Per avere buoni risultati e una crescita sana del nostro bosso, bisogna rispettare le sue esigenze. Si tratta di una pianta molto rustica, quindi tollera bene sia il caldo che il freddo. Questo fa sì che possa essere coltivata un pò in tutta Italia, ad esclusione di quelle aree in cui gli inverni raggiungono temperature inferiori ai meno diciassette gradi. Scegliamo quindi il vaso per il nostro bosso in base alla dimensione della pianta e usiamo del buon terriccio. Non ha particolari esigenze in quanto a terreno, ma l'importante è che sia ben drenante. A tal proposito si consiglia di cospargere la base del vaso con della ghiaia o dei piccoli cocci che garantiranno un drenaggio ottimale. Il bosso cresce bene sia in zone soleggiate che di mezz'ombra, ma nelle regioni dalle estati molto calde si prediliga la mezz'ombra affinché la pianta non risenta del troppo caldo. Per quanto concerne le annaffiature, solitamente sono sufficienti le piogge, visto lo scarso bisogno d' acqua della pianta. Durante la bella stagione comunque è probabile che si renderà utile procedere con irrigazioni a patto che non siano troppo abbondanti.
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Una volta che avremo sistemato il nostro bosso in vaso constateremo di quanto sia resistente e di quante poche cure necessiti questa pianta. Se si sceglie una varietà nana, che di solito viene consigliata per la coltura in vaso, potremo anche ridurre gli interventi di potatura. Trattandosi di una pianta a crescita molto lenta conserverà comunque a lungo la forma che decideremo di darle. Per la potatura meglio usare cesoie manuali e scegliere giornate senza sole. Si può intervenire o per dare la forma desiderata o per eliminare rami disordinati che oltre a rovinare la pianta da un punto di vista estetico ne danneggiano anche la salute. La potatura inoltre rinvigorisce e rafforza la pianta, quindi è bene eseguirla almeno due volte l'anno, ma non intervenire più di quattro volte. I periodi migliori sono i cambi di stagione. Il rinvaso invece va effettuato ogni due o tre anni, sostituendolo di volta in volta con un contenitore di una misura più grande. Per ottenere siepi in vaso, recidere una parte dei germogli che crescono nella parte superiore della pianta per sollecitare lo sviluppo di quelli laterali. In tal caso è preferibile utilizzare vasi rettangolari.
Come abbiamo accennato il bosso è una pianta resistente alle avversità, ma ci sono alcuni parassiti che potrebbero attaccarla. I principali sono gli afidi e la cocciniglia, ma gli attacchi più frequenti sono dovuti alla cecidomia, un insetto che deposita le larve sulle sue foglie, le quali una volta adulte se ne nutrono. Tuttavia il nemico principale e più pericoloso è la piralide del bosso, nome scientifico Cydalima perspectalis. Si tratta di un parassita proveniente dalla Cina, sconosciuto fino a qualche anno fa e che è in grado di mettere a repentaglio la vita della pianta. In breve tempo con la sua attività questo insetto fa seccare le foglie e i rami e, data la lentezza di riproduzione del bosso, può arrecare ingenti danni se non si riesce a intervenire efficacemente e rapidamente. Quindi più che di cure vere e proprie la migliore risposta a tali parassiti è la prevenzione, cercando di monitorare costantemente lo stato di salute del bosso e intervenendo ai primi segni di attacco.
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