Ontano

Quanto annaffiare l'ontano

L'Ontano generalmente non va annaffiato in quanto sarà sufficiente l'apporto della pioggia, ma in periodi molto secchi è bene effettuare alcune innaffiature. Questa pianta si trova di solito nei boschi, accanto ai fossi o nelle zone paludose, quindi per coltivarla in giardino è necessario effettuare frequenti irrigazioni. Il terreno che predilige è quello non calcareo e il clima preferito è quello non estivo, infatti l'Ontano ama il terreno umido e con abbondanza d'acqua. Può essere di diverse varietà in riferimento al clima e alla temperatura, come per esempio l'Ontano nero, bianco o rosso. È una pianta usata per bonificare e per creare dei boschi. Il terreno perfetto è quello siliceo, ma la pianta vive bene anche nella terra argillosa, con pH acido. Se questa pianta si trova lontano da fonti d'acqua le sue esigenze di umidità sono semplicemente delle precipitazioni abbastanza sostenute. L'Ontano fiorisce dal mese di febbraio a quello d'aprile in zone fresche.
Ontano

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Come coltivare l'ontano

Foglie ontano Di solito l'Ontano preferisce terreni poveri, sassosi e umidi. Si consiglia di coltivare questa pianta in primavera utilizzando i semi dell'anno prima. Gli stessi dovranno essere tenuti al freddo per qualche mese al fine di creare un ambiente invernale e aiutare quindi la germinazione. La propagazione può avvenire anche per talea da tenere in un composto di sabbia e terriccio umido. Anche con la semina è necessario tenere la terra sempre umida, ma senza causare dei ristagni idrici. In questo ambiente le piantine nascono in 15 giorni; tuttavia esiste un metodo molto più veloce per avere subito un albero già adulto. La pianta originaria deve essere stimolata per far nascere nuovi germogli alla base che cresceranno e avranno le proprie radici. In seguito i germogli stessi verranno separati e messi a dimora. L'Ontano non è soggetto a potature particolari, ma sarà necessario togliere i rami secchi o rovinati e aggiustare la chioma se la sua forma si presenta irregolare.

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Come concimare l'albero

Rametti albero La concimazione dell'Ontano non è obbligatoriamente necessaria; al limite è bene intervenire in primavera. La pianta cresce bene su terreni poveri di sostanza organica e non sopporta la siccità. L'Ontano si trova in simbiosi con quei batteri meglio chiamati azotofissatori. Infatti questo è un albero che migliora la composizione del terreno dove è stato messo a dimora, inoltre si adatta a diversi tipi di terreno e in caso di zone paludose riesce anche a bonificare oltre a consolidare gli argini. I batteri azotofissatori trovano casa, come si suol dire, nelle radici, sottraendo le sostanze nutritive alla pianta, ma restituendo azoto, che i batteri stessi ottengono dall'aria. In questo modo l'Ontano rende il terreno fertile e anche in caso di decomposizione della pianta influisce positivamente arricchendo di azoto la terra. Alla fine, viene considerato come un albero utilissimo per l'ambiente durante tutta la sua esistenza.


Ontano: Esposizioni e malattie

Amenti albero L'Ontano ama il sole, ma non l'ombra degli alberi vicini. Si dimostra un vero colonizzatore, anche se viene facilmente sopraffatto da altri tipi di piante con l'andare del tempo. L'Ontano cresce molto velocemente quando è giovane e di conseguenza ottiene le sue reali dimensioni fin da subito. Tuttavia non è longevo e questa caratteristica è un deterrente per porlo a dimora in giardino. L'Ontano non è soggetto a particolari malattie o parassiti, ma i germogli possono essere danneggiati dagli afidi. La pianta si deve difendere dal coleottero che mangia le foglie, mentre i funghi attaccano i fiori rendendoli secchi. I batteri quindi possono essere molto nocivi sia per i rami che per il fusto, infatti causano la fuoriuscita di un liquido che appare gommoso. Il ciclo vegetativo dell'Ontano inizia in primavera quando compaiono le foglie, poi produce degli amenti femminili e maschili e in autunno si notano i primi frutti che sono come delle pigne che contengono molti semi. Gli stessi frutti se rimangono sull'albero si seccano e possono restare in questa condizione anche per anni.



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