Una categoria di piante davvero molto utilizzata per i giardini di tutto il mondo sono le piante rampicanti: esse si chiamano così perché amano svilupparsi a ridosso di piante di dimensioni maggiori o di mura di cinta e di case. In realtà esistono piante semi-rampicanti, ovvero adatte a crescere con questo comportamento ma sempre vincolate al terreno dalle radici e dall’alimentazione, e piante realmente rampicanti dotate di attributi fenomenali: possiedono radici aeree che si legano a rami, tronchi e mura come supporti per crescere sempre più e sotto i rami ci sono delle piccole ventose che permettono alla pianta stessa non di appoggiarsi ma proprio di arrampicarsi con sicurezza, velocità e fermezza anche su tratti tortuosi ed alti. Una particolare caratteristica delle rampicanti e la potenza e velocità di crescita: se non le si controlla con una buona e frequente potatura, rischiamo che ci invadano per davvero!
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L’edera comune, il cui nome scientifico è Hedera Helix, è probabilmente la più conosciuta e diffusa delle piante rampicanti, almeno in Italia. Ha un forte carattere spontaneo e perciò si trova molto spesso nei terreni incolti e/o abbandonati, ma se ben curata ha un aspetto molto elegante ed apprezzato, che può far bella figura in un giardino curato. Essa è una rampicante vera e propria (vedere le definizioni del paragrafo precedente), con grande potenza di crescita e capace di arrivare a superare i venti metri in altezza se trova un supporto adatto; in effetti è la pianta che copre i vecchi casolari ed i più alti tralicci dell’alta tensione. Possiede delle foglie a tre o cinque lobi sui rami non fiorali, mentre ha foglie circa romboidali sui rami che producono dei piccoli fiorellini di colore verde da cui poi nascono delle bacche nere di cui gli uccelli sono ghiotti ma che irritano il nostro sistema gastrico.
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