune in cima e piantare la talea in un vaso non troppo grande utilizzando un miscuglio di torba e sabbia. Si possono usare prodotti radicanti da applicare per favorire il processo, comunque non necessari. Una volta piantata, tenere la talea in zone luminose ma riparate da correnti d'aria, che abbiano una temperatura più o meno costante, tenendo il substrato sempre umido. Una volta radicata, ovvero quando la pianta inizia il ciclo vegetativo producendo nuove foglie, la si può trattare come adulta.
Il tronchetto della felicità si rinvasa solitamente ogni 2 anni, nel periodo primaverile. Utilizzare come terriccio una composta di torba, cercando di garantire alla pianta un ottimo drenaggio per evitare fastidiosi ristagni idrici non molto graditi. Le malattie più comuni sono causate da innaffiature irregolari, eccessiva o scarsa illuminazione. Se la pianta riceve troppa acqua, le foglie possono iniziare ad ingiallire, le punte possono seccare e il tronco stesso può marcire. Ecco perché bisogna evitare ristagni idrici, fermo restando che la pianta solitamente richiede 2 innaffiature settimanali nei periodi estivi e 1 settimanale nei periodi invernali. Anche un'eccessiva illuminazione può causare ingiallimento o bruciature sulle foglie. In questo caso scegliere un posto più idoneo. I parassiti più comuni sono le cocciniglie, che si presentano come macchie sulle foglie. Per eliminarle, si può utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto in alcool o prodotti contro gli acari. Nebulizzare spesso le foglie o pulirle con un panno umido aiuta a prevenire tali problemi.
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