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Nonostante non sia originario dell'Europa ma dell'Asia, il ranuncolo è ormai una coltivazione molto diffusa e che ben si adatta al clima locale, tanto che non è raro scorgerlo anche come vegetazione spontanea. Capace quindi di adattarsi a diversi tipi di terreno, il ranuncolo richiede in particolare posizioni soleggiate per essere coltivato e per fiorire presto, appena i primi raggi di sole iniziano a scaldare il terreno. L'esposizione diretta ai raggi solari non è quindi un problema per il ranuncolo, anche se si consiglia di fare in modo che sia protetto nelle ore più calde della giornata, soprattutto in estate. Il terreno ideale, invece, è quello ricco di materia organica e molto umido, anche se la pianta si sa adattare molto bene: si consiglia comunque di provvedere con abbondanti e regolari innaffiature soprattutto nel periodo di fioritura e quando le temperature si fanno più elevate. Questo, naturalmente, senza esagerare, ma accertandosi sempre che il terreno non stia seccando. Durante il periodo della fioritura, all'acqua di innaffiatura è possibile aggiungere ogni due settimane circa un buon concime per arricchire il terreno e fornire al ranuncolo maggiore nutrimento, in particolare provvedendo in questo modo all'apporto di azoto, molto importante per la crescita della pianta e la sua fioritura.
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Tra le caratteristiche che rendono il ranuncolo una pianta di vasta coltivazione vi è anche la facilità di riproduzione, che può avvenire per moltiplicazione oppure per seme. Il secondo metodo, in realtà, viene raramente sfruttato, perché richiede molto tempo e molte cure prima di poter godere dei fiori di ranuncolo sbocciati: per la prima fioritura possono volerci anche due o tre anni. Molto più semplice, invece, è la divisione del bulbo, che va interrato a circa 5 cm di profondità nel terreno e con una simile distanza tra un bulbo e l'altro, per lasciare poi sufficiente spazio di crescita alle radici. La messa a dimora può essere effettuata in autunno, tra settembre e ottobre, per avere a propria disposizione un'ampia fioritura già l'anno successivo, con la fine dell'inverno, e protratta poi fino a giugno. Nelle zone dai climi molto freddi tuttavia, o se non si ha la possibilità di proteggere il bulbo dalle temperature più fredde, si consiglia di evitare il rischio di gelate, che possono compromettere la crescita della pianta, interrando i bulbi sul finire dell'inverno per poi godere della fioritura a partire da maggio. Per rallegrare ulteriormente il proprio vaso o il proprio giardino, è possibile posizionare nel terreno, sufficientemente distanti da non creare disagio l'un con l'altro, bulbi di ranuncoli che daranno vita a fiori di diverso colore, per una macchia allegra e variopinta.
Nonostante l'elevata resistenza alle condizioni climatiche più diverse, anche il ranuncolo ha il suo tallone d'Achille, che non si trova tanto nel possibile attacco di malattie parassitarie, alle quali è abbastanza resistente, quanto piuttosto nelle condizioni del terreno. Dal momento che il ranuncolo richiede un terriccio molto organico e perennemente umido, il principale rischio infatti è quello di commettere l'errore di esagerare con l'irrigazione, soprattutto nel periodo vegetativo della pianta, portando alla marcescenza delle radici. Si consiglia quindi di provvedere, piuttosto, ad innaffiature frequenti ma non troppo abbondanti, per tenere sotto controllo il livello di umidità del terreno e per mantenerlo sempre sufficientemente umido ma al riparo dai rischi legati al ristagno eccessivo dell'acqua. Per le stesse ragioni, anche quando ci si reca ad acquistare una piantina, si consiglia di controllare lo stato del terreno del vaso nel quale il ranuncolo è posto a dimora, per evitare di comprare una piantina già indebolita o che crescerà con difficoltà a causa di terreni troppo umidi o troppo secchi che potrebbero avere compromesso il bulbo.
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