La maggior parte delle specie di palma sono originarie delle regioni dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Australia. Altre specie sono originarie anche del Sud- America, in particolar modo delle regioni costiere atlantiche, o dell’area mediterranea, ma si tratta di poche eccezioni. La palma nana, ad esempio, fa parte della vegetazione mediterranea ed è diffusa in alcune aree del Portogallo, nella Francia mediterranea, in Spagna e nelle regioni meridionali d’Italia come Calabria, Puglia, Campania e Sicilia. In misura ridotta è diffusa anche a Malta e nell’area costiera della penisola anatolica. Come detto vi sono specie che, differentemente rispetto ad altre, si sono diffuse anche laddove ci sono climi freddi: il genere Trachycarpus, ad esempi,o è originario dell’Asia orientale ma è oggi diffuso persino in Islanda, a riprova della grande resistenza al freddo raggiunta da alcune tipologie.
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Le palme sono grandi piante perenni dal fusto spesso non ramificato. Questo fusto è sormontato da un’ampia corona di grandi foglie con guaine molto sviluppate. I fiori sono unisessuati ma ogni esemplare di palma ne ha di genere femminile e di genere maschile; questi sono riuniti in un'infiorescenza, comunemente detta spadice, che ha una tipica forma a spiga o, talvolta, a pannocchia; lo spadice è circondata a sua volta dalla spata, avente funzione principalmente protettiva. Il frutto varia da genere a genere ma, solitamente, è una bacca o una drupa. Esistono diverse tipologie di palme: palme da cocco, tipica dei litorali di paesi a clima molto caldo; le palme da dattero, diffuse soprattutto in Medio Oriente e in particolare nell'area tra i fiumi Tigri ed Eufrate; infine, esiste anche la palma da olio.
La palma albero soffre alcune malattie particolarmente gravi ed è soggetta a infezioni dovute a parassiti molto aggressivi. Tra i più temibili vi è il Rhynchophorus ferrugineus, anche noto con il nome di punteruolo rosso delle palme. Questo parassita infestante è originario del Sud Est asiatico e produce gravissimi danni alle coltivazioni di palma da cocco. Con la diffusione di esemplari di palme infettate, questo parassito ha raggiunto nei primi anni 80’ la penisola arabica e il Medio Oriente: negli anni 90’ è stato segnalato in Giordania e in Iran. Da lì la diffusione nel bacino mediterraneo è stata rapida. Nel 2004 si è avuta la prima segnalazione del parassita nel nostro Paese, nell’area di Pistoia. Negli anni seguenti, sempre in Italia, è stato causa di una forte moria di palme secolari nei parchi pubblici campani. La malattia è così grave e la diffusione così ampia da far ritenere che, qualora non si trovassero soluzioni adeguati, la palma potrebbe addirittura estinguersi sul suolo italiano entro il 2016.
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