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La breve descrizione della parte finale del precedente capitolo è incredibilmente esauriente nel descrivere il vero perché possedere un giardino; chi lo possiede prova queste sensazioni più uniche che rare, e può ritenersi davvero fortunato. Ma siccome il giardino riesce a rilassarci così tanto da metterci di buon umore ed aiutare anche le relazioni con gli altri, molto spesso capita che chi possiede un giardino giunga a “promuoverlo”, come fosse una vera pubblicità, ad amici e parenti, declamando tutte le cose positive (che sono moltissime) e, per i più sinceri, anche i pochi compiti da svolgere per mantenerlo sempre al massimo. Ed è da qui che è partito il fenomeno “giardino di casa”, attraverso il passaparola di miliardi di persone nel mondo, che recentemente utilizzano soprattutto la rete internet per parlare e ciò garantisce un’incredibile velocità di diffusione in tutto il globo civilizzato. Oggi avere un giardino vicino casa è una impagabile fortuna, proprio perché il livello di stress che accumuliamo sul lavoro ed in qualunque luogo fuori casa nostra è giunto ad un livello talmente alto che se non troviamo qualcosa con cui scaricarlo rischiamo davvero di scoppiare. Ed è per questo che tante persone, e sempre di più nel mondo, decidono di fare quel sacrificio in più per garantirsi un luogo di pace all’interno della casa propria e di garantirlo anche al resto della propria famiglia, quasi fosse un bunker antibomba, dove la bomba è lo stress del quotidiano.
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Abbiamo tanto parlato dei sacrifici necessari ad avere un giardino, ed alla maggior parte di noi è certamente noto quale sia il sacrificio più grande per possederne uno, quello economico; in effetti per avere un giardino per lo meno decente bisogna mettere una bella mano al portafogli, anche perchè trovandosi vicino casa sarà presumibilmente un terreno di destinazione abitativa e quindi avrà un prezzo più alto; ciò non accade quando tutto la pianificazione ed il progetto della casa prevedono già che a fianco ci sia un giardino, ma ugualmente ciò verrà pagato nel conto totale perché è un’agevolazione non trascurabile che ci è già stata fornita. Ma il sacrificio economico è l’unico da fare per avere un giardino davvero? Purtroppo no, anche se bisogna precisare che il sacrificio di cui faremo menzione ora è più piacevole, e di gran lunda, di un mutuo per acquistare da zero il giardino. Si tratta della famosissima manutenzione, tanto semplice quanto importante, ma tanto indigesta a gran parte della popolazione, troppo spesso convinta che non ci siano spine vicino alla rosa giardino.
La manutenzione è un insieme di operazioni che puntano a mantenere intatte nel tempo la funzionalità e l’estetica di qualsiasi cosa l’uomo possiede ed utilizza; nel caso del giardino, dato che viene acquistato sia per fini di arredamento che funzionali, essa è importantissima ed irrinunciabile per entrambi i motivi. Immaginate voi se ci scocciamo di pulire le erbacce intorno al sentiero di mattoni, oppure se non innaffiamo le piante, oppure se non le potiamo quando è meglio farlo, o ancora se non sistemiamo gli attrezzi al loro posto dopo averli utilizzati, cosa succederebbe? Ci ritroveremmo in uno sterpaio, una specie di savana dove è anche difficile camminare, oppure ancora ci ritroveremmo in una specie di deserto arido e secco, senza vita ma fatto solo di rami secchi e tristissimi, oppure ancora ci sarà impedito di guardare fuori e camminare perché le piante saranno incontrollate ed incontrollabili, oppure in ultimo sarà un campo minato di attrezzi potenzialmente pericolosi per noi, ma soprattutto per eventuali bambini o comunque persone che non conoscono bene il luogo e né hanno grandi capacità di adattamento immediato (come per esempio gli anziani). E la conclusione di tutto ciò è che il giardino perde la sua bellezza, ma soprattutto perde quella funzione di antistress per cui lo abbiamo scelto e comprato, dato che non staremo mai tranquilli calpestando delle pale o dei rami secchi ad ogni passo, e né staremo tranquilli se a causa di tutto ciò che abbiamo descritto non riusciremo nemmeno a posizionare la sdraio per rilassarci un po’.
