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Cavalcando questo crescente ed inarrestabile successo del barbecue, sono nate tantissime società atte a produrre e pubblicizzare il barbecue in tutto il mondo. Al giorno d’oggi, dove il fenomeno barbecue non è affatto estinto, le aziende che in tutto il mondo producono e vivono grazie al barbecue sono innumerevoli; si possono distinguere le enormi compagnie ed anche i piccolissimi artigiani, estremi di un mercato pressoché globale che sa offrire una vastità incredibile di soluzioni al proprio pubblico. E menomale che è così, perché proprio per il fatto che il barbecue deve adattarsi alle società di tutto il mondo, esso deve essere capace di plasmarsi secondo i gusti ed i costumi di queste società, che possono anche variare di moltissimo tra loro. Per capire meglio questa questione prendiamo alcuni esempi molto esemplificativi, partendo dagli Stati. Gli Stati Uniti d’America: un Paese enorme, con una popolazione amante delle cose grandi, “all’americana”, richiederà di certo dei barbecue dalle dimensioni grandi e pieni di accessori di ogni tipo; il Giappone: una popolazione dalla cultura aperta alla conoscenza ed al progresso, con però evidenti problemi di spazio disponibile e che quindi necessiterà di barbecue piccoli e maneggevoli per essere riposti quando non servono; l’Inghilterra: la discrezione e la moderazione “british” non ammetteranno né barbecue enormi e né dall’estetica importante, ma richiederanno dei colori tenui e metallici, oltre che forme semplici ed eleganti, mai eccessive.
Fatti tre evidenti esempi di Paesi in cui il barbecue ha saputo diffondersi ed essere amato, ma adattandosi in toto all’indole del Paese stesso e quindi essendo totalmente diverso da caso a caso, vediamo ora com’è oggi il mercato del barbecue. Quando a circa tre quarti dello scorso secolo c’è stata l’esplosione mondiale del barbecue, c’è stata un’esplosione anche delle vendite. Bensì molti allora preferivano costruirselo il barbecue, le aziende produttrici del tempo (poche a dir la verità) hanno comunque fatto delle enormi fortune. Per fortune però la maggior parte di esse ha compreso che il fenomeno non era destinato a spegnersi in fretta ed hanno investito tantissimo nella ricerca, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello della pubblicità e delle ricerche di mercato. Oggi il mercato del barbecue non fa di certo quei numeri di una volta, anche perché il barbecue è un accessorio che non si usa e getta; è quindi un mercato di ricambio (cioè che vede l’acquisto di un prodotto nuovo quando il vecchio si rompe), ma nonostante ciò ha grandi numeri per tante aziende nel mondo.
Uno degli investimenti maggiori delle società di costruzione e vendita di barbecue è stato quello nella pubblicità; la prima ed originaria, quella dei film americani di decenni fa, è stata pressoché involontaria ed indiretta ma avuto grande effetto. Oggi si punta sul più amato dei mezzi di comunicazione, ovvero internet: è in questo enorme e fornitissimo mercato virtuale che si possono trovare tutte le informazioni, le immagini, le descrizioni che ci servono sul barbecue (e su qualsiasi altra cosa in realtà). Le aziende infatti si sono lanciate nel commercio on line, allestendo dei veri show room virtuali dove il cliente può comodamente visitare ed analizzare tantissimi modelli di barbecue non spostandosi dal divano di casa. E’ chiaro che a queste operazioni commerciali si deve unire poi una rete di vendita che sostenga il pubblico, perché l’ultima e definitiva decisione di acquisto di un barbecue deve avvenire solo dove aver visto e toccato davvero il prodotto, perché solo così esso ci può conquistare davvero.
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