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Nonostante le dimensioni contenute e l'aspetto delicato, il mughetto è una pianta che rivela notevole resistenza: può essere posto a dimora sia in vaso sia nel terreno del giardino, anche in spazi poco riparati, dal momento che non patisce le basse temperature e, al contrario, può essere posto a dimora già sul finire dell'inverno. Il carattere rustico e la resistenza del mughetto si rivelano anche nella sua capacità di adattarsi ai più diversi tipi di terreno: questa particolare pianta non richiedere terriccio particolare, anche se, naturalmente, potrà offrire una migliore fioritura in un terreno più ricco di materia organica e di sostanze nutritive. L'importante, per il terreno, è che sia ben drenante, per evitare i ristagni idrici. Il mughetto non necessita di frequenti annaffiature, soprattutto nel periodo invernale, quando le basse temperature e il riposo vegetativo permettono di non avere necessità nutritive particolarmente notevoli. Se il terreno in cui è posto il mughetto invece risulta povero, si può porre rimedio aggiungendo all'acqua di annaffiatura un po' di concime liquido, soprattutto con la ripresa del ciclo vegetativo, quando la pianta mostra le massime esigenze dal punto di vista nutritivo, per crescere e per prepararsi alla fioritura. Il mughetto non necessita di potatura: sarà sufficiente rimuovere le foglie che iniziano a seccare per poter mantenere la pianta bella e sana.
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La messa a dimora del mughetto è un'operazione molto semplice, grazie alla natura bulbosa delle sue radici. Il mughetto viene messo a dimora con il finire dell'autunno, per poter germogliare e dare una bella fioritura già nel mese di aprile successivo. La fioritura del mughetto è poco duratura, dunque poter posizionare la pianta nel terreno al momento giusto è importante per non perdersi un anno di delizioso profumo. La messa a dimora potrà avvenire in vaso o direttamente nel terreno: per ottenere una nuova piantina da un bulbo già presente sarà sufficiente tagliare, con un taglio netto e strumenti sterili, il bulbo originario in modo tale che su entrambe le due parti ottenute siano presenti delle parti radicali: a questo punto, sarà sufficiente interrare il bulbo e mantenere il terriccio inumidito per poter vedere crescere entro poco tempo una nuova piantina derivante dall'originale. I bulbi di mughetto possono essere poi lasciati nel terreno, a fine del periodo vegetativo, fino all'anno successivo oppure estratti dal terreno per venire conservati in un luogo fresco, asciutto e buio. I bulbi così conservati saranno pronti l'anno successivo per venire nuovamente interrati e per riprendere vita ancora una volta.
Il mughetto è una pianta molto resistente e in grado di adattarsi alle più diverse condizioni ambientali, ma non è del tutto esente da pericoli esterni: si tratta di una pianta soggetta allo sviluppo di muffe, contro le quali è possibile intervenire in modo preventivo oppure con appositi prodotti specifici qualora si riscontrasse la presenza di questi elementi. Muffe e funghi, infatti, se lasciati proliferare possono portare la pianta di mughetto alla morte. Per proteggere la pianta è importante evitare di creare ambienti troppo favorevoli a questi organismi infestanti, dunque meglio evitare zone troppo umide ed ombreggiate. Vanno evitati, inoltre, i ristagni idrici, che provocano la proliferazione delle muffe: la corretta cura della pianta e la stabilizzazione delle condizioni di coltivazione sono i primi elementi di lotta preventiva allo sviluppo di patologie, pertanto non sono necessari interventi preventivi di particolare aggressività. In caso di presenza di funghi o di parassiti, anche se la diffusione di quest'ultimi è meno frequente per quanto riguarda il mughetto,è bene assicurarsi tramite l'utilizzo di prodotti appositi che ogni organismo infestante venga eliminato. In caso contrario la colonizzazione avrebbe presto una seconda diffusione e la pianta tornerebbe a soffrire, indebolita dalla sottrazione di nutrimento.
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