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Quando si parla di terriccio per piante ci si riferisce essenzialmente a un substrato composto da scarti vegetali, composti argillosi e parti inerti ( ciottoli o sabbia) che favoriscono l’attecchimento della pianta, il suo nutrimento e lo sgrondo dell’acqua da irrigazione. Questo terriccio viene di solito appositamente preparato, poiché in natura è molto difficile trovare suoli che offrono la stessa miscela minerale e vegetale necessaria alla crescita delle piante. In natura esistono, infatti, diversi tipi di terreni: argillosi, calcarei, sabbiosi, acidi, basici e neutri. Ognuno di questi terreni può essere adatto per determinate specie di piante, ma non per tutte. I terreni argillosi sono composti da argilla, sostanza che li rende molto pesanti ed impermeabili, non consentendo un buon sviluppo radicale della pianta. I terreni calcarei, essendo prevalentemente composti da calcare, sono duri e pietrosi e non permettono alle piante di assorbire correttamente le sostanze nutritive naturalmente disciolte nel suolo o distribuite con i concimi. I terreni sabbiosi sono morbidi, leggeri e facilitano l’assorbimento dell’acqua, ma la loro carenza di sostanze nutritive li rende poco adatti alla sana crescita delle piante. I terreni acidi, basici o neutri, sono così definiti in base al loro Ph. I terreni acidi hanno un Ph inferiore a 5, quelli basici hanno, invece, un Ph superiore a 5 e quelli neutri lo hanno pari a 5. Alcune piante prediligono i terreni acidi e vengono per questo dette acidofile, tra queste rientrano anche molte specie ornamentali da coltivare in vaso. Altre piante amano i terreni basici, che in genere corrispondono a quelli ricchi di calcio, mentre i terreni neutri sono adatti a piante che non presentano particolari esigenze di coltivazione. Come si può notare, i terricci naturali non sempre possiedono tutte le caratteristiche per consentire un sano e regolare sviluppo delle piante. Ecco perché, solitamente, si ricorre a dei terricci opportunamente preparati e miscelati.
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Dopo aver appurato che non tutte le piante hanno bisogno dello stesso terriccio, si deve procedere alla scelta ed alla preparazione di quello più adatto alla specie da coltivare. I terricci possono essere classificati in base allo stadio di sviluppo della pianta o al metodo di coltivazione e in base alla loro provenienza. Nel primo caso si parla di terriccio per semina, per piante in vaso e per piante adulte, mentre nel secondo si parla di terriccio naturale, terriccio di coltivazione e terriccio universale. Il terriccio naturale è quello già esistente in natura: si tratta del substrato su cui crescono molte specie arbustive. Il terriccio di molti alberi può essere in molti casi usato per coltivare anche piante ornamentali e da giardino. Il terriccio naturale ( la normale “terra” degli alberi) può essere usato per le piante da giardino aggiungendovi una metà di stallatico. Il terriccio di coltivazione è cosa ben diversa dal terriccio naturale, ma non vuol dire che sia artificiale, ma semplicemente che viene preparato aggiungendo una miscela, in parti più o meno uguali, composta da argilla, scarti vegetali e sabbia con effetto drenante. Il terriccio di coltivazione è usato per una stragrande varietà di piante e può essere considerato il terriccio per eccellenza del giardinaggio. Questo substrato è fertile, leggero, morbido e ben drenato. La sua composizione garantisce un buon apporto di nutrienti alla pianta e un buon livello di drenaggio. Il terriccio universale è quello prodotto industrialmente. Composto anche da torba, humus, compost e rifiuti organici, questo terriccio non è sempre adatto alla coltivazione di tutte le piante, perché quelle adulte, ad esempio, non gradiscono la torba.
Il terriccio migliore è certamente quello adatto al tipo di pianta da coltivare. In questo caso, se si è esperti ed appassionati di giardinaggio, si possono preparare dei terricci fai da te utilizzabili per i vari stadi di coltivazione della pianta. Il terriccio fai da te potrà essere preparato per la semina, per il trapianto, per le piante adulte, e così via. La composizione del terriccio fai da te varia in base all’epoca e alla ragione di utilizzo. Il terriccio per semina si prepara aggiungendo stallatico maturo alle zolle del campo preventivamente zappate e liberate dai residui delle piante coltivate in precedenza. Lo stallatico si aggiunge a un solco scavato a una profondità di circa trenta centimetri, nell’ordine di due chili e mezzo ogni metro quadro. Questo procedimento si dovrà effettuare con tutte le altre zolle. Dopo aver concimato e ricoperto anche le zolle più grandi si potrà procedere alla semina. Il terriccio per la semina delle piante in vaso deve, invece, essere composto da una miscela di argilla, sabbia, humus e fertilizzante a cui aggiungere macroelementi, quali azoto, fosforo e potassio. In alcuni casi potrebbe essere necessario aggiungere anche la torba, che, però, non è adatta a tutte le piante. I terricci con argilla e torba, ad esempio, non sono graditi dal peperoncino perché induriscono il substrato facendo soffocare le radici di questa pianta.
