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In Italia l'orniello viene considerato un elemento submediterraneo-montano molto diffuso in tutta la penisola, isole comprese da 0 a 1400-1500 m sul livello del mare. Di solito si ritrova su suoli poco evoluti a pH neutro o basico, derivati da rocce carbonatiche e con disponibilità idrica ridotta. E’ considerato termofile e eliofilo. Molto spesso l’Orniello forma con il Carpino nero, che ha le medesime esigenze climatiche e di substrato, i cosiddetti orno-ostrieti su versanti Sud, caldi e secchi, con suolo calcareo-dolomitico. Può convivere anche con Leccio, Roverella e Cerro, alcuni aceri, Castagno e le specie da macchia mediterranea alta. La temperatura media del mese più freddo non deve essere inferiore a 0/-1°C mentre le precipitazioni annue sono sufficienti nella misura di 600-700 mm in tutto.
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La propagazione dell’Orniello avviene soprattutto per seme, in autunno dopo la raccolta delle samare o in primavera. La semina primaverile viene effettuata dopo stratificazione al caldo per 3 settimane seguita da quella fredda per 8-15 settimane. La germinazione viene favorita da un alternarsi di freddo notturno (5°C) seguito da caldo diurno (25°C). La conservazione dei semi viene effettuata disidratandoli del 10% e stoccandoli a 0°C. In queste condizioni si mantengono vitali per 2-3 anni. L’impianto si effettua con semenzali di 2-3 anni o trapianti di 3-4 con distanze di 1,5-2 m sulla fila e 2-4 m tra le file, per non privare le piante della luce abbondante di cui hanno bisogno per svilupparsi. Il terreno va lavorato in profondità e le buche di impianto di solito sono 50 cm x 50 cm e profonde altrettanto. L’orniello cresce velocemente all’inizio, ragion per cui viene governato a ceduo. Sarchiature e ripuliture vengono effettuate annualmente. Tra gli utilizzi dell’Orniello segnaliamo il suo impiego come specie da rimboschimento su suoli poveri, calcarei o anche argillosi. In parchi e giardini medio-piccoli viene usato a scopo ornamentale data la bellezza della fioritura tardo primaverile. Può essere utilizzato per la formazione di siepi.
Ricordiamo il fungo ascomicete Phyllactinia suffulta, che provoca caduta precoce delle foglie, e una virosi tipica dell’Orniello, che si manifesta con un minore accrescimento delle foglie che pur non cadendo risultano deformi e si coprono di bolle, schiarendosi inoltre lungo le nervature.
Il legno dell’Orniello è resistente ed elastico, di modesta qualità e colore pallido. Si utilizza per produrre manici, pali da vite e piccoli utensili, come combustibile e per la produzione di carbone.
Le varietà di Orniello sono molte, tra le tante segnaliamo
“Meczek” molto resistente, che cresce solo fino a 5 m di altezza per 3 di ampiezza, a foglie scure con una sfumatura bluastra, adatto a piccoli giardini.“Argentea” a foglie argentate“Anita” ad habitus slanciato e piramidale“Striata” con i rami striati“Variegata” a foglie macchiate di bianco
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