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La "thuja" predilige i luoghi ben soleggiati anche se sopporta tranquillamente i posti ombreggiati in ogni caso, se si desidera che la pianta si sviluppi bene, è necessario esporla ad almeno quattro ore di sole al dì. Non teme le temperature più fredde e rigide ma non sopporta assolutamente i luoghi sul mare per via dell'aria salmastra. La pianta ha necessità di terreno acido e di concimazione con "sostanze organiche". Va potata regolarmente e mai in modo drastico. Deve essere innaffiata con una certa regolarità quando è ancora giovane, da adulta invece sopporta i lunghi periodi di arsura e siccità per cui, le pioggie le sono sufficienti. La "thuja" non riesce a sostenere i ristagni d'acqua, per evitare questo problema è necessario mischiare "sabbia" o "pomice" al terreno prima di piantarla. Sono ottimi per lei anche i terreni argillosi.
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La "Thuja" è certamente uno degli alberi più presenti nei nostri giardini. Ne esistono di 5 specie e la più diffusa nelle nostre zone è certamente la "Thuja occidentalis" o "tuia americana" (o cedro bianco). Può arrivare a 20 metri di altezza e assumere una forma conica. Le foglie molto robuste sono "squamiformi", lucidissime e molto piccole, e possiedono un colore giallo-verdastro. Il colore della corteccia è marrone-aranciato. Hanno un profumo molto balsamico. I fiori "maschili" sono rossastri, quelli "femminili" marroni-giallastri. I frutti sono a forma conica allungata, dal colore grigio-verdastro che diventa marrone in fase di maturazione. Proviene dall'America settentrionale, dove vi sono terreni molto calcarei ed è stata una delle prime piante a essere stata esportata da questo Paese. Se la "Thuja" ha la possibilità di crescere, rispettando le sue reali esigenze, si scopre un albero molto tenace e duraturo.
La "Thuja" viene solitamente attaccata da acari e afidi, e teme il colpo di "fuoco batterico". E' difficile curarla vista la struttura delle foglie che non permette di intervenire in maniera adeguata. Quindi, vige il motto, "meglio prevenire che curare", per cui è necessario far prevenzione durante la stagione più fredda, in modo da mantenerla sempre in buona salute. Nel caso in cui, la pianta si ammali, è possibile curarla, somministrandole "fitofarmaci sistematici". In caso di terreno poco drenante, è consigliabile diluire nell’acqua granuli di "fosetil alluminio", in modo da evitare patologie che potrebbero essere letali per la pianta. Può essere colpita dal fungo "Didymascella thujina", quando la pianta è ancora giovane. Questa possibilità si contrasta, coltivando le piantine di Thuja in "vivai" separati. Sia le coccinelle che il "ragno" delle "conifere" possono rappresentare un reale pericolo per questo albero.
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