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La coltivazione dell’anemone coronaria è abbastanza facile. La pianta nasce da un rizoma, ossia un bulbo, rotondo, piatto e dal diametro di circa 2 centimetri: i bulbi vanno interrati ad una profondità pari al loro diametro, da lì svilupperanno delle radici che andranno ancora di molto in profondità. In primavera crescono i fusti che raggiungono un’altezza massima di 30 centimetri: sulle cime dei fusti c’è un collarino solitamente di colore scuro, contornato dalle foglie, dal quale si apre poi il fiore, che può essere a coppa semplice oppure doppio, da sei o otto petali. Il fiore può essere simile a una margherita o a un papavero, a seconda della specie; i colori sono intensi, dal bianco al viola, alcune varietà hanno delle striature. Le foglie sono lobate, verde chiaro, simili al prezzemolo e divise tra loro, dopo la fioritura si seccano quasi subito. Per ottenere un effetto a macchia di colore, si consiglia di interrare bulbi di anemoni diversi vicini, così cresceranno piante dai fiori diversi nella stessa area creando un’atmosfera allegra e vivace.
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I rizomi o bulbi dell’anemone coronaria possono essere interrati sia in un vaso che direttamente a terra, purché il terreno sia ben drenato. I ristagni idrici sono dannosi per i rizomi quindi bisogna stare molto attenti affinché non si formino. I bulbi in commercio sono di solito secchi, quindi prima di piantarli vanno lasciati un paio d’ore in acqua tiepida. Nella terra vanno ovviamente posti con le radici verso il basso. L’anemone coronaria predilige posizioni in pieno sole o in mezz’ombra, situazione che spesso capita visto che questo fiore viene usato come bordura bassa ai piedi di piante più alte. In inverno andrebbe tolta dal terreno e tenuta in un luogo fresco e asciutto per farla riposare. Nella primavera successiva si può poi ripiantare. Le annaffiature devono essere regolari fino al termine della fioritura, quando vanno completamente sospese. La pianta a quel punto si seccherà e si preparerà allo stato vegetativo dell’inverno. Di solito le anemoni non vengono attaccate da parassiti: bisogna solo stare attenti a non dare troppa acqua altrimenti i bulbi potrebbero marcire o essere attaccati da agenti patogeni.
Quando si parla di potatura bisogna stare molto attenti nel caso nell’anemone coronaria: quando termina la fioritura bisogna infatti lasciare che i rami e le foglie si secchino naturalmente, altrimenti il rizoma potrebbe perdere i nutrienti utili per la crescita e dunque si indebolirebbe nel tempo. Per far durare la pianta diversi anni, in inverno i bulbi vanno estratti dal terreno, fatti asciugare all'aria e non al sole, e poi lasciati al fresco fino alla prossima messa a dimora, in primavera, preferibilmente in un punto diverso rispetto alla coltura precedente, altrimenti potrebbe fiorire di meno. Per l’anemone la concimazione è importante: bisogna iniziare a marzo somministrando del concime azotato che aiuta la crescita della pianta e la prevenzione della clorosi fogliare. Dopo questa prima fase, si può continuare la cura somministrando del semplice concime per piante da fiore, anche dopo la fioritura, affinché il rizoma riceva le giuste sostanze da assorbire per la futura nuova messa a dimora e la futura fioritura.
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