Olmo

Che cos'è e le modalità di coltivazione

Nel genere olmo sono classificate 40 specie che possiedono alcune caratteristiche simili: infatti si tratta di alberi ad alto fusto, rustici, molto longevi e resistenti, decidui e che vengono adottati molto spesso nei grandi giardini e nei parchi. Infatti hanno un notevole sviluppo, tanto da poter raggiungere anche un'altezza di 20 metri. Inoltre possiedono una folta chioma globulosa che proietta tutt'attorno una piacevole ombra. Il risultato è quindi maestoso e molto funzionale. L'olmo è una specie molto diffusa nel continente europeo e in molti Paesi si trovano esemplari monumentali molto vecchi e di notevoli dimensioni. Proprio per il fatto di essere una specie rustica, la pianta non necessita di grandi cure: ad esempio è necessario innaffiare solo nei periodi più caldi dell'estate e se il terreno è secco e arido.
Olmo americano

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Le caratteristiche principali

Albero olmo L'olmo è una specie di origine euroasiatica, che si trova molto spesso in parchi e viali mentre cresce spontaneamente dalla pianura alla zona del castagneto fin verso i 1000 metri di altitudine. Costituisce un elemento dominante nella formazione di alcuni tipi di boschi misti. Fornisce inoltre un legname pesante, piuttosto pregiato. Gli olmi hanno in genere un fusto maestoso con corteccia scura; le foglie, alterne, picciolate e non simmetriche rispetto alla nervatura principale, sono caduche e fornite di stipole. Hanno margine doppiamente seghettato e appaiono un po' pelose. Le foglie sono ovali e in base alla stagione cambiano colore; invece l'effetto decorativo dei fiori non è molto rilevante perché sono piuttosto piccoli. Sbocciano in inverno oppure agli inizi della primavera. Come specie rustica l'olmo cresce bene anche se lasciato a se stesso; tuttavia può essere necessario effettuare di tanto in tanto una potatura di contenimento.

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Come coltivare

Esemplare olmo L'olmo viene messo a dimora all'inizio dell'autunno oppure al termine inverno; si adatta a ogni tipologia di terreno, tuttavia necessita di una posizione soleggiata. Di conseguenza è bene che possa avere almeno qualche ora di sole diretto per potersi sviluppare al meglio e non stentare la propria crescita. Si può trovare come esemplare singolo oppure in filari. L'olmo non teme il freddo e per questo motivo può essere messo a dimora in piena terra anche in zone dove gli inverni sono piuttosto rigidi e le temperature vanno spesso sotto lo zero. Si consiglia di mettere a dimora l'albero in un terreno fertile, ben drenato e con un notevole contenuto di sostanze organiche: in questo modo l'esemplare si sviluppa perfettamente e non si rischia che i ristagni idrici facciano marcire le radici. Inoltre un livello troppo alto di umidità nel terreno favorisce l'insorgere di malattie fungine.


Olmo: I parassiti e le malattie

Boschetto alberi latifoglie L'olmo è una specie molto diffusa sul territorio italiano, tuttavia è molto sensibile alla grafiosi dell’olmo: si tratta di una malattia fungina che colpisce in modo particolare gli esemplari giovani. I vettori sono gli scolitidi, cioè insetti che si nutrono del legno e quindi provocano la diffusione del fungo dalle piante malate a quelle sane. Inoltre, scavando il legno, contribuiscono a far penetrare il fungo nel flusso linfatico: se i canali della linfa vengono ostruiti, l'esemplare si secca rapidamente: sono sufficienti un paio di stagioni perché l'olmo perda l'intera chioma oppure muoia. Per prevenire la comparsa di questa malattia è bene evitare interventi di potatura sulle piante adulte, così da limitare il rischio che il fungo della grafiosi penetri all'interno da queste ferite. Al tempo stesso si consiglia di fare attenzione a graffi e tagli della corteccia.



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