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Il ginkgo biloba contiene numerose sostanze che hanno delle proprietà specifiche utili a scopi medici e terapeutici. Per questo motivo gli estratti di questa pianta vengono venduti in varie forme in farmacie ed erboristerie. I composti a base di ginkgo hanno trovato un riscontro scientifico per combattere alcune patologie: malattie celebro-vascolari, arteriopatie, deficit di memoria, stress, morbo di Alzheimer allo stato iniziale, malattie bronchiali, depressione, emicrania e vertigini. Le sostanze contenute nella pianta hanno insomma proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Bisogna fare attenzione ad acquistare i prodotti a base di ginkgo online, perché gli estratti devono essere puri per essere efficaci. Meglio optare per un’erboristeria affidabile: una confezione da 240 capsule a base di foglie di ginkgo costa circa 15 euro; una boccetta da 50 ml di estratto secco di ginkgo costa sempre sui 15 euro. La tisana di ginkgo costa sui 5 euro per 100 grammi. Gli integratori alimentari a base di ginkgo, invece, costano circa 12 euro per una confezione contenente 60 tavolette.
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Il ginkgo biloba è una pianta antichissima, una delle più antiche del mondo, tant’è che ne sono state trovate tracce in fossili appartenenti a migliaia di anni fa. È l’unica pianta sopravvissuta della famiglia delle ginkgoaceae: è originaria della Cina ma si trova anche in altre zone asiatiche, è chiamata ginko, ginco o albero di capelvenere. Il nome ginkgo è dovuto molto probabilmente a una trascrizione sbagliata del nome giapponese ginkyō, errore commesso dal botanico tedesco Kaempfer. Questi alberi raggiungono fino i 20-30 metri di altezza, hanno foglie caduche a forma di ventaglio e di colore verde chiaro e dorate in autunno. I ginkgo restano spogli per poco perché sono gli ultimi a perdere le foglie e i primi a germogliare in primavera. La corteccia è grigia e ruvida e la chioma assume una forma allungata. Questa pianta è dioica, ossia esistono sia esemplari femminili che esemplari maschili: quelli femminili producono dei frutti amati in oriente ma non molto graditi in occidente, per questo motivo in Europa si predilige la coltivazione delle piante maschili.
Gli alberi di ginkgo biloba vengono impiegati nell'arredo urbano, in parchi e viali, perché è una pianta che resiste molto bene agli agenti inquinanti. Viene utilizzato molto anche per fare bonsai, mentre il legno serve per costruire mobili e per lavori di tornio e intaglio. In Cina viene coltivato come albero da frutto, mentre in occidente no, perché i frutti non hanno mai ottenuto un buon riscontro sul mercato. Dal ginkgo poi vengono estratte le sostanze benefiche usate in medicina ed erboristeria. Queste piante possono essere coltivate ovunque. Gli esemplari giovani hanno bisogno di annaffiature frequenti nei periodi caldi, mentre quelli adulti resistono anche solo grazie alle acque piovane. Le radici attecchiscono bene e normalmente non servono concimazioni, ma è preferibile mettere del concime organico alla base dell’albero in autunno e alla base delle piante appena poste a dimora. Il ginkgo biloba non ha bisogno di essere potato ed è rarissimo che venga attaccato da parassiti o malattie. Infine, la pianta predilige terreni umidi e luoghi semiombreggiati, con poche ore al giorno di esposizione diretta ai raggi del sole.
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