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Il vaso non è nato come recipiente per contenere la terra ed una pianta, floreale o meno. Oggi l’utilizzo più gettonato di questo oggetto è proprio questo, ma la sua nascita è tutt’altra cosa. Purtroppo c’è da dire che la sua nascita è anche meno nobile, perché una delle prime utilizzazioni dei vasi è quella come vaso da notte; è una cosa straordinaria pensare che i nostri nonni ancora avevano questa usanza (quindi si potrebbe definirla millenaria), ma essa fu inventata da Greci e Romani antichi per le loro funzioni fisiologiche durante la notte. Ma non solo questo si faceva con i primi vasi, perché (e speriamo che fossero altri vasi) essi venivano utilizzati anche come contenitori per alimenti, in modo particolare per il cibo e per i liquidi. La differenza tra vasi da cibo e da bevande era nella forma, che per i secondi era allungata e con delle comode maniglie per permettere di versarli. I liquidi erano l’olio ed il vino, quest’ultimo in particolare per i Romani antichi. Successivamente, qualcuno cominciò anche ad utilizzare i vasi come contenitori per esporre piante e fiori anche in casa, ovvero lontano da quei giardini che comunque all’epoca erano disponibili per tutti. Questo merito si deve in modo particolare secondo gli studiosi ai Greci antichi, i quali avevano uno spiccato senso dell’estetica, più dei romani che comunque utilizzarono questa soluzione ma più semplicemente perché la “ereditarono” dai suddetti greci e non per loro invenzione. Ma non solo, il recipiente in terracotta (altra denominazione del vaso) poteva anche solo contenere degli oggetti, ovvero delle cose normali che per comodità venivano poggiati in esso. Sembra troppo banale, ma in realtà tutto ha avuto un’origine e questa è stata quella dei recipienti e dei vasi.
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Il rapporto poi tra vaso e pianta è nato quando qualcuno ha chiaramente penato di poter mettere in un vaso una pianta, con lo scopo di farla crescere lontano dal giardino. Nel periodo a cui ci stiamo riferendo, tantissime persone avevano a disposizione metri e metri di terra sia perché la popolazione era molto minore e sia perchè c’era una situazione burocratica molto più libera e quindi non ci volevano tante tasse e tanti documenti per appropriarsi di un appezzamento di terreno; ciò era vero anche in senso molto negativo, quando per esempio alcune persone ammazzavano il proprietario terriero e ne diventavano il nuovo possessore di tutti i suoi beni. Comunque sia, è chiaro che la bellezza di una pianta sembrava anche ai Greci sprecata in un giardino; essi, come abbiamo già detto, amavano l’arte e l’estetica, pertanto con l’utilizzo delle piante in vaso volevano portare questa bellezza naturale anche dentro casa.
Abbiamo visto come il vaso è nato e quale sia stata l’origine del suo abbinamento con le piante ed i fiori. Ebbene, oggi moltissime persone vorrebbero possedere un vaso di fiori antichissimo, ma non per i fiori, bensì per il vaso che risulterà prezioso e raro, oltre che invidiatissimo da tutti. Questa soddisfazione (effimera, secondo la nostra personale opinione) però non potrà trovare riscontro reale, almeno lecitamente, perché in Italia vige una legge che vieta il possesso di vasi di origine antica. E’ vero che essi circolano sul mercato nero, ma è anche vero che i falsari sono diventati dei veri e propri maestri ed è anche vero che si rischiano delle grandi multe ed anche il carcere. Noi riteniamo che le imitazioni legali che oggi si possono trovare in tantissimi negozi di otri e vasi antichi possano accontentare la voglia di antica eleganza che una persona può avere, ed inoltre pensiamo che il gioco non valga la candela, nel rischiare il carcere semplicemente per un vaso antico, oltre che si rischia di rovinare un pezzo di patrimonio di tutta l’umanità (forse è questo il motivo principale di tutte le leggi che in Italia ed in altri Stati vietano i pezzi antichi).
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