Ma per evitare questi tragici scenari appena descritti quali sono le operazioni di manutenzione da effettuare? Ebbene, i gruppi di operazioni manutentive da effettuare sono essenzialmente due: la cura e la pulizia. In effetti il giardino non ha bisogno di moltissime modifiche o grandi sostituzioni, se si compiono le giuste operazioni esse saranno rapide, per nulla pesanti e dai risultati ottimi. Per esempio, una volta che abbiamo messo la pianta in terra, che ci siamo assicurati che le radici hanno attecchito e che la vediamo crescere col passare del tempo, l’unica operazione da effettuare sarà quella di potare quelle foglie e quei rami di troppo un paio di volte al mese e nulla più, il resto sarà solo ammirare il lavoro della natura. La stessa cosa va fatta per ciò che serve a passeggiare in giardino, ovvero i percorsi in mattonella o in pietra, che vanno soltanto puliti dalle erbacce e della terra accumulata e nulla più. Per quanto riguarda la pulizia, lì c’è da fare un discorso più ampio ma anche dalle soluzioni più immediate; la pulizia è un aspetto fondamentale, sia per il corretto utilizzo del giardino ma soprattutto per le questioni igieniche legate a coloro che il giardino lo vivono, ovvero noi stessi. Non bisogna mai lesinare su queste operazioni di pulizia, anche se esse richiedono a volte degli strumenti più specializzati rispetto alla pala, alla vanga, al rastrello ed alle forbici da giardiniere per spuntare qualche rametto, perché in un luogo ve c’è terra, insetti, un luogo aperto e vissuto dalla natura, occorre una pulizia profonda ed accurata almeno ogni tanto, con qualche “spolveratina” (anche se non si tratta ovviamente di togliere la polvere) settimanale per prolungare l’effetto pulito.
Uno degli strumenti specialistici da utilizzare per una corretta pulizia del giardino è l’idropulitrice; questa macchina utilizza fondamentalmente la potenza pulente dell’acqua e del vapore per rendere lindo ed igienico ogni angolo del giardino, in modo da viverlo con la massima sicurezza. Sì, avete letto bene, c’è anche la componente di igiene; infatti come tutti sanno il vapore si sviluppa ad una temperatura superiore ai 100 gradi centigradi, un valore al quale la maggior parte dei batteri e degli agenti patogeni non riesce a resistere, per cui oltre al classico lavoro pulente, l’idropulitrice con funzione vapore aggiunge anche quello igienizzante. Questo macchinario può essere utilizzato in ogni parte del giardino, perché le tecnologie moderne ed i perfezionamenti col passare degli anni hanno integrato parecchie funzioni; le prime idropulitrici erano utilizzate quasi esclusivamente per le superfici dure e non terrose, come appunto le mattonelle da passeggiata, oppure il pavimento sotto al gazebo. Poi l’evoluzione anche dei prodotti ha portato allo sviluppo dei filtri, che posizionati davanti alla “bocca” dell’idropulitrice permette a questa macchina di igienizzare anche le zone terrose, senza per questo motivo essere intasate e quindi rotte o quantomeno bloccate dagli accumuli di terra nei condotti interni.
Un tempo, anche solo venti o trenta anni fa, possedere una idropulitrice per il proprio giardino erano un lusso, o quantomeno era roba da specialisti del settore e maniaci della cura del giardino. Ciò era dovuto al fatto che il prezzo di questa macchina (e di altre del suo genere) era proibitivo, dovuto soprattutto a tecnologie e metodi di progettazione e costruzione non così efficienti come quelli dei nostri giorni, in cui ogni particolare è portato al massimo (o dovremmo dire minimo?) e quindi si riesce a giungere ad un prezzo molto competitivo e soprattutto alla portata di molte più persone rispetto ad un tempo. A tutto ciò ha contribuito positivamente anche l’enorme diffusione dei negozi di bricolage e faidate che ora possiamo trovare nei pressi di quasi tutti i centri commerciali, sorti a loro volta grazie alla sempre crescente passione per il giardinaggio come hobby, quel famoso “pollice verde”, utile a distrarsi dal lavoro e dalle preoccupazioni quotidiane. Il prezzo di una idropulitrice non è definibile con precisione assoluto, tanto più per noi che non esponiamo nomi e marchi e che facciamo una informazione divulgativa e non orientativa né “comprata”; però possiamo assicurare a tutti coloro che si vogliono affacciare a questo oggetto che la diversificazione del mercato e delle caratteristiche ha permesso di avere sempre un prodotto per ogni possibilità, per ogni tasca. Detto questo, è ovvio che poi la idropulitrice debba essere sia utilizzata che conservata con cura, sia per evitare che si rompa e sia per non gettar via i soldi (spesso tanti) con cui la si è comprata; ciò vuol dire che è meglio riporla in uno sgabuzzino apposito, coperto e soprattutto non troppo umido né sporco.
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