Il terriccio per le piante in vaso deve tener conto delle specifiche peculiarità di questo metodo di coltivazione. Il vaso permette la crescita delle piante in uno spazio generalmente più ristretto del campo a cielo aperto. Le dimensioni del contenitore richiedono, dunque, un terriccio che consenta un buon drenaggio dell’acqua, un adeguato livello di umidità e un sano sviluppo delle radici della pianta. Il terriccio ideale per le piante in vaso deve essere poroso, soffice, umido e ben drenato. La porosità evita l’accumulo di acqua e il conseguente marciume delle radici. Per garantire una corretta nutrizione della pianta, il terriccio da vaso deve essere arricchito da concimi contenenti macro e microelementi( azoto, fosforo, potassio, calcio, ferro, zinco, ecc.). Questi vanno aggiunti in maniera graduale e nelle quantità adatte alla specie da coltivare. Un substrato ideale per piante in vaso può essere composto da torba; humus; concimi organici adatti allo sviluppo delle radici; sabbia, che favorisce il drenaggio dell’acqua, e roccia vulcanica, come la perlite, che rende il terreno morbido e umido. La quantità di terriccio da somministrare dipenderà dalle dimensioni del vaso. Nelle fioriere rettangolari da cinquanta centimetri, ne servono cinquanta litri, mentre nei vasi tondi con diametro di mezzo metro, ne servono quaranta.
Gli alberi da frutto possono essere coltivati in giardino anche per semplici finalità ornamentali. Anche se non si tratta di una coltivazione a scopo produttivo, gli alberi da frutto necessitano di un particolare terriccio che consenta un sano sviluppo delle radici senza risentire della particolare composizione chimico fisica del suolo del giardino. La scelta dei composti da aggiungere al suolo dipenderà proprio dalla composizione di quest’ultimo. Se il terreno è argilloso, quindi duro e impermeabile, bisogna scavarlo a una profondità di circa venti centimetri, aggiungendovi della sabbia o della ghiaia grossa. Queste sostanze inerti facilitano il drenaggio dell’acqua evitando il ristagno dell’umidità attorno alle radici. Dopo aver scavato la parte centrale da cui crescerà il tronco dell’albero, si dovrà anche aggiungere della terra fine fertilizzata con concime granulare a lento rilascio, mentre la circonferenza della stessa buca andrà concimata con letame maturo.
Il terriccio universale viene prodotto industrialmente e venduto nei negozi di giardinaggio ed articoli per la casa. Confezionato in sacchi di varia portata, da dieci a ottanta litri, il terriccio universale contiene diversi tipi di torba, dalla nera alla bianca, corteccia di alberi, humus ed altre sostanze organiche. La quantità dei vari elementi del terriccio universale viene dosata in base allo stadio di coltivazione della pianta o alla specie da coltivare. In commercio si trovano, infatti, terricci universali per il rinvaso, terricci ammendanti per il suolo, terricci a base di compost per la coltivazione estiva delle piante da giardino e terricci universali multiuso. Il terriccio universale è adatto ai “giardinieri” inesperti, che possono avere difficoltà nella preparazione del terriccio fai da te. Errori di dosaggio dei vari elementi del terriccio possono, infatti, compromettere la crescita delle piante.
Alcune specie di piante, come quelle da appartamento, possono non accontentarsi dei terricci naturali e universali. Spesso prediligono quelli fai da te, ma realizzati secondo specifici dosaggi e con sostanze molto particolari. Le piante da appartamento possono svilupparsi in maniera sana con terricci arricchiti con sterco di cavallo. Lo sterco si può prelevare liquido nei maneggi. Il substrato si prepara miscelando questo liquame con sabbia grossa, torba macinata, concime azotato e scarti di conifere. Lo sterco del cavallo, se viene addizionato a foglie di faggio essiccate da sei mesi ed a concimi azotati, permette di ottenere un terriccio ottimo per il rinvaso delle piante e per la loro propagazione per talea. Ideale per le piante da appartamento è anche il “terriccio di lombrico”, ovvero il terreno dove vive il verme omonimo. I lombrichi rendono il terreno molto soffice e ricco di sostanze nutritive.
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