Orniello

Generalità

L’Orniello (Fraxinus ornus) è un albero appartenente alla famiglia delle Oleaceae alto fino a 25 metri, anche se di norma arriva solo a 8-10 m, con la chioma tondeggiante e il fusto (diritto o tortuoso), da cui partono numerosi rami ascendenti o eretti. Il diametro del tronco di rado supera i 35 cm, anche in alberi molto vecchi. L’apparato radicale generalmente è profondo, con un robusto fittone e numerose radici laterali che ancorano saldamente la pianta. La corteccia è grigio cinerea macchiata a chiazze chiare e lisce, sia nel tronco che nei rametti. Le gemme, sia quelle apicali che quelle laterali opposte, sono dello stesso grigio cenere. Le foglie sono caduche, opposte e imparipennate, formate da 5-9 (ma di solito 7) foglioline di forma ellittico-lanceolata. Arrotondate o cuneate alla base, sono cuspidate e sostenute da un corto picciolo. La lamina fogliare è verde opaca, più chiara inferiormente e giallo oro in autunno, con il margine dentellato-seghettato. I fiori che compaiono contemporaneamente alle foglie oppure subito dopo (tra aprile e giungo in ogni caso), sono ermafroditi e diclamidati, riuniti in vistose pannocchie dense e bianche. Sono molto numerosi e intensamente odorosi, con il calice a 4 lacinie di 1 mm e la corolla formata da 4 petali lineari di 7-15 mm; Il frutto è una samara (cioè un achenio alato) oblungo-lanceolato, con un minuscolo residuo del calice alla base, lungo 2-3 cm, con unico seme (achenio) dalla sezione tondeggiante. Alcune varietà di Orniello (rotundifolia e garganica ) vengono coltivate nell'Italia meridionale e in Sicilia per la produzione della cosiddetta “manna”, una sostanza zuccherina che viene secreta dai fusti una volta che vengono incisi fino al cambio. La manna una volta solidificata viene usata nell'industria dolciaria e in farmacologia. Della pianta si utilizzano anche le radici, la corteccia dei rami più giovani, le foglie, i frutti e le gemme a scopo officinale. Il suo nome deriva dal greco "frasso" che significa “difendo”, dato che viene usato anche per creare delle siepi, e dal latino "ornus" che sottolinea il suo valore ornamentale.
fraxinus ornus

Pianta di Magnolia Soulangeana in vaso ø13 cm h.35/40 cm Magnolia Giapponese

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Clima e terreno

fioritura orniello In Italia l'orniello viene considerato un elemento submediterraneo-montano molto diffuso in tutta la penisola, isole comprese da 0 a 1400-1500 m sul livello del mare. Di solito si ritrova su suoli poco evoluti a pH neutro o basico, derivati da rocce carbonatiche e con disponibilità idrica ridotta. E’ considerato termofile e eliofilo. Molto spesso l’Orniello forma con il Carpino nero, che ha le medesime esigenze climatiche e di substrato, i cosiddetti orno-ostrieti su versanti Sud, caldi e secchi, con suolo calcareo-dolomitico. Può convivere anche con Leccio, Roverella e Cerro, alcuni aceri, Castagno e le specie da macchia mediterranea alta. La temperatura media del mese più freddo non deve essere inferiore a 0/-1°C mentre le precipitazioni annue sono sufficienti nella misura di 600-700 mm in tutto.

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Impianto e tecniche di coltivazione

orniello La propagazione dell’Orniello avviene soprattutto per seme, in autunno dopo la raccolta delle samare o in primavera. La semina primaverile viene effettuata dopo stratificazione al caldo per 3 settimane seguita da quella fredda per 8-15 settimane. La germinazione viene favorita da un alternarsi di freddo notturno (5°C) seguito da caldo diurno (25°C). La conservazione dei semi viene effettuata disidratandoli del 10% e stoccandoli a 0°C. In queste condizioni si mantengono vitali per 2-3 anni. L’impianto si effettua con semenzali di 2-3 anni o trapianti di 3-4 con distanze di 1,5-2 m sulla fila e 2-4 m tra le file, per non privare le piante della luce abbondante di cui hanno bisogno per svilupparsi. Il terreno va lavorato in profondità e le buche di impianto di solito sono 50 cm x 50 cm e profonde altrettanto. L’orniello cresce velocemente all’inizio, ragion per cui viene governato a ceduo. Sarchiature e ripuliture vengono effettuate annualmente. Tra gli utilizzi dell’Orniello segnaliamo il suo impiego come specie da rimboschimento su suoli poveri, calcarei o anche argillosi. In parchi e giardini medio-piccoli viene usato a scopo ornamentale data la bellezza della fioritura tardo primaverile. Può essere utilizzato per la formazione di siepi.


Parassiti e malattie

orniello Ricordiamo il fungo ascomicete Phyllactinia suffulta, che provoca caduta precoce delle foglie, e una virosi tipica dell’Orniello, che si manifesta con un minore accrescimento delle foglie che pur non cadendo risultano deformi e si coprono di bolle, schiarendosi inoltre lungo le nervature.


Caratteristiche del legno

Il legno dell’Orniello è resistente ed elastico, di modesta qualità e colore pallido. Si utilizza per produrre manici, pali da vite e piccoli utensili, come combustibile e per la produzione di carbone.


Orniello: Varietà

orniello Le varietà di Orniello sono molte, tra le tante segnaliamo

“Meczek” molto resistente, che cresce solo fino a 5 m di altezza per 3 di ampiezza, a foglie scure con una sfumatura bluastra, adatto a piccoli giardini.

“Argentea” a foglie argentate

“Anita” ad habitus slanciato e piramidale

“Striata” con i rami striati

“Variegata” a foglie macchiate di bianco


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